Venerdì Antonio Piricelli,Comandante dei Vigili a Casavatore ed amministratore del Comune di Ischia per un certo periodo,al Re Ferdinando,ha mostrato tutta la sua capacità professionale proponendoci alcune soluzioni per dare una parvenza di paese civile alla nostra Ischia.
Mi deve scusare il buon Antonio ma penso che il piano proposto sia solo un palliativo in una realtà che vede l’isola inondata da più di 60.000 veicoli. Mi sarebbe piaciuto che Piricelli ci parlasse di Vivibilità e Mobilità. Un piano traffico è una cosa molto complessa perchè implica la conoscenza di tantissime problematiche.
Un piano traffico ha bisogno di alte professionalità. Un filosofo, un sociologo, un urbanista,un esperto di logistica ed un altro di mobilità ed alla fine di un buon Comandante dei vigili che attui i progetto che viene fuori.
Faccio alcuni esempi. Nel 1990 comprai un’auto elettrica perchè infatuato delle auto elettriche. Cosa cambierebbe ora con 60.000 mila auto elettriche nel caos ischitano? Forse in alcuni giorni senza vento una diminuzione dell’inquinamento da ossido di carbonio. E allora? Solo con la mobilità si può creare una isola decente sotto l’aspetto ecologico. Bisogna dare l’opportunità alla gente di fare a meno delle auto.
Il piano deve configurarsi come “Work in progress” ed in cinque anni arrivare all’ottimizzazione. Partire nell’alloggiare in parcheggi le auto dei residenti. Stimolare l’uso dei mezzi pubblici. Inserire nel sistema trasporti i taxi e le auto da rimessa. Eliminare il trasporto turistico con grossi pullman. Usare poche strade dove far sostare chi deve “per forza” usare l’auto. Evitare la sosta di auto sui percorsi dei bus pubblici. Fare un piano per lo smistamento delle merci.
Poi bisogna chiedersi perchè vi sono tante auto in movimento. Qui subentra la Smart city. Se devi andare a fare la spesa,se devi andare a scuola,se devi andare per uffici, io amministrazione pubblica ti organizzo insieme ai privati un insieme di servizi per farti evitare di usare la macchina.
Vogliamo tentare di guardare all’isola da punti di vista diversi? Il mondo è cambiato dieci volte da quando ad Ischia ci siamo seduti sulle comodità senza fare uno sforzo di fantasia e senza chiedere agli addormentati amministratori locali di svegliarsi.
