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Pietra Brox, che passione! Nasce il Top Club di Giardini Arimei

di Malinda Sassu

Insieme per festeggiare la Biancolella in purezza di Pietra Brox e uniti per la celebrazione dei 50 anni della Doc Ischia, alla base di un comune e forte amore per il territorio e le sue tradizioni vitivinicole, per i suoi paesaggi e per la sua natura: questo il senso della nascita del Top Club Giardini Arimei. L’incontro di venti “padri fondatori” tra coloro che da tempo apprezzano i vini di quest’isola nell’Isola di Arcipelago Muratori. I personaggi più rappresentativi tra chi questi vini li vende e li acquista, chi li racconta alla loro clientela, come il celebre chef Nino Di Costanzo o, come nel caso di Leonardo Polito della Pro Loco di Panza, chi è parte attiva dell’enoturismo dell’Isola, coinvolgendo turisti e amanti dell’anima enoica dell’Isola su parracine e panorami mozzafiato. Venti personaggi della prestigiosa ristorazione ischitana riuniti per l’occasione di una verticale “storica”, le ultime sei annate di Pietra Brox, il vino icona della produzione ischitana di Arcipelago Muratori, insieme all’altra etichetta, il passito secco Giardini Arimei. Tra le meravigliose vigne terrazzate e il fascino dell’antica cantina del ‘700, complice il paesaggio che domina la bellissima Tenuta di Montecorvo e la guida di Francesco Iacono, l’occasione del Top Club è stata quella di ripassare le caratteristiche salienti del Pietra Brox, dalle note burrate e di frutta matura del 2011, ai sentori minerali di pietra focaia del 2012, per arrivare all’eleganza fruttata del 2014. Premesse e trascorsi importanti che fanno presagire un’ottima annata, quella del 2015, spillata direttamente dalle vasche e imbottigliata il 15 marzo tra gli antichi palmenti di Giardini Arimei. Nato da una stagione più siccitosa che calda e da una vendemmia anticipata alla prima decade di settembre per avere un mosto ricco in acidità, il Pietra Brox 2015, affinato in botte grande per un paio di mesi, ha rivelato note di frutta fresca e buccia di pesca, con leggere note minerali e persistenza fine ed elegante, sapida e avvolgente. E quale migliore occasione per un nuovo cambio d’abito, dai colori più vivi e solari, un’etichetta che mette maggiormente in evidenza l’icona che dà il nome al vino, quella Pietra chiamata Brox che sorge in mezzo alla vigna piantata a Biancolella. Una Pietra che è storia e iconografia vitivinicola dell’Isola d’Ischia: scavata per circa 100 metri quadrati e con gli antichi palmenti, utilizzati fino all’inizio del 900 per produrre vino. Una giornata speciale, organizzata da persone speciali, quella del 9 marzo, per dare un senso all’amore per l’Isola della famiglia Muratori e di Francesco Iacono, unito alla volontà, come loro stessi affermano, di essere dinamicamente e modernamente vignaioli “estremi” nella terra dell’eterna primavera.

 

 

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