LE OPINIONI

IL PUNTO Sono un italiano vero

DI ANTIMO PUCA

Contro Berlusconi la Costituzione viene difesa con girotondi e argomenti che si vogliono specchiati, asciutti. Adamantini. La gnagnera, se contro la destra, funzionicchia. Non è mai finito il tempo dei supereroi del conflitto di interessi e del comune senso del pudore agitato dalle profie col cerchietto. La difesa della democrazia, essendo ricondotta al confronto con il governo della sinistra, che ha concordato celebri riforme con Berlusconi (salvo smentita di qualcuno), tira un’aria diversa. La stessa vanità non è più quella d’un tempo. Siamo nella fase della lagna, dell’amarezza. Della rimostranza. 

Mi vergogno della serva Italia. 

Il buon passo di Berlusconi, di lato al movimento di “disobbedienza civile” suscitato da una riforma “illegittima” (anzi, abbondiamo, come diceva Totò: “Del tutto illegittima”), provoca una sentenza etica definitiva dei princìpi in favore dell’efficienza di sistema, madre di ogni “autocrazia”. A sorpresa, ciò che causa sconcerto, Berlusconi ha guardato di buon occhio non la democrazia ma l’autocrazia. Si è comportato come un Panebianco qualunque. Ha accettato la menzogna del potere eccetera.. 

Il testo è “l’uomo”. 

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L’affermazione che il bicameralismo eguale è sempre stato in Italia efficiente, rapido e incisivo nella legislazione, e che, senza il corroborante contributo di una Camera, alta democrazia e sovranità popolare sono svuotate, splende come una stella nel cielo dell’imbecillità e delle onde magnetiche gravitazionali. I buchi neri fanno di questi scherzi anche dopo miliardi di anni di esperienza del mondo.

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Commuove il passaggio dalla denuncia un po’ farlocca alla lamentazione insensata. Dalla protesta, che si autocomprende come atto civile, al birignao lamentoso di chi ha perso per strada gli amici della parrocchietta. Ma è così. 

Berlusconi e gli altri non c’entrano! hanno avuto le loro idee e chi resta le cambierà ancora, se desidera farlo. 

Ma il politologo che intravede il passaggio alla serie B della sua piattaforma di ira costituzionale, e se ne duole mugugnando, quello è proprio comico. Le lobby delle prime mogli agiscono di sotto, dati dell’economia alla mano e report di Bruxelles come bandiere di speranza, con qualche lontana aura di credibilità. La lotta contro l’autocrazia e la bassezza morale, contro un boy-scout che a volte ha la camicia sbottonata, manca di buonsenso e di senso del ridicolo.

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