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Porto di Lacco, il Comune pronto all’affidamento dei servizi ausiliari

La giunta ha approvato gli atti d’indirizzo per la gestione del periodo dal primo luglio al 31 ottobre

Si avvicina a grandi passi il momento in cui il porto turistico di Lacco Ameno tornerà nella diretta disponibilità del Comune. La scadenza è fissata per il primo luglio, giorno in cui terminerà l’ultima proroga trimestrale prevista dalla legislazione in materia di emergenza sanitaria a favore della società che da sette anni gestisce l’approdo. Per quella data il Comune vuole essere pronto. Di conseguenza la giunta municipale guidata dal sindaco Giacomo Pascale ha approvato un apposito atto d’indirizzo per l’affidamento di alcuni servizi ausiliari relativi alla gestione del porto turistico, per il periodo dal primo luglio al 31 ottobre, per un importo complessivo comunque inferiore a 215mila euro. Servizi ausiliari, perché l’ente comunale rimarrà comunque titolare esclusivo dell’attività di gestione, incamerando direttamente i corrispettivi delle locazioni dei posti barca.

Come è noto, circa quaranta giorni fa il Tar si espresse nel merito della controversia che ormai da quasi due anni oppone il Comune al concessionario, la società Marina del Capitello Scarl, decretando il beneficio della proroga-covid per il gestore, nonostante il fatto che la concessione fosse in ogni caso scaduta nel giugno di un anno fa, e stabilendo nel primo luglio la data in cui la struttura dovrebbe tornare al Comune. La diatriba fu originata dal mancato versamento dei canoni annuali da parte della società, che indussero il commissario prefettizio all’epoca alla guida del Comune a dichiarare la risoluzione del contratto per inadempimento. Da allora la controversia si è sviluppata tra tribunale ordinario e amministrativo, e finanche al lodo arbitrale. Quest’ultimo dovrebbe fare chiarezza nelle reciproche pretese di ordine economico. Come è noto, il Comune intende recuperare somme che il concessionario non paga quanto meno dal 2019 per quanto riguarda il canone, e da un periodo probabilmente più lungo perquanto riguarda le varie utenze, ma anche un indennizzo per il mancato completamento di opere infrastrutturali che la società era tenuta a realizzare, mentre la Marina di Capitello pretende un risarcimento danni, anche per non aver avuto a disposizione alcune contestate porzioni di specchi acquei, che avrebbero diminuito i suoi introiti. La decisione del collegio arbitrale era attesa per la fine di aprile, ma si sta ancora facendo attendere. Ora dunque toccherà agli uffici comunali procedere coi relativi adempimenti. Verosimilmente l’affidamento avrà ad oggetto prestazioni quali la sorveglianza diurna e notturna dell’area portuale e zone pertinenti, ventiquattr’ore su ventiquattro; la pulizia di tutta l’area dell’approdo, dello specchio acqueo, dell’edificio destinato alla vendita del pesce e dei connessi servizi; la gestione affitto posti barca e servizi annessi; l’assistenza all’ormeggio e disormeggio, eventualmente anche mediante l’utilizzo di altra imbarcazione; il controllo dei segnalamenti marittimi; il controllo regolare dell’utilizzo della raccolta differenziata dei rifiuti; il pronto intervento in caso di incendio e di qualsiasi altra emergenza.

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