CRONACAPRIMO PIANO

Pio Monte al comune, arriva il primo “si’” per Casamicciola

La Città Metropolitana ha comunicato all’ente guidato da Giovan Battista Castagna che la proposta progettuale da 66 milioni di euro per rilevare la proprietà della struttura ha ottenuto l’ammissione alla fase concertativa

No, non è affatto una trovata pubblicitaria. E adesso, a giudicare da come è stato superato il primo step, ci sono tutti i segnali per poter affermare senza timori di smentita che non siamo nemmeno davanti a un’iniziativa azzardata buttata lì giusto per passare un po’ di tempo in modo alternativo. L’opportunità che il Comune di Casamicciola possa ottenere la somma di 66 milioni di euro dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per poter di fatto rilevare la proprietà del Pio Monte della Misericordia diviene all’improvviso più che una remota eventualità, Lo si evince da una nota indirizzata dal dirigente della ex provincia, Pasquale Gaudino, al Comune di Casamicciola Terme ed avente ad oggetto “Avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse da parte dei Comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Napoli, finalizzata alla selezione di proposte progettuali per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza. Comunicazione esiti valutazione proposte”.

Venerdì mattina il primo confronto con il Ministero dell’Interno e dello Sviluppo Economico con un incontro telematico con la struttura tecnica e la task force di supporto, che consentirà l’avvio della fase concertativa

La proposta, per intenderci, è quella formulata alla Città Metropolitana proprio dall’ente guidato dal sindaco Giovan Battista Castagna, ecco cosa recita un lungo e articolato passaggio dell’atto indirizzato al Comune termale: “Tenuto conto, quindi, degli esiti delle attività della Commissione (come riportati negli allegati verbali) nonché di quanto disposto con la richiamata determina dirigenziale… con la presente si comunica l’ammissione alla fase concertativa della proposta progettuale del vostro Comune, acquisita al protocollo generale dell’ente”. Ovviamente nella nota si precisa anche che “detta ammissione non dà alcun diritto alla inclusione della proposta nel Piano Urbano Integrato che invece deriverà dalla conclusione della fase concertativa, attivata dall’amministrazione nei modi che riterrà più opportuni anche a seguito delle dovute interlocuzioni con il Ministero”. Quest’ultimo è un passaggio decisamente importante, perché se la Città Metropolitana è chiamata dare il primo “nulla osta” relativo alla bontà di una proposta progettuale, l’ultima parola dovrà arrivare dalla Capitale. Ma aver superato il primo ostacolo è certamente un fatto positivo e che fa ben sperare in prospettiva futura. E la faccenda entra immediatamente nel vivo, dal momento che nel pomeriggio di ieri sempre al Comune di Casamicciola è arrivato un nuovo avviso (peraltro indirizzato ai sindaci della provincia di Napoli interessati) con il quale c’è l’invito all’avvio della fase concertativa. Si legge testualmente che “ a seguito della conclusione delle attività di valutazione delle proposte relative all’avviso di cui all’oggetto e al confronto con il Ministero dell’Interno e dello Sviluppo Economico, si invitano le SS.LL. al primo incontro telematico con la struttura tecnica responsabile del procedimento e la task force di supporto, che consente l’avvio della fase concertativa per il giorno venerdì 18 c.m. alle ore 9.30”. La convocazione, stavolta, è firmata direttamente dal sindaco metropolitano Gaetano Manfredi.

L’iter ha avuto inizio da una delibera di giunta municipale, la n. 32, votata lo scorso 28 febbraio con cui si candidava a finanziamento il progetto composto da due diversi interventi redatti dall’ufficio tecnico comunale

L’iter ha avuto inizio da una delibera di giunta municipale, la n. 32, votata lo scorso 28 febbraio e che aveva ad oggetto “Proposte progettuali dei Comuni delle zone omogenee della Città Metropolitana a valere sulla misura Piani Urbani Integrati. Investimento 2.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvazione in linea tecnica del progetto definitivo Rigenerazione Urbana e Restauro del Complesso Monumentale Pio Monte della Misericordia”. Nella testo della nota licenziata dall’esecutivo si leggeva peraltro che “è intenzione di questa amministrazione candidare a finanziamento il progetto integrato” che è costituito da due interventi che sono stati redatti dall’ufficio tecnico comunale. Si scriveva ancora che “nell’ambito del predetto progetto integrato questo ente con l’ente Pio Monte ha deciso di presentare alla manifestazione di interesse il proggetto definitivo oggetto di delibera di consiglio comunale n. 15/2021. L’utilizzo dello stesso da parte del Comune sarà vincolato all’effettiva ammissione a finanziamento da parte della Città Metropolitana. Resta inteso che una volta accertato il finanziamento si stipulerà opportuna convenzione tra le parti per definire gli accordi programmatici”. E adesso questo primo step è stato oltrepassato, dando così inizio a una nuova fase. Che potrebbe, e sarebbe davvero clamoroso, portare a un epilogo che appena pochi mesi fa sarebbe sembrato roba da fantascienza.

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