POESIA – LA FANCIULLA CHE GIUNSE DAL MARE

DI CARLA LAURO

Spensierata viveva nella sua terra nera

Quell’ Africa calda a cui lei tanto teneva.

Con le sue amiche ogni giorno pregava

Amava Gesù e solo lui adorava.

Ma un tiranno cattivo la perseguitava

Voleva che lei quel Dio rinnegava.

La mise in prigione e la torturo’

Con i suoi lunghi capelli ad un palo la lego’

Ma anche sotto tortura lei mai rinneghera’

L’ amore per Dio che per sempre amera’.

Il suo corpo stremato dopo tante torture

Fu adagiato da uomini con facce scure

In una barca di legno riempita di pece

Pronta a bruciare in un destino atroce.

Ma Dio intervenne è la salvò dal fuoco

Mentre lo ringraziava, spiro’ lì a poco.

Il vento caldo dell’Africa forte soffio’

Spinse la barca e su una spiaggia straqquo’

Si dice che un Angelo la spinse piano piano

Verso l’isola d’ Ischia, località San Montano

E la leggenda narra tra padri e figli

Che quella spiaggia si riempi’ di bianchi gigli

E con questa storia che a tutti incanta

Restituta divenne la martire santa.

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