CULTURA & SOCIETA'

Procida, da Picasso a Banksy: tocca ad Artecinema

Da domani al 16 luglio edizione speciale del Festival internazionale curato da Laura Trisorio: nel giardino dell’albergo La Vigna proiezioni gratuite di 10 documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi. Presenti alcuni degli artisti e registi delle opere

Dal 14 al 16 luglio Artecinema, il Festival internazionale di film sull’arte ideato da Laura Trisorio, sarà a Procida Capitale della Cultura con un’edizione speciale. Nel giardino dell’albergo La Vigna saranno proiettati, in una no-stop dalle 21 a mezzanotte, 10 documentari su alcuni dei più noti artisti, architetti e fotografi della scena contemporanea.

Una preziosa occasione per vedere gli artisti al lavoro nei loro atelier e capire l’evoluzione dei linguaggi dell’arte, attraverso materiali inediti e percorsi inconsueti, introdotti in presenza da alcuni degli artisti e dei registi delle opere: Pablo Picasso raccontato dai fotografi, Lucien Clergue, David Douglas Duncan e André Villers; un’immersione nell’archivio della Fondazione Renzo Piano fra schizzi, modelli, disegni, ospitati a Genova nei 3000 mq di una fabbrica riconvertita; un’intrigante indagine sulla misteriosa identità del celebre street artist inglese Banksy, e tanto altro, alla scoperta di artisti e mostre internazionali.

Il Festival Artecinema è nato nel 1996 con l’obiettivo di contribuire alla divulgazione delle varie espressioni dell’arte, “una missione pienamente in linea con il programma di Procida Capitale Italiana della Cultura, che ha dimostrato in questi mesi  quanto anche il grande pubblico possa essere coinvolto attivamente nei processi culturali mediante i linguaggi delle arti contemporanee – sottolinea Agostino Riitano, direttore di Procida 2022. Le due mostre d’arte contemporanea recentemente inaugurate,  Sprigionarti con opera di artisti di fama internazionale da Fare a Kentrige e  la mostra The Tending of the Otherwise curata dalla Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, sono state già visitate ed apprezzate da migliaia di visitatori. Il Festival Artecinema è un ulteriore elemento di forza creativa che ci consente nel nostro anno da Capitale della Cultura di parlare e incontrare cittadini, di poter guardare anche lì dove normalmente non si posa lo sguardo del visitatore frettoloso. In questo senso – aggiunge – non è casuale che alcuni degli artisti che saranno raccontati dai film in programma di Artecinema corrispondano agli artisti ospiti nelle mostre”. 

Il programma

Si parte giovedì 14 luglio alle 20.30 con un momento introduttivo, cui farà seguito la proiezione di “Roselena Ramistella. L’isola delle femmine” (regia Francesco G. Raganato; ore 21.00, sarà presente l’artista), “Sulle tracce di Maria Lai” (regia Maddalena Bregani, ore 21.45), un racconto circolare che inizia e termina a Ulassai, il villaggio nel cuore selvaggio della Sardegna dove Maria Lai è nata e dove è tornata a vivere negli ultimi anni della sua vita, e “Banksy Most Wanted” (regia Aurélia Rouvier, Seamus Haley, ore 22.45).

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Venerdì 15 luglio il programma prevede” Picasso et les photographes” (regia Mathilde Deschamps-Lotthé, ore 21), “Jan Fabre. Spiritual Guards” (regia Lorenzo Scurati, presente alla proiezione, ore 21.45), “Renzo Piano. Il potere dell’archivio” (regia Francesca Molteni, ore 22.15) e “Mario Botta. Architettura e memoria” (regia Francesca Molteni e Fulvio Irace, ore 23). La serata di sabato 16 luglio sarà aperta dalla proiezione di “Objectif femmes” (regia Julie Martinovic, Manuelle Blanc, ore 21), un documentario sulla storia della fotografia al femminile (in particolare su Sarah Moon, Jane Evelyn Atwood, Dorothée Smith e Christine Spengler). A seguire “Novantatremiliardi di albe – Francesco Arena” (regia Domenico Palma, presente alla proiezione, ore 22), film che svela il viaggio – attraverso la Gallura e Capri – di un masso di granito rosa destinato a un’opera site specific di Francesco Arena, a sua volta in esposizione a Procida nella mostra “Sprigionarti”. A chiudere la rassegna “La rivoluzione siamo noi – Arte in Italia 1967/1977”, (regia Ilaria Freccia, ore 22.45), un racconto di come l’arte italiana sia diventata – a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 – espressione del cambiamento sociale e politico, complice l’apertura ad artisti del calibro di Joseph Beuys, Herman Nitsch e Marina Abramović.

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