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Pittella candidato al Senato spiana la strada a Giosi: adesso è a Strasburgo

Hanno finito alle quattro del mattino. Che poi, se ci pensate bene, non ci sarebbe nemmeno nulla di cui meravigliarsi. In casa Pd, peraltro, sono noti per quella sottile vena di masochismo e per complicarsi maledettamente la vita. Succede per le questioni più amene, immaginate se poteva fare eccezione il summit decisivo nel quale la direzione del partito dell’ex premier Matteo Renzi era chiamato a votare, chiudere e “battezzare” le liste elettorali in vista delle politiche in programma il prossimo 4 marzo. Renzi, quando è ormai l’alba di ieri mattina, dirà che è stata una delle esperienze più devastanti della sua esistenza, roba da archiviare quanto prima. C’è di peggio, vorremmo dirgli, se non fosse che rischieremmo di andare fuori traccia. E comunque, chi ha iniziato la giornata non con cappuccino e cornetto ma stappando una bottiglia di buon prosecco è stato l’ex sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino. La candidatura come capolista nel collegio Campania 3 dell’eurodeputato Gianni Pittella (che correrà per il Senato) spalanca all’ingegnere, di fatto, le porte del Parlamento Europeo. Uno scranno, quello di Strasburgo, inseguito per oltre tre anni e che sembrava una vera e propria maledizione, un obiettivo quasi irraggiungibile. Prima un’elezione stregata e mancata per poco più di tremila voti – quelli che sono mancati all’appello proprio nella sua isola, giusto per non dimenticarcelo – poi la speranza vana di qualche ripescaggio, quando sembrava ad esempio che Pina Picierno potesse ricoprire un ruolo di Sottosegretario. A seguire, poi, le disavventure giudiziarie legate all’ipotesi di corruzione sulla metanizzazione di Ischia e l’inevitabile purgatorio. L’assoluzione, arrivata giusto in tempo, prima cioè che si andassero a comporre le liste, ha restituito a Giosi Ferrandino la “verginità” che serviva per poter fare il grande salto. Le liste, sulla carta, saranno ufficializzate nella mattinata di lunedì ma è chiaro che i giochi sono fatti, chiusi. Al termine di una direzione ad altissima tensione, alla quale le altre anime del Partito Democratico – e ci riferiamo a Cuperlo, Orlando ed Emiliano – non hanno partecipato in segno di protesta. Renzi ha fatto man bassa, questa più o meno l’accusa: tranquilli, Giosi non avrà nulla da obiettare.

I RISVOLTI IN CHIAVE ISOLANA DI UN GIOSI A STRASBURGO. Diciamocelo senza mezzi termini, i risvolti in chiave isolana dell’approdo giosiano in quel di Strasburgo ci sono eccome. Noi restiamo della nostra idea, e lo scrivemmo proprio di recente. Il primo a respirare è proprio l’attuale sindaco d’Ischia, Enzo Ferrandino: vero, Giosi ha sempre detto di aver chiuso con la politica locale, ma appare evidente a tutti che se non si fosse chiuso il cerchio l’ex primo cittadino avrebbe dovuto occupare qualche casella ed indossare una maglia. E forse, piuttosto che aspettare di capire che aria tirasse a Casamicciola, avrebbe rimesso tutto in discussione nel Comune capofila. Adesso è chiaro che ci sono una serie di scenari che mutano, nel senso che piuttosto che provare a “rompere” Ferrandino ha bisogno di tessere alleanze. Va ricordato che nel 2019, l’anno prossimo, quindi parliamo di un appuntamento in fondo dietro l’angolo, dovrà necessariamente affrontare una nuova campagna elettorale per risistemarsi a Bruxelles stavolta per un intero quinquennio e ha bisogno del maggior sostegno possibile. Anche perché non va dimenticato che il Partito Democratico, allo stato dell’arte, non gode di ottima salute e dunque non sta scritto da nessuna parte che riesca a replicare la performance di quattro anni fa. Anzi – pur tenendo conto che in politica le cose cambiano spesso dalla sera alla mattina – allo stato dell’arte l’ipotesi appare poco più che mera utopia. Insomma, per farla breve Giosi Ferrandino continuerà ad essere bene introdotto nel tessuto della politica locale ma presumibilmente più con l’intento di farsi degli amici che provare a inimicarsi qualcuno, cosa che francamente gli converrebbe decisamente poco.

