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Pregiudicato sbarca con 30 grammi di hashish: arresto immediato

Di Francesco Ferrandinocarabinieri3

FORIO. Non conosce sosta l’attività delle forze dell’ordine nella lotta al traffico di stupefacenti. Dopo nemmeno poche ore dalla brillante operazione conclusa presso la villetta del Cretaio, nella tarda mattinata i carabinieri del Nucleo Operativo diretti dal capitano Andrea Centrella e dal Maresciallo aiutante Sergio De Luca hanno compito l’ennesimo arresto per droga, che stavolta ha portato un corriere napoletano, il pregiudicato Salvo Arturo Blasi, a finire in manette dopo che i militari dell’Arma gli hanno trovato addosso varie dosi di hashish, per un totale di circa 30 grammi, insieme a tutto l’occorrente per la preparazione delle dosi stesse. Il Blasi era già stato in precedenza colpito dal provvedimento di foglio di via obbligatorio, quando la Polizia durante alcuni controlli aveva giudicato sospetti certi movimenti del corriere partenopeo, sorpreso in compagnia di alcuni pregiudicati. Nonostante la misura emessa dalla Polizia nei suoi confronti, il Salvo è comunque tornato sull’isola, dove è sbarcato ieri pomeriggio, probabilmente confidando in un allentamento dei controlli. La speranza si è immediatamente e completamente rivelata infondata, giacché il pregiudicato si è imbattuto in una squadra di carabinieri in borghese, da cui veniva senza indugio sottoposto a perquisizione personale che portava al rinvenimento del quantitativo di stupefacenti. Il Blasi veniva poi condotto in caserma, e sottoposto a interrogatorio. La ricostruzione della vicenda e delle presunte motivazioni addotte per giustificare il pacchetto di hashish rinvenuto in suo possesso ha subito sollevato forti perplessità: il pregiudicato affermava di aver soltanto cercato di rendere un favore a una persona amica, residente a Napoli, per conto della quale avrebbe dovuto consegnare il pacchetto a un non meglio identificato abitante dell’isola. La versione è stata ritenuta del tutto inattendibile dagli uomini dell’Arma: le indagini rilevano infatti che il Blasi aveva intenzione di vendere le dosi di hashish a clienti abituali e, cosa ancora più grave, alcuni di essi venivano individuati tra ragazzi in età scolare, mediante appostamento all’esterno degli istituti didattici. Dopo un consulto telefonico col magistrato di turno, gli uomini del Nucleo operativo perfezionavano gli atti dovuti per tradurre in carcere il diciannovenne pregiudicato napoletano.

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