CRONACAPRIMO PIANO

La missione di Laganà: «Difendere Ischia dall’illegalità»

Il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri racconta in una lunga e inedita intervista a “Il Golfo” le sue prime impressioni relative alla sua esperienza professionale sull’isola. Tanti i temi toccati, su tutti l’importanza di preservare il territorio da infiltrazioni malavitose

Ha assunto da poco più di un mese l’incarico di comandante della Compagnia dei Carabinieri: posso chiederle quali sono le sue prime impressioni su Ischia, sul territorio e sulla sua gente?

«Le prime impressioni sono assolutamente positive e sono davvero grato al Comando Generale che mi ha dato la possibilità di lavorare in posti bellissimi come le isole di Ischia e Procida. Quello che più mi ha colpito in questo primo periodo è la vicinanza delle persone, ovunque vada ricevo una bella accoglienza sia dagli esponenti istituzionali che dai semplici cittadini. Molti di loro mi fermano per strada anche per un semplice saluto e questo mi fa sentire come se fossi a casa. Io sono di Reggio Calabria e anche qui, come nella mia terra natia, è facile riscontrare un grande attaccamento alle proprie origini e alle proprie tradizioni. Questo, oltre al calore della cittadinanza, è una altro punto in comune tra la mia città e Ischia. Dopo varie esperienze a Roma, Firenze e Milano tornare in un posto sul mare è una grande gratificazione perché questo capitolo della mia carriera mi sta facendo riscoprire un lato umano che mi fa stare bene. Insomma, è un po’ come tornare a casa».

«Ischia non preoccupa per la presenza di criminalità organizzata ma la guardia va tenuta alta. La pandemia ha messo in difficoltà molte attività e questo potrebbe far proliferare situazioni di illegalità. Il nostro compito è quello di prevenire il reimpiego di capitali illeciti sull’isola ed eventuali fenomeni usurai ed estorsivi»

Lei si è insediato cronologicamente in un momento “di passaggio” per il sistema isolano. Ha preso le redini da poco, subito dopo la stagione estiva che per l’isola, come è noto, rappresenta il momento clou dell’anno. Avrà avuto modo di studiare i fenomeni che riguardano Ischia, ma di fatto cosa rappresenta lavorare in un territorio che viaggia a due velocità con il periodo estivo estremamente frenetico e quello invernale più tranquillo?

«Rispetto a una grande città, ad esempio, ci sono delle differenze e non c’è dubbio che l’isola viva nella stagione estiva la sua massima concentrazione di flussi. Questo inevitabilmente comporta in quel periodo un maggior carico di lavoro per le eventuali situazioni che si possono verificare, ma ci tengo a sottolineare che il nostro impegno dura 365 giorni l’anno. La sicurezza si crea giorno per giorno senza alcuna differenza tra le stagioni ed è importante avere sempre lo sguardo vigile su quello che accade. Anche sull’isola d’Ischia, infatti, ci sono dei fenomeni che non sono circoscritti ai soli mesi estivi perché, come è sotto gli occhi di tutti, perdurano tutto l’anno, pensiamo alla violenza domestica di genere o allo spaccio di stupefacenti. Il periodo pandemico, poi, ha acuito questo tipo di reati e il nostro compito è proprio quello di contrastare ogni giorno una serie di fenomeni e di conseguenza soggetti che operano contra legem. Prevenzione, repressione e rassicurazione sono un po’ il nostro mantra e le persone devono sapere che per qualsiasi cosa possono rivolgersi all’Arma dei Carabinieri. La nostra è un’attività costante e spero che i cittadini apprezzino l’impegno che mettiamo in campo tutti i giorni per garantire la sicurezza sul territorio».

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Negli ultimi anni sull’isola sono aumentati statisticamente i sequestri di sostanze stupefacenti. Alla luce dei numeri ritiene che Ischia sia ancora nella norma oppure la situazione comincia ad essere preoccupante?

