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Pietre rosse, che degrado: camion vista mare

Camion che affacciano sul mare. No, non è un refuso del cronista, che voleva intendere proprio camion, non camera. In località Pietre rosse, nel Comune di Forio, il tempo sembra essersi fermato. Un iperuranio platonico dove a trionfare non sono le idee, ma il più assoluto degrado. Nonostante le rimostranze di turisti e operatori del settore ricettivo e imprenditoriale, i mezzi della Super Eco sono ancora parcheggiati lì, silenti testimoni di una superficialità nel gestire la cosa pubblica che fa letteralmente accapponare la pelle. Poco importa che questi ecomostri facciano bella (anzi, brutta) mostra di sé dinanzi agli occhi esterrefatti dei vacanzieri, che provano ribrezzo financo a transitare a piedi lungo quella strada, che per ironia della sorte conduce all’edenica baia di Citara.

Sono ancora impresse nella mente del cronista le parole dell’albergatore che ci consegnò la lettera di un turista arrabbiato e amareggiato a causa del rumore prodotto dai camion della nettezza urbana. Nella lettera – che risale al 13 maggio dello scorso anno, e quindi agli albori della stagione turistica – l’uomo ammetteva che «è purtroppo impossibile dormire in questa camera. [I dipendenti della Ego Eco, ndr] cominciano a travasare la spazzatura già dalle 5 del mattino tutti i giorni. Il rumore di questi cinque camion è insopportabile. Per questo motivo – concludeva il turista – sono stato costretto a cambiare camera».

Parole chiare e inequivocabili quelle del turista di lingua tedesca, che a detta dell’albergatore che abbiamo incontrato non sarebbe l’unico ad essersi lamentato per le fastidiose attività mattutine dei dipendenti della Ego Eco (oggi Super Eco). Sappiamo bene che la problematica relativa ai camion dell’immondizia in quel di Forio è assai spinosa, ma siamo dell’avviso che il sindaco Francesco Del Deo debba finalmente trovare una soluzione definitiva a questa situazione che si trascina ormai da troppi anni. Così come suggerito in altri servizi giornalistici, riteniamo che una soluzione ci sia già, per quanto fortemente osteggiata dagli ambientalisti: i mezzi della nettezza urbana vanno allocati, anche provvisoriamente, nel bosco di Zaro. Una scelta che farà storcere il naso a molti ecologisti, ma che allo stato dell’arte rappresenta una delle poche – se non l’unica – strada percorribile. L’auspicio è che il primo cittadino voglia accogliere le nostre istanze, che riteniamo sensate e attuabili nel breve termine.

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