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Porto di Forio, le “ombre” di Vito Iacono

Il consigliere comunale di minoranza solleva dubbi e perplessità sulla legittimità dell’affidamento a Marina di Raggio Verde e spiega perché: “Sospetto che ci sia qualcuno della terraferma che è il vero burattinaio delle operazioni recenti o meno recenti che si succedono Forio”

Partiamo da qui. Il responsabile del V Settore, l’ arch. Gianpiero Lamonica che ufficializza il rinnovo della concessione demaniale marittima per il porto turistico in capo al Comune di Forio e contestualmente conferma della gestione delle aree demaniali alla “Marina del Raggio Verde”. Questo in ossequio a quanto già deciso dall’Amministrazione Del Deo a fine mandato, superando anche lo “scoglio” Bolkestein

“Io ho dei seri dubbi sulla legittimità della determina di affidamento, del prosieguo dell’affidamento a Marina del Raggio Verde. Per cui verificheremo in tutte le sedi la legittimità di quell’atto. È poi c’è un fatto politico evidente, che è la sintesi fra la vecchia e la nuova amministrazione. Con questo atto di fatto, la nuova amministrazione Verde suggella l’accordo con la vecchia amministrazione Del Deo dando piena continuità e compimento ad un evidente accordo che si fonda sul porto e su altre dinamiche che non ci sfuggono che attengono anche alla gestione del PNRR e di altre altre faccende”.

Quali ad esempio?

“Questa amministrazione ha seguito iniziative del tutto inopportune e della vecchia maggioranza. Tra l’altro maturate in un periodo in cui sarebbe stato consentito solo l’ordinaria amministrazione ed invece c’è eccezionale e anche sotto questo profilo”.

Quando dice che darete battaglia in tutte le sedi cosa intende?

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“Ovviamente sarà una battaglia di natura prettamente politica, ad assoluta salvaguardia degli interessi del paese”. 

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«Sospetto che ci sia qualcuno della terraferma che sia il vero burattinaio delle operazioni più e meno recenti che si succedono a Forio. D’altronde qui tra elezioni e incarichi si è dato vita alla più grande operazione di restaurazione politica sull’isola»

L’Amministrazione ha confermato la necessità di continuare a mantenere in capo al Comune la titolarità dei beni demaniali marittimi con le relative pertinenze e gestirli a mezzo della propria società partecipata con capitale pubblico maggioritario (Marina del Raggio Verde s.r.l per altri cinque anni fino al 31 dicembre 2029. La decisione dopo la nomina del nuovo CdA e la presidenza a Franco Regine.

“Il sospetto è che tutta la querelle, sulla quale continueremo a dire la nostra, relativamente alla al senso unico di Via Spinavola e Monterone, piuttosto che al che ai semafori, sembra una evidente operazione di distrazione di massa, mentre loro continuavano e continuano a fare gli affari propri… sul porto, sulle altre dinamiche di affidamento degli incarichi, di lavori, in barba a qualsiasi principio di trasparenza”.

A cosa si riferisce nello specifico?

“Non riescono ad essere trasparenti, neanche sulla opportunità degli interventi alla Colombaia per esempio, dove è evidente una vittoria forte delle opposizioni, il cui obbligo, il cui dovere è quello di sollecitare l’amministrazione, oltre a controllare le cose che fa ed anche di sollecitare interventi che fa l’amministrazione. Ebbene le opposizioni in quattro mesi sono riusciti solo a sollecitare una determina di 14.000 euro, più o meno l’importo è questo, per la pulizia delle aree esterne”.

E quindi?

“Non c’è un progetto chiaro nella gestione e nella valorizzazione del nostro patrimonio. Il Torrione è chiuso, la colombaia non sappiamo se, come e quando aprirà. L’estate è finita. Ma la cosa peggiore è che qui in quattro mesi non sono riusciti neanche a dare un’indicazione in merito ad un progetto culturale che in qualche modo riguardi tutti i giacimenti culturali del nostro paese e poi la trasparenza. La trasparenza significa anche che quando si annuncia l’intervento di un qualsiasi soggetto, che sia un professore universitario o di altra natura, trasparenza significa spiegare al paese il ruolo che questi soggetti hanno e qual è il tipo di rapporti che intercorre fra queste persone e l’amministrazione che nella disponibilità del bene.E quindi, ovviamente, sono molto preoccupato anche  di alcune affermazioni in ordine a capire quanto il pubblico riesca ad intervenire sulla questione beni pubblici”. 

Vede solo ombre?

“È evidente che non hanno idea di cosa fare. E se c’è manca di trasparenza. Non sappiamo se nella gestione dei beni pubblici vogliono farci entrare i privati. Ormai Forio è diventato un grande mercato, ma la cosa che preoccupa di più è che qui sembra ci siano i burattini e quindi non stimo neanche in grado in termini di autorevolezza, in termini di leadership gli amministratori locali”. 

«Ormai Forio è diventata un mercato, ma quel che è peggio è che c’è assoluta mancanza di trasparenza. E in più emerge chiara la sensazione che chi amministra il paese non sappia cosa fare»

Cosa vuol dire?

“Sospetto che ci sia qualcuno della terraferma che è il vero burattinaio delle operazioni recenti o meno recenti che avvengono a Forio.D’altronde con queste elezioni e con gli ultimi incarichi si è dato vita la più grande operazione di restaurazione politica sull’isola, rimettendo al centro della vita amministrativa anche nella gestione del porto chi amministra o disamministra il paese da almeno 20-25 anni a questa parte”.

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