CRONACA

Polizze catastrofali, obbligo anche per gli immobili in condono o sanatoria

È tra le novità che riguardano molto da vicino Ischia approvate in commissione Ambiente per il DL alla Camera e, in seguito, al Senato per la conversione in legge

C’è da guardare con attenzione agli importanti aggiornamenti per la normativa sulle polizze catastrofali che riguardano molto da vicino anche Ischia, con nuove regole che estendono la copertura anche agli immobili oggetto di sanatoria o condono. Tale è il valore e l’importanza di porre attenzione alle catastrofi che la riformulazione di una serie di emendamenti al decreto-legge 39/2025, approvati in Commissione Ambiente alla Camera, hanno ampliato le condizioni per la copertura. Come emerge gli immobili saranno assicurabili se: “sono stati costruiti o ampliati con un valido titolo edilizio, oppure la loro costruzione risale a un periodo in cui il titolo edilizio non era richiesto;sono attualmente soggetti a sanatoria o condono.Superata dunque la norma volta a escludere dall’obbligo di arrivazione delle polizze catastrofali le “imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione”.Insomma, si comprende bene il valore e la portata che tale previsione ha per Ischia anche alla stregua delle conseguenze non proprio edificanti che il binomio catastrofi e condoni ha portato all’isola proprio in termini di indennizzi ed assicurazioni.

In ogni caso, gli immobili che non rispettano le norme edilizie e non sono assicurabili non potranno più beneficiare di indennizzi pubblici, contributi, sovvenzioni o altre agevolazioni finanziarie, anche in caso di eventi calamitosi. Ancora, se un imprenditore assicura immobili di proprietà altrui, l’indennizzo sarà riconosciuto al proprietario, che dovrà utilizzarlo per il ripristino del bene danneggiato. In caso contrario, potrà ottenere una somma pari al lucro cessante fino al 40% dell’indennizzo ricevuto. Il Valore dei beni e costi assicurativi sarà determinato facendo riferimento al valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile, al costo di rimpiazzo dei beni mobili o al ripristino del terreno. Le polizze catastrofali, prevede un altro emendamento, potranno prevedere una franchigia massima del 15% del danno, con eccezioni per le grandi imprese. Per evitare che vi siano “polizze impazzite”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, insieme all’IVASS, controllerà i premi assicurativi per prevenire speculazioni, senza nuovi oneri per lo Stato. Le recenti proroghe – a far fede dal 31 marzo 2025 – hanno allungato i termini per l’attivazione delle polizze catastrofali a carico delle micro, piccole e medie imprese, prevedendo una moratoria di 90 giorni per le grandi imprese.Più nel dettaglio, le medie imprese dovranno assicurarsi contro le calamità naturali entro il 1° ottobre 2025, mentre le piccole e micro imprese entro il 1° gennaio 2026.Il testo approda in Aula alla Camera il 7 maggio)e, successivamente, in Senato, per essere convertito in legge entro il 30 maggio prossimo.

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