Avanza la stagione estiva, ma quelle che vedete non sono cartoline che qualcuno si aspetterebbe di ricevere da luoghi di vacanza. A Lacco Ameno l’inciviltà di alcuni (non pochi, a giudicare dalla quantità di rifiuti) ha esiti altamente dannosi per l’immagine e l’igiene del Comune del Fungo. Il corso Angelo Rizzoli ieri mattina era costellato da sacchi della spazzatura, che oltre a deturpare la bellezza dei luoghi emanavano miasmi nauseabondi. Ma il sacchetto selvaggio ha colpito ovviamente anche le zone interne del paese. Non resta che ripetere la solita litania circa gli auspici affinché residenti e commercianti rispettino giorni e orari per il corretto conferimento dei rifiuti, evitando lo squallido spettacolo di degrado che ieri si è presentato agli occhi di tutti coloro che transitavano nelle strade di Lacco Ameno. Turisti compresi, con annessa figura di.. niente.
Quello di Lacco Ameno, ad essere onesti, è un problema che riguarda molte zone dell’isola e che particolarmente nel periodo estivo diventa più sentito non soltanto per le elevate temperature e gli annessi rischi per la salute e l’igiene pubblica, ma come detto anche per l’elevata concentrazione di vacanzieri. Ma non possiamo dimenticare che nella quasi totalità dei casi a cagionare questo schifo siamo proprio noi isolani, che ormai siamo arrivati ad un livello di bassezza tale da non avere neppure il benché minimo rispetto per la nostra terra. E’ chiaro che a questo punto controlli mirati e ad hoc servirebbero come il pane (ma pare che gli organici delle polizie locali siano ridotti all’osso) così come l’apposizione di videocamere di sorveglianza. E, magari, è forse il caso di insistere con qualche corso mirato di educazione civica nelle scuole: ormai, a giudicare da scene che stanno diventando ordinarie, davvero non resta che sperare nelle future generazioni.
