CULTURA & SOCIETA'GALLERIA

Prevenzione nelle scuole isolane contro la violenza di genere

Il Centro Antiviolenza “Non da Sola” è tornato in alcuni istituti di Ischia per sensibilizzare gli studenti su temi di grande attualità

La violenza di genere, il rispetto e le opportunità per le donne sono oggi argomenti di fondamentale importanza. Guardando al passato sono stati fatti dei passi avanti, ma non basta perché sono ancora troppe le disparità e le ingiustizie cui sono sottoposte milioni di donne in tutto il mondo. L’ampiezza del fenomeno e il suo legame con contesti familiari e affettivi rende molto difficile una quantificazione puntuale. Se sul numero dei femminicidi esiste un quadro più chiaro, restano parzialmente sommersi invece gli abusi che non sfociano nel gesto estremo, ma che sono estremamente diffusi nella società. Secondo le statistiche Istat il 31,5% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni (quasi 7 milioni) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Numeri inquietanti che rendono bene l’idea del problema. Se vogliamo davvero invertire la rotta e ottenere ulteriori risultati è necessario entrare nelle scuole per fare una corretta informazione. Proprio con questo spirito è giunta al termine la due giorni di prevenzione contro la violenza di genere organizzata dal Centro Antiviolenza “NON da SOLA”, che ha coinvolto studenti e studentesse di due istituti scolastici isolani: il Telese e il Buchner.Si è trattato di due eventi di carattere divulgativo, mentre il prossimo appuntamento è il 13 marzo con il corteo “Marzo Rosa” che partirà da Piazza degli Eroi egiungerà a Via Morgioni dove si trova la sede del Centro Antiviolenza isolano. Siamo stati all’incontro all’Istituto Telese, cha ha visto la partecipazione di un corposo tavolo di relatori e la presenza di studenti e studentesse. A fare gli onori di casa il dirigente Mario Sironi il quale ha posto l’attenzione sulla pericolosità di una società tremendamente ingiusta verso le donne. Subito dopo ha preso la parola Carmen Criscuolo, consigliera del Comune di Ischia che ha ribadito l’impegno delle istituzioni a fianco del Centro Antiviolenza “NON da SOLA” e di tutte le associazioni territoriali che si battono per cancellare una volta per tutte ogni forme di prevaricazione. Presente anche Ilaria Ferrandino, assessore del Comune di Casamicciola Terme e Gianmaria Ferrandino, presidente del Rotaract Ischia Isola Verde (costola giovanile del Rotary) che ha sottolineato l’importanza di lavorare accanto a realtà che si battono per i diritti delle donne e dei più deboli nel realizzare iniziative atte a sensibilizzare i più giovani su temi così cruciali.Molto interessate è stato l’intervento della Dott.ssa Anna Paparone, responsabile del Centro Antiviolenza “NON da SOLA”: «La violenza di genere è una piaga sociale e negli ultimi anni è stato profuso molto impegno per accendere un faro su questa tematica. Tuttavia non basta ed è necessario coinvolgere le nuove generazioni se vogliamo sperare in una società meno violenta e più attenta ai diritti delle persone. Incontri come questo sono di fondamentale importanza perché ci permettono di entrare in contatto con i più giovani e spiegare loro che la violenza, di qualsiasi genere e tipo, è sempre sbagliata.Oggi la situazione a Ischia sul tema della violenza di genere è meno grave rispetto al passato grazie al nostro centro che serve come punto di riferimento. Molte donne vengono da noi non solo per denunciare soprusi e malversazioni, ma anche per avere informazioni su come funziona il centro stesso e sulle attività poste in essere. Il nostro compito è sempre quello di stare accanto a chi ha subito un’aggressione e ascoltare la sua storia. Denunciare è un atto di grande coraggio, ma aprirsi con qualcuno è già un inizio perché ci consente di lavorare e di decidere cosa fare. Un plauso, poi, va alle forze dell’ordine, sempre attente a monitorare il fenomeno». È stato poi il momento della psicologa Carla Dillon che, grazie al supporto di alcune slide, ha spiegato ai ragazzi i vari tipi di violenza. Quella fisica (calci, pugni e schiaffi) è la più visibile e, forse, la più facile da denunciare, ma poi ci sono la violenza psicologica (umiliazioni, minacce, restrizioni della libertà personale, isolamento),quella economica (sottrazione dello stipendio, controllo delle spese, mancato accesso al conto corrente, impedimento a trovare o mantenere il lavoro, appropriazione o controllo degli averi personali), quella sessuale (stupro, rapporti forzati contro la propria volontà) e gli atti persecutori (pedinamenti, telefonate continue, appostamenti). Il convegno è stato caratterizzato anche da un dialogo diretto tra i relatori e i ragazzi e le ragazze dell’istituto che hanno avuto la possibilità di esprimere le loro opinioni, fare domande e raccontare le proprie esperienze, a testimonianza di quanto le nuove generazioni siano coinvolte in queste tematiche. Infine, hanno preso la parola Renata Riccio, Stefania IovineEscoffier e Concettina Buono che collaborano con il Centro Antiviolenza “NON da SOLA”. Dopo un quadro normativo molto preciso, hanno ricordato che il centro, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 e martedì e giovedì dalle 15,00 alle 19,00, offre i seguenti servizi totalmente gratuiti e nel rispetto della privacy e dell’anonimato: ascolto ed accoglienza, assistenza psicologica, assistenza legale, supporto ai minori, orientamento al lavoro, orientamento all’autonomia abitativa, collegamento con la rete dei servizi territoriali. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al 3792022989 o recarsi di persona nella loro sede in Via Morgioni.

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