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Federalberghi si muove per occupazione e turismo destagionalizzato

ISCHIA (C.S.) – Federalberghi, Faita e le organizzazioni dei lavoratori Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs hanno siglato un Avviso comune per il prolungamento delle fasi stagionali di attività e la salvaguardia dell’occupazione nel settore turismo.
L’intesa, che fa seguito all’analoga iniziativa assunta il 30 aprile 2015, riassume il nuovo quadro di rifermento legislativo e contrattuale dei rapporti di lavoro afferenti la stagionalità e conferma l’insieme combinato di politiche attive del lavoro previsto dal CCNL Turismo 18 gennaio 2014 in favore del lavoro stagionale e del prolungamento stagionale delle fasi di attività, che contempla interventi sul versante della formazione continua, del sostegno al reddito, della facilitazione dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro nonché forme di utilizzo degli impianti nei periodi di bassa stagione, da incentivare mediante un regime di tariffe agevolate.
Le parti ribadiscono l’impegno a sviluppare congiuntamente il livello di interlocuzione con le amministrazioni e gli enti nazionali e territoriali nell’ottica di una maggiore condivisione delle politiche di programmazione turistica per la valorizzazione delle attività stagionali.
Con la stipula dell’Avviso le parti richiedono congiuntamente al Parlamento e al Governo:
– che la disciplina della nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI), venga modificata al fine di determinare un trattamento in ogni caso non inferiore a quello previsto dalla normativa previgente al fine di scongiurare l’impoverimento professionale del settore e la conseguente crisi di interi sistemi turistici;
– che qualora vengano adottate ulteriori soluzioni di tutela transitoria, per la determinazione della platea delle imprese e dei lavoratori interessati vengano utilizzati criteri più adeguati e inclusivi rispetto ai codici ATECO sin qui utilizzati;
– che la deduzione IRAP prevista dalle attuali norme con riferimento ai contratti di lavoro stagionali venga ulteriormente innalzata rispetto a quanto attualmente previsto (70%) e che venga riconosciuta unicamente alle imprese che applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative;
– che l’esenzione dal versamento del contributo addizionale dell’1,4% prevista dall’articolo 2, comma 29, della legge n. 92 del 2012 sia prorogata al 31 dicembre 2017.

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