Piedimonte, “parte” l’orto sociale di Matarace
A piccoli passi sta nascendo l’orto sociale di Matarace. Da pochi giorni Mario Goffredo e gli altri attivisti di Ischiaforum sono all’opera nel terreno di Piedimonte per realizzare il vecchio sogno nella proprietà comunale. «Un metro alla volta – propone l’avvocato baranese nella pagina social creata ad hoc su Facebook – Questo è quello che faremo con Matarace. Ne puliremo e coltiveremo con educazione e rispetto un pezzetto alla volta. Senza mezzi meccanici o altro. A mano. In silenzio e con rispetto di un posto meraviglioso. Quando e se il Comune dovesse volere il terreno, lo lasceremo e restituiremo senza alcuna resistenza».Intanto, l’area è stata ispezionata dagli attivisti con l’agronomo Massimo Malatesta che ne ha confermato la fertilità e l’ottima esposizione. «Orto è rivoluzione – scrive Mario Goffredo – Sì, perché coltivare un terreno significa preservarne la ricchezza, la varietà ed il suo respiro. Significa lavorare alla nostra sopravvivenza primaria senza il bisogno di alcun intervento terzo in un ciclo che si autorinnova. Significa dare ai nostri figli la speranza di un mondo pulito e dignitoso. Orto è rivoluzione perché, anche se adesso tutto finisce nel calderone disgustoso dell’indifferenza, presto capiremo il valore fondamentale di ogni metro di suolo libero. E mentre ovunque la corsa al cemento senza senso e misura sta trasformando il mondo in un blocco unico e conforme di tristezza, gli orticoltori resteranno i veri rivoluzionari!. La proposta depositata negli anni scorsi al Comune era di legare l’area alla formazione scolastica, al turismo ed alla produzione di prodotti per un mercatino locale. Il Comune – attacca Goffredo – dopo diverse risposte negative, ha lasciato che i rovi crescessero e saremo quindi noi con un gesto simbolico di pulizia e coltivazione di un piccolo pezzo a rimarcare la volontà che questo spazio venga destinato all’agricoltura».Quel fondo di poco più di 1200 metri quadri fu acquistato circa dieci anni fa dal Comune di Barano per la realizzazione di una piscina, poi il progetto rimase solo nei sogni per una serie d’impraticabilità legate all’opera. Oggi l’area risulta ancora avvolta dai rovi, mentre negli anni scorsi era nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale realizzare un parcheggio con annesso parco giochi. L’idea ebbe anche il placet della minoranza che, in linea di massima, sposa la linea dell’Esecutivo di Paolino Buono. Oggi è partita la marcia di recupero dell’area.Luigi Balestriere