LE ALTRE CANDIDATURE, C’È DE LUCA JUNIOR. Esaurito il capitolo Giosi, è il caso di dare un’occhiata alle altre candidature che – ricordiamo – non sono state votate dalla minoranza interna del partito. In Campania vince ancora una volta il discutibile fenomeno del nepotismo, con la politica che ormai sembra diventata un fatto di famiglia o un qualcosa di ereditario. L’ultimo figlio di papà che spunta, nel senso letterale del termine, è Piero De Luca, figlio dell’attuale governatore regionale Vincenzo, che sarà capolista nel proporzionale e nel maggioritario. Per essere precisi, capolista alla Camera nel collegio di Caserta e nell’uninominale a casa sua, in terra salernitana. E De Luca senior piazza pure un altro colpo perché il suo fedelissimo Franco Alfieri è stato inserito nel maggioritario nel collegio di Agropoli, dove ha ricoperto la carica di sindaco per due consiliature. Candidati anche Mimmo Volpe e Mauro Maccauro. In terra irpina Avellino si legge sempre De Mita, il candidato è Giuseppe, a Caserta invece in campo c’è il vicesindaco Angela Letizia. In terra torrese una vecchia conoscenza e cioè Teresa Armato mentre a Napoli si cimenteranno nella competizione Giovanni Palladino, Leonardo Impegno e Marco Rossi Doria.

Renzi è capolista al Senato a Napoli e dietro di lei c’è la deputata uscente Valeria Valente, a Salerno invece c’è il Pittella salva Giosi mentre nel collegio Caserta-Avellino-Benevento il capolista è il consigliere regionale Stefano Graziano, che ha ottenuto una deroga per poter “correre” al pari di Tino Iannuzzi. Last minute ecco che sempre a Salerno, nel plurinominale, è spuntata anche la candidatura del Ministro dell’Interno Marco Minniti. Ma ovviamente non mancano, e non potrebbe essere altrimenti, rabbia e polemiche tra gli esclusi, più o meno eccellenti. Tra questi spiccano i nomi di Simone Valiante e Sabrina Capozzolo. Renzi ha detto che da oggi comincia la battaglia. Giosi Ferrandino, stavolta, la guarderà da una postazione privilegiata. Sì, stavolta l’incubo di non raggiungere il risultato è davvero finito. Il biglietto aereo, adesso, può essere prenotato per davvero. Dal 5 marzo, è vero, ma questo in fondo è soltanto un dettaglio.

TUTTI I CANDIDATI DEL PD IN CAMPANIA

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Collegi plurinominali Camera dei Deputati

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Campania 1 Napoli
Paolo Siani
Stefania Covello
Giovanni Palladino
Monica Criscuolo

Campania 1 Portici/Torre del Greco/Castellammare
Raffaele Topo
Assunta Tartaglione
Elia Gorla

Campania 2 Benevento/Avellino
Umberto Del Basso de Caro
Assunta Tartaglione
Francesco Critelli
Valentina Paris

Campania 2 Caserta/Aversa
Piero De Luca
Camilla Sgambati
Achille Gennari

Campania 2 Salerno/Scafati/Battipaglia
Marco Minniti
Eva Rosta
Mario Giro
Giusy Fiore

Collegi plurinominali Senato

Campania 1 Caserta/Benevento/Avellino
Stefano Graziano
Laura Cantini
Luigi Famiglietti

Campania 2 Casoria/Napoli
Matteo Renzi
Valeria Valente
Massimiliano Manfredi
Giovanna Palma

Campania 3 Salerno/Portici/Torre del Greco
Gianni Pittella
Angelica Saggese
Enzo Amendola

Collegi uninominali Camera

Giugliano – Giuseppe Pellegrino
Nola – Andrea Manzi
Acerra – Antonio Falcone
Casoria – Nicola Marrazzo
Napoli San Carlo all’Arena – Paolo Siani
Napoli Vanvitelli – Giovanni Palladino
Napoli San Lorenzo – Leonardo Impegno
Napoli Fuorigrotta – Marco Rossi Doria
Pozzuoli – Mariacarmela Tummiato
Portici – Francesco Borrelli
Torre del Greco – Teresa Armato
Castellammare di Stabia – Silvana Somma
Benevento – Carmine Valentino
Ariano Irpino – Rosetta D’Amelio
Caserta – Angela Letizia
Santa Maria Capua Vetere – Gennaro Rivero
Aversa – Marianna Della Previtolo
Avellino – Giuseppe De Mita
Scafati – Mario Maccauro
Salerno – Piero De Luca
Battipaglia – Mimmo Volpe
Agropoli – Franco Alfieri

Collegi Uninominali Senato

Benevento – Giulio Abate
Caserta – Nicola Caputo
Avellino – Giuseppe De Mita
Giugliano – Giovanna Palmi
Portici – Libero D’Angelo
Casoria – Francesco Russo
Napoli San Carlo – Gioacchino Alfano
Napoli Fuorigrotta – Antonio Marciano
Torre del Greco – Francesco Manniello
Salerno – Tino Iannuzzi
Battipaglia – Filomena Gallo

 

Gaetano Ferrandino

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