ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

Processo Cpl, Giosi e Silvano “rimandati” a settembre

Ore e ore di attesa, poi nel pomeriggio il “verdetto”: nessun esame degli imputati. Tutto rinviato a settembre. È quello che è accaduto ieri presso la prima sezione del Tribunale di Napoli, precisamente al cospetto del collegio B presieduto dal giudice Francesco Pellecchia. Doveva essere il giorno delle testimonianze di Giosi Ferrandino e Silvano Arcamone, che si erano presentati insieme agli avvocati Tortora, Guida e Furgiuele per quella avrebbe dovuto costituire una delle ultime udienze di questo processo riguardante presunti episodi corruttivi legati alla metanizzazione dell’isola, iniziato ormai due anni fa. E invece la seduta è cominciata subito all’insegna del ritardo. Momentanee assenze dei componenti del collegio giudicante, impegnati in altri processi contemporanei, ma soprattutto l’assenza del pubblico ministero Carrano, hanno imposto ai presenti una lunghissima e logorante attesa, con avvocati e testimoni totalmente inoperosi ad aspettare che la situazione si sbloccasse in un modo o nell’altro.

Un’attesa peraltro completamente inutile, perché alle ore 15 (!) il pm si è presentato in aula, ma dopo una consultazione col presidente e con gli avvocati si è deciso di ascoltare soltanto la sorella dell’ex sindaco di Ischia, che da parte sua si è avvalsa della facoltà di non rispondere, visto il grado stretto di parentela. Per quanto riguarda invece l’esame e il controesame di Giosi e dell’ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Ischia, è stato tutto rinviato al 14 settembre, ore 9:00, in un’udienza appositamente dedicata, senza altri processi a ritardare la deposizione dei due imputati. Entrambi ieri pomeriggio non hanno potuto nascondere il grande disappunto nel vedere vanificata un’intera giornata di attesa per poi essere “rimandati” a settembre, e non per una propria mancanza.

Per qualche minuto era stata anche avanzata l’ipotesi di un rinvio breve, magari alla prossima settimana, cosa in astratto possibile per Giosi Ferrandino, ma molto più complicata per l’architetto Arcamone, che recentemente è stato chiamato a ricoprire un incarico di alta responsabilità presso l’area tecnica del Demanio per la regione Emilia Romagna, e che quindi per ogni udienza deve raggiungere il Tribunale di Napoli partendo da Bologna. In ogni caso, tutti i componenti della difesa hanno chiesto al Presidente di acquisire i verbali delle informazioni rese a suo tempo dagli assistiti, in modo che il collegio giudicante possa presentarsi maggiormente edotto nel seguire l’esame in aula. Come detto, il processo si avvia comunque verso la conclusione: dopo la deposizione dei due imputati, la difesa deciderà se ascoltare un altro testimone, prima di lasciare il posto alla discussione finale. Il Tribunale dovrebbe quindi farcela a emettere il verdetto durante l’autunno, e prima della fine dell’anno.

Francesco Ferrandino

Ads

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex