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Sisma, la Camera “affossa” gli emendamenti per Ischia

Sono stati 31 gli emendamenti al decreto legge 55 detto ‘decreto Terremoto’ dichiarati inammissibili dalla commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Tra questi anche quelli che riguardano il sisma che ha colpito il 21 agosto dell’anno scorso l’isola di Ischia. Una questione regolamentare ha fatto sì che le proposte di estendere alcune misure del decreto ai territori isolani colpiti dal sisma o alle aree dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto del 2012, fossero dichiarati inammissibili. “I cittadini dell’Isola di Ischia hanno vissuto lo stesso dramma dei cittadini dei paesi del centro Italia colpiti dal sisma del 2016 ma per loro c’è un trattamento diverso”. Ha protestato Domenico De Siano, senatore di Forza Italia, ischitano. “L’inammissibilità dei nostri emendamenti sugli interventi urgenti del dopo terremoto ad Ischia dichiarata oggi dalla Commissione Ambiente della Camera è letteralmente una truffa. Una vergognosa truffa firmata dai parlamentari della Lega e dei 5Stelle”. Non ci sta De Siano, e continua: “Ci sentiamo truffati anche perché in Senato ritirammo questi emendamenti, che in quel caso, però, erano stati ritenuti ammissibili, per consentire, d’accordo con il Governo appena insediato, un approfondimento sulle coperture finanziarie. Oggi (ieri per chi legge ndr), invece, siamo stati truffati con la bocciatura degli emendamenti. Escludere qualsiasi possibilità di discussione di misure urgenti e necessarie e risollevare le sorti di un’isola colpita dal terremoto – aggiunge – è intollerabile. I cittadini dell’isola di Ischia non possono e non devono subire ulteriori discriminazioni”. “Come parlamentare e come cittadino dell’isola di Ischia – incalza il senatore di Forza Italia – mi appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Confido nel Capo dello Stato che per altro è stato in visita lo scorso agosto anche sui luoghi dell’isola colpiti dal sisma, perché scongiuri questa inaccettabile disparità di trattamento tra cittadini del centro-nord e quelli di Ischia”.

Un appello da parte del senatore di Forza Italia anche ai suoi colleghi della maggioranza di Governo: “Chiediamo a leghisti e pentastellati, già autori con Salvini in testa di passerelle pubblicitarie ischitane consumate sulla pelle dei nostri concittadini d’Ischia, di risparmiarci ulteriori visite. Sono pronto a votare i loro emendamenti basta che si tuteli l’isola di Ischia ed i residenti delle località colpite dal terremoto. C’era un accordo politico, c’era un impegno assunto con i nostri senatori e, soprattutto, con i cittadini di Ischia, ed è stato tradito. Siamo di fronte ad un vero e proprio raggiro. I partiti di maggioranza, governo in testa, devono solo vergognarsi”. E ha concluso: “Bisogna rispettare gli impegni e non dar vita ad una ‘guerra tra poveri’”.

“L’inammissibilità degli emendamenti è solo un artifizio linguistico”. Così rigetta le accuse il senatore Sergio Puglia del Movimento 5 Stelle. “Gli emendamenti non sono stati bocciati, sono stati semplicemente non ammessi dall’Ufficio della Commissione Ambiente perché ritenuti non conformi per materia”. “Ma c’è dell’altro”, continua Puglia. “Grazie al governo del Movimento 5 Stelle i terremotati di Ischia non saranno più una comunità di serie B. Le nostre misure, volte a restituire dignità a una popolazione messa in ginocchio dal sisma del 21 agosto dello scorso anno, sono finalmente entrate nell’agenda di governo. Gli emendamenti proposti per Ischia sono stati convertiti in ‘Impegni di Governo’. Ciò che non è stato fatto in un anno di Governo targato Pd, lo stiamo facendo noi. Per la prima volta abbiamo acceso un faro su Ischia”. “Abbiamo impegnato il governo – prosegue il senatore M5S – affinchè venisse avviato un percorso che ponesse rimedio alla precedente gestione governativa che ha ingiustamente relegato la popolazione di Ischia a un ruolo di serie B rispetto ai terremotati di altre regioni italiane. Gli impegni assunti saranno tradotti in norme specifiche con apposite coperture economiche. È impensabile che a poco meno di un anno dal sisma ancora non ci sia un commissario straordinario per la ricostruzione post sismica. Ma la stranezza non è solo questa. I sindaci delle aree colpite dal terremoto non erano mai stati ascoltati in Parlamento. Solo un mese fa, grazie all’imput del Movimento, i primi cittadini dell’isola sono venuti a Roma convocati dal presidente della commissione speciale Vito Crimi dove hanno lanciato un appello disperato, spiegando la situazione attuale. Noi, invece, sappiamo cosa fare e le nostre proposte saranno inserite nella prossima legge di bilancio: sostegno economico ai lavoratori residenti ed ai lavoratori delle aziende del cratere, prolungamento dello stato di emergenza, sospensione bollette acque luce e gas. Ma prima di tutto ciò, c’è una priorità: la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione. Solo da questo si può partire per un impegno serio e concreto che rappresenti il primo decisivo passo verso un ritorno ad una vita normale per i cittadini isolani e verso una ripresa delle attività produttive e ricettive dell’isola d’Ischia

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