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«Ritengo che non ci sia una situazione allarmante perché sull’isola non sono presenti delle vere e proprie piazze di spaccio come, invece, accade altrove. Indubbiamente il fenomeno dello spaccio di stupefacenti c’è ed è aumentato, ma dai nostri rapporti e dalle nostre indagini vediamo che siamo davanti a una realtà spalmata su tutta l’isola, senza una concentrazione in un luogo preciso. Il fenomeno è in ogni caso monitorato giorno dopo giorno perché è nostro compito svolgere un’adeguata e incessante attività di prevenzione. Molto deve essere fatto da parte nostra per contrastare la cessione di queste sostanze a domicilio. Infatti, spesso capita che la consegna avvenga a casa dell’acquirente in modo da eludere il controllo delle forze dell’ordine. Ecco, questo è un aspetto molto importante sul quale dobbiamo lavorare, ma allo stato attuale posso affermare che non c’è un allarme sociale legato al traffico di sostanze stupefacenti e che, qualora si venisse a verificare, noi saremo lì a contrastare l’illegalità».

«Le prime impressioni sull’isola e la sua gente sono assolutamente positive. Io sono di Reggio Calabria e anche qui, come nella mia terra natia, è facile riscontrare un grande attaccamento alle proprie origini e tradizioni. Dopo varie esperienze a Roma, Firenze e Milano tornare in un posto sul mare è una grande gratificazione»

Anche l’ultimo rapporto semestrale della DIA, per fortuna, dimostra che l’isola è immune da fenomeni di criminalità e di malaffare. Tuttavia c’è sempre il pericolo che Ischia possa diventare appetibile per attività come riciclaggio di denaro, acquisizione illecita di strutture alberghiere e commerciali. Sotto questo punto di vista quanto deve essere tenuta alta la guardia da parte vostra e quanto c’è da preoccuparsi?

«Ischia e Procida, ad oggi, non destano allarme per la presenza di criminalità organizzata, ma l’attenzione, come già lo è, deve continuare ad essere massima. Veniamo da un periodo pandemico che ha portato allo stremo esercizi commerciali e attività imprenditoriali e se a questo ci aggiungiamo un rincaro generale dei prezzi, potrebbero verificarsi delle condizioni particolari per il proliferare dell’illegalità. Ecco, il nostro compito è quellodi prevenire il reimpiego di capitali illeciti sull’isola e di prevenire eventuali fenomeni usurai ed estorsivi. Abbiamo l’obbligo di intercettare tutte quelle situazioni che possono essere prodromiche a fenomeni di riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni, intestazioni fittizie e tanto altro ancora. Posso assicurare che da parte nostra ci sarà sempre un’azione di controllo e di accertamenti onde evitare situazioni di questo tipo».

Avrà saputo che statisticamente a Ischia si muore tantissimo sulle strade. Secondo l’ACI, addirittura, la Statale 270 è una delle dieci strade più pericolose d’Italia. Per quel poco che ha avuto modo di vedere, posso chiederle per quale motivo in una realtà talmente limitata si corre così tanto?

«Facendo delle ricognizioni sul territorio, al fine di conoscerlo nel minor tempo possibile, mi sono reso conto che Ischia è comunque decisamente estesa. Per raggiungere dei punti dell’isola, a volte, sono necessari anche quaranta minuti e, di conseguenza, gli spostamenti con le auto sono necessari. So che di recente le amministrazioni locali si sono avvicinate al tema della sicurezza stradale intervenendo con l’installazione di autovelox e varie apparecchiature. Al fine di tutelare la circolazione stradale, questi sono ottimi deterrenti e, allo stesso tempo, ritengo che siano utili anche altre prassi come l’alcol test e le sanzioni per il mancato utilizzo del casco e altre sanzioni relative al mancato rispetto delle norme. Insomma, va trovata la quadra mettendo in campo una serie provvedimenti e controlli che sconsiglino all’automobilista di infrangere le regole della strada. Quello che mi preme sottolineare è che il nostro obiettivo è quello di far rispettare le leggi, senza mai voler inferire in alcun modo su nessuno. Dobbiamo mirare al bene comune, anche questo significa essere al servizio dei cittadini».

