Porto turistico, c’è il supporto tecnico
Per l’approdo diportistico di Casamicciola, che il Comune intende gestire in proprio, affidato l’incarico all’architetto Francesco Monti che dovrà offrire la propria professionalità agli uffici per la strategia da adottare

Arriva un nuovo incarico per la delicata questione del porto turistico di Casamicciola Terme. L’ente locale tenta una rivoluzione con la gestione in proprio, salvo affidare alcuni servizi all’esterno. Come ben sanno i nostri lettori, gli inquilini del Convento di Via Salvatore Girardi stanno studiando il modo di sfruttare l’approdo senza più condividere l’attuale concessione demaniale degli spazi con lo storico concessionario e coinquilino di Cala degli Aragonesi. Ne sono già sorte questioni legali, interpretazioni e studi di fattibilità e di impresa. Oggi l’amministrazione del Sindaco Giosi Ferrandino nomina un nuovo esperto per evitare, questo dovrebbe essere l’intento, inciampi e problematiche di sorta nella finalizzazione dell’obiettivo. Si tratta dell’architetto Francesco Monti esperto in demanio, incaricato anche dal comune di Forio sui temi del PUAD e già operativo, ad esempio proprio a Casamicciola Terme, sulla Vasca di Colmata a mare. Il professionista, legato da vincoli di parentela all’ex sindaco lacchese Carmine Monti, in passato ha supportato anche Giuseppe Perrella nella gestione della Marina del Capitello e ancora ha studiato e finalizzato l’inabissamento dei vini e dello spumante delle cantine Crateca a largo di Casamicciola. Insomma Monti aggiunge così un altro tassello al suo già ricco curriculum.
L’incarico per i servizi professionali di supporto tecnico agli uffici comunali è stato reso con Determina n. 24 da Gaetano Grasso. L’architetto lacchese si occuperà di approntare e predisporre tutte le attività necessarie per la corretta gestione delle aree portuali senza interruzioni. Fondamentale, dunque, l’apporto di Monti alla scelta delle future modalità gestorie dei detti beni demaniali insistenti nell’approdoturistico di Casamicciola Terme non più condiviso con Cala. All’ente in capo a cui vano tutte le attività afferenti il demanio ed il demanio ad uso turistico ricreativo anche per legge, ora corre l’obbligo di organizzare ilservizio pubblico locale facendo fronte alla scadenza della durata delle concessioni demaniali marittime rilasciate per la gestione dell’approdo turistico di Casamicciola Terme, al fine di utilizzare, a partire dal 01/01/2025, una forma di gestione in economia del servizio da parte dell’Amministrazione comunale, garante degli interessi pubblici. L’incarico Monti di incardina nella Deliberazione di Giunta Comunale n. 137 del. 27/12/2024 con la quale si dava mandato, tra l’altro, “al Responsabile dell’Area Tecnica di individuare professionisti di comprovata esperienza nella materia per la predisposizione di tutte le attività necessarie al fine di consentire la corretta gestione delle aree portuali senza interruzioni, adottando gli atti di competenza connessi e consequenziali al presente deliberato, ivi compreso la stipula e sottoscrizione di apposita convenzione e l’impegno di spesa per il compenso professionale da corrispondere ai nominati professionisti”.
L’architetto è stato invitato mediante la piattaforma telematica Asmecomm – Tutto Gare del Comune di Casamicciola Terme con lettera di invito, con la quale gli è stato richiesto di presentare la propria migliore offerta per effettuare il servizio e tutta la documentazione necessaria per procedere all’affidamento diretto. Francesco Monti ha presentato l’offerta n. 936673 del 09 gennaio 2025 con la quale si è dichiarato disponibile ad effettuare il servizio per un importo complessivo pari ad € 15.000,00 comprensivo di c.p.a. al 4% il tutto esente I.V.A. Grasso ha accettato, riservandosi il diritto in caso di successivo accertamento del difetto del possesso dei requisiti richiesti per l’affidamento, di procedere alla risoluzione del contratto, alla comunicazione all’ANAC e alla sospensione dell’operatore economico dalla partecipazione alle procedure di affidamento indette dalla medesima stazione appaltante per un periodo da uno a dodici mesi decorrenti dall’adozione del provvedimento. Le somme perl’affidamento sono coperte con fondi del bilancio comunale.