CRONACA

Le ruspe di Stato non si fermano, a Pianura pronto l’abbattimento di due case

A cura del Coordinamento dei Comitati per il Diritto alla Casa della regione Campania

Nonostante la pandemia in corso, i tantissimi contagi da coronavirus e la terribile crisi economica che sta attanagliando in modo particolare le famiglie lavoratrici, in Campania proseguono senza sosta gli abbattimenti delle prime case di necessità. Dopo quella avvenuta nei giorni scorsi a Casal di Principe, in questi giorni nel quartiere napoletano di Pianura è prevista una nuova demolizione. E ad andare giù, come sempre accaduto purtroppo in questi ultimi dieci anni, non sarà un immobile della grossa speculazione edilizia affaristica del cemento selvaggio, ma l’ennesima prima casa di due umili famiglie lavoratrici con al seguito quattro minori che in pochi giorni sono passati dall’entusiasmo di tornare a scuola, al dramma di vedersi buttati fuori casa come ci ha spiegato Ciro Rocchetti. La cosa che rattrista di più è il fatto che ad andare giù siano sempre le case dei poveri cristi e mai gli immobili della grossa speculazione edilizia e del cemento selvaggio con cui nella nostra regione sono state distrutte coste e colline.  L’augurio dei comitati e delle associazioni cittadini è sempre quello che governo e parlamento finalmente vogliano trovare una soluzione politica a questa tragedia sociale regolarizzando le prime case di necessità costruite senza licenza edilizia e demolendo gli immobili della speculazione.

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