CRONACACULTURA & SOCIETA'

Pio Monte, l’ok della Soprintendenza

Dopo il parere favorevole dell’ente preposto alla tutela ai beni archeologici, tocca al Comune dare il via libera al progetto di rinascita dell’area, valutato in oltre 40 milioni di euro

Il progetto di rinascita dell’area su cui sorge il Pio Monte della Misericordia a Casamicciola ha ricevuto parere favorevole da parte della Soprintendenza dal punto di vista archeologico e paesaggistico. Come molti ricorderanno, il progetto, firmato da Massimo Pica Ciamarra, e valutato in oltre 40 milioni di euro, dovrebbe passare ad una cordata tedesca in grado di cancellare le ormai cinquantennali rovine e trasformare quella struttura in un resort extralusso o comunque qualcosa di simile. Tempi e scadenzeerano stati già fissati nel corso di un incontro tra i vertici del Pio Monte e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovan Battista Castagna, svoltosi a marzo, lontano dai riflettori e cioè all’interno di una saletta dell’Hotel Cristallo. Dopo l’ok della Soprintendenza, adesso serve quello del Comune, che dovrà concedere il permesso a costruire.

Il progetto prevede interventi rientranti nelle tipologie del “restauro e risanamento conservativo”. Pertanto alcune opere saranno demolite; le finestre saranno ripristinate. Particolare attenzione è data alla tecnologia di ricostruzione delle pareti ed alle capriate in legno e ferro. Il progetto è impostato nell’ottica del “restauro” con demolizione degli elementi realizzati abusivamente e introduzione di tecnologie idonee in grado di adeguare la struttura alle esigenze impiantistiche, di sicurezza, all’eliminazione delle barriere architettoniche per destinarla a “Albergo e Complesso termale”, funzione analoga a quella originaria. Il progetto – così come pensato dallo studio dell’architetto Pica Ciamarra – reinterpreta l’immagine originaria del complesso utilizzando le tracce ancora presenti e tutto il materiale iconografico di archivio: grafici originari relativi alle strutture metalliche ed in legno, fotografie storiche dei diversi ambienti (oratorio, dormitori, refettori, sale per i bagni) per riproporre, in tutti gli spazi esterni ed in buona parte di quelli interni un’immagine sostanzialmente coerente con i caratteri originari del complesso per i materiali di finitura.

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