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Piazza degli Eroi e la “profezia” di Gianluca Trani

Che dire, alle volte avere una buona memoria può tornare utile. Specialmente quando si fa politica e magari togliersi qualche schiaffo da faccia non fa mai male. Tra l’altro, i social dell’era moderna aiutano anche a rispettare quell’adagio latino secondo cui “verba volant scripta manent”. Il risultato, così, è che quello che hai lasciato scritto su una bacheca Facebook puoi andare a ripescarlo dopo un bel po’ ed esclamare con soddisfazione “io l’avevo detto”. E’ esattamente l’iter che ha seguito il consigliere di minoranza del Comune d’Ischia, Gianluca Trani, che non ha perso tempo per tornare su quello che ieri ad Ischia è stato il fatto del giorno. Ci riferiamo, per i pochi “distratti”, alla definitiva pronuncia del Consiglio di Stato che ha condannato in via definitiva l’ente di via Iasolino al pagamento di ulteriori 21.000 euro di risarcimento al Consorzio Stabile Egeco S.C.A.R.L. dopo la prima mazzata che era già stata sancita dal Tribunale Amministrativo Regionale.

E il punto sta esattamente qui, in quel ricorso all’ultimo organo di giudizio che forse sarebbe stato meglio evitare, a costi fatti si sarebbero risparmiati almeno 21.000 euro. Perché era il 18 ottobre del 2016 quando Trani sul suo profilo politico pubblicava un commento che oggi suona quasi come profetico: “Il caso Piazza degli Eroi è la ciliegina sulla torta. Non sono stati in grado di portare a termine la procedura e usare il finanziamento regionale ma come evidenziato dal consigliere Carmine Bernardo sono stati condannati a risarcire con cinquantamila euro la ditta aggiudicatrice. Non contenti, vogliono fare appello al Consiglio di Stato che più volte si è espresso concordemente al Tar arrecando in questo modo ulteriori danni alla cittadinanza (tra parcelle di avvocati e risarcimenti di spese di giudizio”. Un commento che a distanza di circa tredici mesi suona quasi profetico, visto come sono andate le cose. Doti di vate, quello del leader del gruppo Ischia Cambia, sottolineate anche da qualche commento, che rimarcano come il buon Gianluca ci avesse visto giusto. Peccato solo che l’occhio lungo non abbia evitato un altro spreco di denaro pubblico.

Gaetano Ferrandino

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