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Piazza Giovanni Verde, botta e risposta tra Castaldi e Matarese

 Le polemiche nel Comune all’ombra del Torrione, com’è noto, non si limitano alle sedute del consiglio comunale, che rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. Accade, infatti, che i dissapori tra due o più persone nascano e trovino terreno fertile su social network come Facebook. È questo il caso della “virtual tenzone” (ci perdonino gli estimatori della grande letteratura d’ogni tempo) tra l’ex assessore alla cultura Luciano Castaldi – che ha lasciato l’agone politico foriano già da un bel pezzo – e il vicesindaco Gianni Matarese. A poche ore dal consiglio comunale di venerdì Luciano Castaldi (che rassegnò le proprie dimissioni nel giugno del 2014 in seguito all’affaire Cava dell’isola) ha taggato in un post il professionista, accusando l’amministrazione di non aver ancora provveduto ad intitolare piazzale Marinai d’Italia all’artista foriano Giovanni Verde, benché esista agli atti dell’ente turrito una delibera di Giunta municipale fortemente voluta dallo stesso Castaldi.

«Quella attuale – ha esordito l’ex assessore deldeiano – è senza dubbio tra le peggiori amministrazioni comunali che la storia di Forio ricordi. Metto subito le mani: risparmiatemi e risparmiatevi le analisi e le disamine su di chi è la responsabilità dell’attuale stato di cose. E so bene che ci sono ben altre priorità. Ma mi chiedo: è talmente difficile dare seguito ad una banale intitolazione di una piazza? Mi riferisco all’idea di ricordare degnamente il grande poeta, scrittore e scultore foriano Giovanni Verde (Forio 1880-1956). Cosa si teme? Cosa si attende? Vero caro avvocato Gianni Matarese? Fa tanto paura la cultura? Fa tanto ombra la grandezza degli uomini del nostro passato? Ma che ci state a fare se non siete capaci neppure di copiare?».

Non si è lasciata attendere la replica del braccio destro di Francesco Del Deo, che con invidiabile self-control (che ha dimostrato di possedere anche in occasione della polemica sulla notte bianca annullata) ha scritto: «Carissimo Luciano, pur non condividendo la consolidata e dilagante prassi di esternare pubblicamente sui social network riflessioni che ben potrebbero essere oggetto di colloqui personali (attesa la presenza su questi ultimi di pseudo interlocutori che pavidamente mascherano la loro identità dietro nomi fasulli), visti gli ottimi rapporti che ci contraddistinguono, ti invito a voler parlare personalmente della questione da te sollevata. Come ben sai, troverai in me massima disponibilità».

Dinanzi a una risposta così serafica, anche Luciano Castaldi ha abbassato notevolmente i toni, preferendo l’arma della diplomazia. «Si vede, caro Gianni, che non leggi i messaggi (privati) che ti arrivano. Comunque, grazie per l’attenzione e la disponibilità. C’è già agli atti una delibera di Giunta da me proposta. È sufficiente dare attuazione alla stessa. Buona giornata e buon lavoro. Forio – ha chiosato Castaldi – ne ha bisogno». FRA.CAS.

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