Il Pio Monte e la trattativa in corso: il “sogno” è un albergo a 7 stelle

I rumors si susseguono da diverso tempo, forse anche troppo. Tra suggestioni, verità e mezze verità, miste a leggende più o meno popolari, a mettere insieme un cocktail di quelli davvero suggestivi. Adesso però le voci che si rincorrono sono davvero esagerate e provenienti da fonti talmente attendibili che tacerle sarebbe un delitto. Secondo quanto si apprende, sarebbe già stata definita la cessione del Pio Monte della Misericordia, monumento al degrado che si trova nel pieno centro di Casamicciola Terme, struttura abbandonata al suo triste destino da decenni e decenni. E dove l’incuria, ormai, è divenuta un biglietto da visita di quelli che si notano ad occhio. Attenzione alle indiscrezioni: secondo quanto filtra, in quello stabile dovrebbe essere realizzato addirittura un albergo a 7 stelle, una struttura super lusso in grado di cambiare il corso e la storia della cittadina termale ma anche dell’intera isola. Basti pensare che su scala planetaria sono presenti soltanto sei strutture ricettive che possono fregiarsi di questo riconoscimento qualitativo: il Town House a Milano, l’Aman Canal Grande a Venezia, il Bury al Arab a Dubai (Emirati Arabi), The Centaurus Hotel ad Islamabad (Pakistan), l’Emirates Palace ad Abu Dhabi (Emirati Arabi) ed il Laucala Island alle Fiji. Insomma, capirete che siamo davanti ad un’operazione che per il solo impatto mediatico contribuirebbe a rilanciare l’immagine dell’isola verde ed a riproporla tra le località top in tutto il mondo. Senza contare le ricadute anche sull’economia ed il fatto che Casamicciola Terme potrebbe diventare di punto in bianco “capitale” di Ischia.
Quanto sta succedendo è tuttora coperto da massimo riserbo, ma l’impressione è che sul territorio casamicciolese diversi addetti ai lavori ne sappiano più di quanto dicano, pur preferendo rimanere abbottonati. A questo punto è facile intuire anche il perché della missiva attraverso la quale l’Ente Morale Pio Monte chiese al legale rappresentante del Comune di Casamicciola, il sindaco pro tempore Giovan Battista Castagna, la restituzione delle aree che erano state concesse in comodato. Qualcuno vide in quell’iniziativa una sorta di “arrabbiatura” per alcune opere compiute all’interno dello stabile a seguito del terremoto del 21 agosto, ma in realtà le cose starebbero – ma forse a questo punto potremmo dire stavano – in maniera decisamente diversa. Ritornare nella titolarità dell’immobile era una condizione indispensabile per portare a compimento qualsivoglia trattativa. Che sarebbe talmente avanzata che c’è già chi ipotizza che con l’inizio del nuovo anno solare potrebbe svolgersi una conferenza stampa con la quale annunciare la cessione della struttura e soprattutto il progetto di rilancio della stessa.
Fin qui le certezze, attenzione però adesso a quelli che restano gli interrogativi, il principale dei quali è legato all’identità dell’acquirente o degli acquirenti, siano essi soggetti fisici che giuridici. Qualche tempo fa si parlò di una cordata tedesca pronta a rilevare il Pio Monte ma adesso a rendere più complessa l’identificazione di cui sopra c’è l’indiscrezione che vedrebbe un noto imprenditore ischitano tra i papabili acquirenti e pronto ad investire addirittura trenta milioni di euro sulla fantasmagorica struttura ricettiva che dovrà sorgere (e per la quale, dobbiamo credere, siano già stati raccolti una serie di pareri di tecnici circa la fattibilità dell’opera). Una voce che, se confermata, spiegherebbe anche per quale motivo lo stesso imprenditore avrebbe di recente rilevato la gestione di uno specchio acqueo del porto di Casamicciola, utilizzato per il diportismo. E’ chiaro che in un albergo a sette stelle, o anche a qualcosa che gli somiglia vagamente, si accompagnerebbero anche la presenza di yacht o imbarcazioni lussuose. Alla volte, nella vita così come negli affari, bisogna anticipare i tempi…
LA STORIA: LE ATTIVITÀ CARITATEVOLI CHE PARTIRONO NEL 1601. La storia del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola è decisamente datata. A partire dal 1595 si svilupparono diverse attività caritatevoli, e tra queste nacque il Pio Monte, un’associazione benefica laica, il cui scopo era quello di sostenere le famiglie e i poveri in difficoltà. Sette Gentiluomini del tempo, Cesare Sersale, Girolamo Lagnì, Astorgio Agnese, Giovan Battista Mando, Giovan Vincenzo Piscicello, Giovan Battista d’Alessandro e Gian Andrea Gambacorta, fondarono così il 17 aprile 1601 il Sacro Monte della Misericordia. A loro si aggiunsero altri soci che ogni venerdì donavano pasti e quindici letti agli infermi dell’Ospedale degli Incurabili. Ad un anno di distanza i soci fondarono ufficialmente il “Monte”, il cui stemma constata ancora oggi di sette colline il cui stemma “FAEOG” sta a significare “Fluunt ad eum omnes gentes”.
Le opere benefiche, sette in tutto, consistevano nel soccorrere ogni venerdì tutti i poveri infermi, seppellire i morti nello stesso Ospedale, provvedere alle esequie dei nobili caduti in povertà. Nell’ottica delle Sette Opere di Misericordia, si aggiunse il Soccorso degli Infermi con l’uso di uno stabile a Casamicciola, dove gli infermi poterono godere dei benefici delle Terme Ischitane. In seguito alle evoluzioni storiche della politica e delle infiltrazioni napoletane, il Pio Monte della Misericordia ha subito nei secoli diversi colpi, ma non ha mai perso lo scopo altamente benefico dei suoi intenti, continuando a rappresentare un ente di eccezionale importanza. Ad oggi il complesso Termale di Casamicciola continua ad essere decaduto, mentre è sempre dell’Ente l’adiacente Orfanotrofio di S.Maria della Provvidenza di Casamicciola. Al Pio Monte appartengono anche la Casa di Riposo in Via Cagnazzi di Napoli e l’Asilo Luigi Illiano di Bacoli.
Gaetano Ferrandino