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Gino Paoli e Danilo Rea, ospiti d’onore del Regina Isabella per Piano & Jazz

di Isabella Puca

foto Enzo Rando

Lacco Ameno – Eleganza. È questa la parola chiave per descrivere la serata trascorsa lunedì scorso all’Albergo della Regina Isabella. La nuova terrazza “Dolce Vita” ha ospitato, infatti, una cena spettacolo dove, oltre agli splendidi piatti preparati dallo chef, è stata protagonista la musica di Piano & Jazz. Ospite d’onore, Gino Paoli. Il cantante è ormai un’habitué dell’isola e della kermesse musicale e, quest’anno, la formula che lo ha visto protagonista è stata amichevole, una cena tra amici, al suo tavolo c’erano anche Renzo Arbore e Peppino di Capri, e della buona musica ad accompagnare il dessert che, per l’occasione, non poteva che essere un pianoforte di finissimo cioccolato. Premiato nel 2011 durante la nona edizione dell’Ischia Film and Music Global Fest di Pascal Vicedomini, Gino Paoli, era il 2013, tenne un indimenticabile concerto all’arena del Negombo insieme a Danilo Rea, un fortunato sodalizio artistico che, lunedì sera, si è ripetuto, ancora una volta, per il pubblico del Regina Isabella. «Abbiamo pensato di inaugurare questo spazio con una cena che spero sia stata di vostro gradimento, e la convivialità, uno degli elementi che caratterizza il nostro modo di concepire l’ospitalità e, naturalmente, con la musica di altissima qualità. Per far questo ci siamo rivolti a un grandissimo amico di quest’ albergo, mio personale, e del festival Piano & jazz,  Danilo Rea». È stato così che Giancarlo Carriero, patron dell’Albergo della Regina Isabella ha salutato i suoi ospiti accompagnato dal grande applauso dei presenti, «Tra pochi istanti – ha poi aggiunto – avremo l’ospite d’onore della serata, uno degli interpreti dell’epoca d’oro del dolce vita a cui e dedicata questa struttura, epoca in cui fiorì il turismo in quest’isola, Gino Paoli».

Un forte applauso ha accolto al piano Danilo Rea, pianista jazz italiano che vanta collaborazioni con i più grandi della musica internazionale. «Ne approfitto per parlare un po’ dell’improvvisazione. É qualcosa che arriva così, all’improvviso, non c’è cosa migliore per far capire dove va l’improvvisazione che partire da qualcosa di noto ed è questo il motivo per cui stasera, non sapendo ancora cosa suonare, partirò da qualcosa che sicuramente riconoscete». Veloci le mani sul pianoforte con le quali ha incantato i presenti con diverse melodie provenienti dai più disparati generi musicali e ripresentati, per la serata, in un’incredibile chiave jazz. Accompagnato dall’applauso del pubblico, Gino Paoli ha poi raggiunto Rea. Camicia bianca damascata, pantaloni neri e un’eleganza sopraffina, in perfetta sintonia con la serata tenutasi in suo onore. Seduto su di uno sgabello dinanzi al pianoforte ha preso il microfono tra le mani e ha iniziato a cantare “Una furtiva lagrima”; ad accompagnarli in un’atmosfera senza tempo solo il rumore del mare. I due artisti si accordano al momento e parte così il secondo pezzo “time after time” seguito da “Ovunque sei”. «I napoletani che scrivono, come Di Giacomo, Russo, sono gli ultimi poeti veri. Tra tutti amo di più Libero Bovio e soprattutto per questa canzone». È così che Gino Paoli introduce “Passione”, una delle canzoni d’amore napoletane più famose di tutti i tempi, interpretata in modo davvero struggente dal cantautore italiano. Dopo un forte applauso partono poi “Che cosa c’è”, “Albergo a ore” e “Questa lunga storia d’amore”. Un lungo applauso del pubblico accompagna i due artisti al loro tavolo, ma viene  chiesto il bis che non  possono non concedere regalando ai presenti  una bellissima versione jazz de “Il  cielo in una stanza” uno dei brani di maggiore successo di Paoli che oggi, dopo quarantasette anni, continua a regalare ancora profonde emozioni senza tempo.

 

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