Gigi Lista: «È il momento di una seria critica all’intero sistema turistico isolano»

Gigi Lista, a capo dell’associazione “Noi siamo nessuno”, commenta in modo articolato l’eco sollevata dalla pagina FB “Gli schiavi di Ischia”: «Nell’esprimere la mia vicinanza a questa nuova formazione, credo che fosse nella natura delle cose che qualcuno reagisse. Soprattutto dopo le manovre del Governo che hanno tagliato la cosiddetta “disoccupazione” rendendola di fatto una mancetta. L’anno zero è lì, perché fin quando il datore di lavoro faceva leva sui famosi 6 mesi, il giogo era ancora sopportabile, e quindi era molto difficile che qualcuno alzasse la testa. Ora che si è arrivati al punto che “non c’è nulla da perdere” è naturale che si avvii un processo di Rivoluzione, che badate bene non è il solito cliché della presa a ferro e fuoco della Bastiglia, ma un fiore che sboccia. Questi semi sono da tempo sopiti, ora hanno trovato le condizioni per crescere, e che questa Rivoluzione non coinvolga unicamente i lavoratori, ma che sia il saltaleone per una critica seria a tutto l’impianto turistico isolano. Critica che va rivolta alla classe “alta” che ha dominato l’imprenditoria turistica, che ha mancato in tanto ma soprattutto nella mancanza d’investimento nelle risorse umane: i top manager, gli chef stellati, sono tali perché da soli hanno reso se stessi realizzati, ma per farlo hanno dovuto fare il sacchetto e proporsi sulla terraferma. Partiamo quindi da qui! Dalla critica! Che rappresenti davvero la pietra d’inciampo per il nostro turismo».