Porto di Lacco Ameno, “telenovela” infinita
Slitta ad aprile l’udienza davanti al tribunale ordinario sulla controversia relativa sul mancato versamento del canone stagionale al Comune
Se ne riparlerà ad aprile. Il processo sulla questione del canone del porto di Lacco per la stagione 2019 pari a 170mila euro, che il Comune rivendica e che la società all’epoca non ritenne di versare all’ente, aveva in programma una nuova udienza la settimana scorsa, ma il cambio di magistrato presso la Sezione distaccata di Ischia e i regolamenti interni hanno imposto il rinvio in primavera. Come si ricorderà, la scorsa estate il giudice ordinario rivendicò la propria competenza nella controversia, a dispetto del fatto che la vertenza fu invece esaminata e decisa da un collegio di arbitri, su proposta della società concessionaria, arbitri che ritennero di avere la competenza sulla questione, consistente in una serie di compensazioni tra le rispettive pretese economiche delle due parti. Secondo la società, il contratto di project financing prevedeva appunto la devoluzione di eventuali controversie a un collegio arbitrale, mentre il Comune di Lacco aveva eccepito la nullità di tale clausola, in quanto mancava l’espressa autorizzazione della giunta municipale, come stabilito dal D.lgs. 163/2006. Segnando un punto a favore del Comune di Lacco Ameno, il giudice spiegò che l’accordo tra Comune e società, sebbene definito dalle parti come “convenzione ex art. 45 bis codice navale”, sembra potersi qualificare come una forma di “partenariato pubblico privato”, ai sensi dell’art. 3 D.lgs. n. 50/2016. Stabilita la propria competenza, il procedimento continuerà davanti al tribunale ordinario. Ad aprile inizieranno le deposizioni dei testi, imprevisti permettendo.