Porto turistico, “foglio di via” il 19 maggio
A Casamicciola Cala degli Aragonesi convocata il prossimo 19 maggio per procedere alla riconsegna delle aree demaniali marittime occupate senza titolo. La nota di riscontro e il Comune che vuole la rimozione dei pontili, ritenuti obsoleti per gli standard che si vogliono attribuire all’approdo

Potrebbe consumarsi il prossimo 19 maggio l’ultimo atto relativo al braccio di ferro per la gestione dell’approdo diportistico di Casamicciola, la cui gestione è stata auto assegnata a se stesso dal Comune termale. Con una nota firmata dal responsabile di settore Gaetano Grasso ed indirizzata al legale rappresentante della società Cala degli Aragonesi, infatti, si riporta tra l’altro che l’ente di via Salvatore Girardi convoca “Codesta società per la data del 19.05.2025, presso l’area portuale del Comune di Casamicciola Terme, alle ore 10,00, al fine di procedere, ai sensi dell’art. 34 Reg. Cod. Nav., alla riconsegna delle aree demaniali marittime attualmente occupate sine titulo ed alla stesura del relativo verbale”. Una convocazione che tra l’altro viene anche motivata in questa maniera: “Ritenuto che i pontili galleggianti installati dal concessionario costituiscono opere di facile rimozione che, dunque, rimangono in proprietà del medesimo; il concessionario ha l’obbligo di rimettere in pristino il bene precedentemente affidatogli, rimuovendo tutte le opere amovibili precedentemente installate; considerato che le procedure di smontaggio dei pontili galleggianti risultano avviate da Codesta società sin dal 23 febbraio 2025, così come comunicato dalla stessa; allo stato, nonostante il notevole lasso di tempo trascorso dalla detta comunicazione, i pontili galleggianti risultano ancora presenti sulle aree demaniali marittime in questione, che quindi devono essere ancora rimossi; insistono, inoltre, sulle aree e sui beni precedentemente concessi ulteriori opere di facile rimozione installate da Codesta società non ancora, allo stato, rimosse, e precisamente: – pensilina di lunghezza 32,60 m. e larghezza 2,45 m.; – punto ristoro di lunghezza 11,80 m. e larghezza 3,50 m. di cui metri 2,55 di larghezza x 4,80 di lunghezza parte chiusa + 3,70 x 2,25 deposito; – servizi di lunghezza 6,50 m. e larghezza 4,00 m, con annesso bagno ad uso ormeggiatori di misura 2,05 x4,20; pensilina di lunghezza 10,55 m per larghezza 3,00 m.; l’Amministrazione comunale deve rientrare nel legittimo possesso delle dette aree demaniali e degli specchi acquei occupati sine titulo da Codesta società al fine di avviare la deliberata gestione del porto turistico in economia”.



La nota di cui sopra è stata riscontrata da Cala degli Aragonesi ed oggetto di una missiva di riscontro indirizzata non solo al Comune di Casamicciola ma anche alla Direzione Mobilità della Regione Campania ed all’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia. Nel testo l’amministratore Antonio Pinto riferisce tra l’altro che rimane “Ferma la volontà della scrivente società di liberare le aree dalle opere di facile rimozione entro e non oltre la data indicata nella nota che si riscontra” poi scrive ancora: “Ciò posto, tanto con riferimento alle opere individuate al ‘considerato che’ della nota che si riscontra (pensilina/camminamento; punto ristoro; servizi igienici) quanto con riferimento alle opere di difficile rimozione sussiste il potere/dovere dell’amministrazione titolare dei poteri dominicali (Agenzia del Demanio) e di quella concedente (Regione Campania, massimamente in 3 considerazione del fatto che si è al cospetto di un porto di rilevanza regionale) di comunicare se tali opere siano o meno oggetto di devoluzione ex art. 49 c.n. e di ordinarne la demolizione. Pertanto, ed al fine di non incorrere in responsabilità alcuna a fronte della demolizione di opere realizzate in virtù di un titolo concessorio, si sollecita tanto l’Agenzia del Demanio, competente per territorio, quanto la Regione Campania e la Capitaneria di Porto (per quanto di competenza) a comunicare alla società scrivente se tali opere debbano o meno essere oggetto di devoluzione ex art. 49 c.n. In mancanza di riscontro entro il termine di giorni 7 dal ricevimento della presente, si procederà allo smontaggio delle opere che, sotto il profilo tecnico, si ritiene siano di facile rimozione”. Il sindaco Giosi Ferrandino e la sua amministrazione comunale, a quanto si apprende dai corridoi del municipio, guardano con estremo interesse all’evoluzione degli eventi e soprattutto auspicano che i pontili in dotazione a Cala degli Aragonesi possano essere rimossi quanto prima dalla società privata: gli stessi, infatti, sono ritenuti obsoleti e inadeguati agli standard che si vogliono attribuire al nuovo approdo diportistico. Insomma, prima vanno via e meglio è e visto che la stagione ormai è iniziata ci si augura davvero che questo possa accadere in tempi ragionevoli.