«Continueremo a monitorare con forza il fenomeno delle affittanze abusive, che è comunque prettamente estivo. Così come l’attenzione sarà massima sulle truffe agli anziani, un reato che ha subito una preoccupante recrudescenza. Con le altre forze dell’ordine stiamo potenziando anche una serie di azioni di prevenzione»

Che idea si è fatto di un pluridecennale problema tipicamente isolano come quello delle affittanze estive “abusive” che poi, spesso, sono anche l’indiretta genesi di una serie di episodi delinquenziali e di un turismo non certamente elitario?

«Anche qui l’attenzione è massima, anche se, per tornare al ragionamento che facevo poc’anzi, il fenomeno delle affittanze illegali è prettamente estivo visto l’ampio flusso di turisti che coinvolge il territorio isolano in quel periodo. Ischia è grande e, di conseguenza, l’offerta proposta e ampia e variegata. Forse per tale motivo capita di trovarsi davanti a situazioni di questo tipo che, ovviamente, non fanno il bene del territorio né a livello economico né a livello di ordine pubblico. Come è stato fatto in passato, continueremo ad operare controlli nel rispetto di leggi e regolamenti. Un altro fenomeno, sviluppatosi principalmente nel periodo estivo, è stato quello delle truffe agli anziani sul quale stiamo indagando da tempo e al quale teniamo moltissimo. Di concerto con le amministrazioni locali e con le altre forze dell’ordine stiamo potenziando tutte quelle azioni di prevenzione onde evitare la proliferazione di questo reato. E poi…».

E poi?

«C’è la necessità di svolgere una costante attività volta a tutelare il patrimonio ambientale e paesaggistico del nostro territorio, troppo spesso oggetto di comportamenti illeciti che ne deturpano la sua unicità. Al riguardo, con il nostro personale della motovedetta, all’occorrenza di concerto con i carabinieri forestali, il nucleo subacquea e il comparto di specialità del N.O.E., effettueremo specifici servizi mirati al contrasto dei reati ambientali e alla tutela della nostra area marina protetta “Regno di Nettuno”».

«Il mio obiettivo è quello di rendere soddisfatto il cittadino dell’operato mio e dei miei militari. Mi auguro che la gente possa vedere nell’Arma dei Carabinieri un punto di riferimento, da sempre siamo al servizio delle persone. Mi impegnerò giorno dopo giorno affinché ciò accada»

Quali sono le prime sensazioni che ha ricavato dopo l’approccio con il mondo istituzionale e associazionistico?

«Come dicevo all’inizio, sono contento del rapporto che si è venuto a creare con le autorità, le istituzioni locali, il mondo dell’associazionismo e quello religioso. In ognuna di queste realtà ho trovato massima disponibilità e con loro instaureremo canali privilegiati al fine di sensibilizzare i cittadini verso temi importanti. Vorrei dire anche che c’è un filo diretto ci lega ai giovani e agli istituti scolastici. Insieme ai dirigenti dei vari plessi, effettueremo delle campagne di sensibilizzazioni rivolte ai più giovani. I ragazzi, infatti, devono essere consapevoli dei pericoli che riguardano fenomeni come lo spaccio di sostanze stupefacenti o il cyberbullismo».

Di questa sua esperienza lavorativa, quando sarà il momento (ovviamente ancora lontano, visto che è all’alba del suo percorso ischitano) si riterrà soddisfatto se…?

«Al termine della mia presenza sull’isola, sarò soddisfatto se il cittadino si riterrà contento dell’operato mio e dei miei uomini. L’Arma dei Carabinieri esiste da tantissimo tempo ed è sempre stata al fianco dei cittadini perché il nostro compito, in qualsiasi circostanza, è quello di essere al servizio delle persone. Solo se vedranno in noi un punto di riferimento, allora mi riterrò soddisfatto. Mi impegnerò giorno dopo giorno affinché ciò accada».

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MariaIacono

Grazie per quello che fate.. siamo fortunati..

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex