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Pitone: «A Ischia troppa illegalità, servono più controlli agli imbarchi»

ISCHIA. Dopo l’incontro di presentazione tenutosi lo scorso mercoledì presso la sala del ristorante “Il Signore degli Agnelli” di Casamicciola, i leghisti ischitani intendono battere il ferro finché è caldo e continuare a totalizzare tesserati su tutta l’isola. I primi Gazebo domenicali realizzati a Casamicciola, Lacco Ameno e Ischia hanno portato come bottino un centinaio di tesserati, non certo pochi se si pensa che fino a pochi anni fa della Lega, al sud, nemmeno si poteva parlare vista la matrice nettamente antimeridionalista della vecchia dirigenza di uno dei partiti più longevi della Repubblica che è riuscita a rinnovarsi radicalmente nell’ultimo periodo.

Tesserati e simpatizzanti, oltre a richiedere la risoluzione degli annosi problemi che attanagliano l’isola, come il caos trasporti, un’assistenza sanitaria reputata non all’altezza per il numero di persone che frequentano l’isola soprattutto in estate, hanno dato fiducia al partito che fa capo a Matteo Salvini anche per per richiedere una maggiore attenzione ai temi della sicurezza, considerati dal ministro dell’Interno e da un po’ tutti gli elettori della Lega uno dei principali punti su cui concentrarsi per migliorare il Paese.

«Ora – ha tuonato Vitale Pitone stiamo superando il limite, (a distanza di pochi giorni, rapine, droga, armi, maltrattamenti ecc. ecc.) su questa Isola prima si dormiva con le porte aperte, si lasciavano le chiavi in macchina, la vespa aperta e incustodita, ma nulla accadeva, al ritorno dalle proprie commissioni ritrovavi tutto così come l’avevi lasciato, questi sono solo una piccolissima parte d’esempi quando l’isola si viveva in modo genuino, rispettoso con educazione e rispetto del prossimo, anche vivendo con poche lire in tasca».Una visione del passato isolano forse fin troppo idilliaca, ma di certo, rispetto a qualche decennio fa, la percezione del pericolo nell’animo degli italiani è aumentata in maniera esponenziale, soprattutto negli ultimi anni a causa di un perenne stato di allarme che comporta negli elettori l’esigenza di sicurezza.

“Ora tutto questo – ha dichiarato con rammarico Pitone è miseramente finito ed è arrivata l’ora di rimboccarsi le maniche e tornare a far vivere noi tutti cittadini dell’isola d’Ischia in sicurezza come una volta. La nostra è un’isola, non una città né una metropoli dove è molto difficile tenere sotto controllo la criminalità, una risposta nell’immediato è, a mio avviso, l’attivazione dei controlli in primis sullo sbarco e imbarco dalla terraferma, come ho già ho menzionato in dei post precedenti e che sono stati d’interesse mediatico, accusandomi di voler blindare i porti, ma la mia vuole essere una prevenzione per evitare che poi, come si dice a Napoli: “Ropp arrubbata, facetter ‘e porte e fierro”. È chiaro che non è solo questo che porterà la soluzione, ma solo il controllo dell’intero territorio con l’aumento di altri uomini delle forze dell’ordine riuscirà all’intento sopra menzionato. La nostra è un’isola turistica e dovrebbe registrare una presenza di persone perbene, partendo dal cittadino isolano al turista. Il mio impegno è quello di attivarmi al più presto e farò pervenire al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una nota d’interesse.

Antonello DE Rosa

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