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Ischia celebra la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia

Di Isabella Puca

Forio – “Art. 2  tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, non ha importanza chi sono i genitori. Qual è il colore della pelle, né il sesso, né la religione, non ha importanza che lingua parlano, né se sono ricchi o poveri”. E poi ancora: il diritto ad avere un nome, a vivere con i propri genitori, il diritto all’amicizia, a esprimere la propria opinione, il diritto di ricevere un’istruzione, il diritto a essere protetti. Sono questi solo alcuni degli articoli espressi nella Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza adottata nel 1989 dall’ l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Cinquantaquattro articoli redatti per tutelare i più piccoli dalla nascita ai diciotto anni. E lo scorso 20 novembre tutto il mondo ha celebrato la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e, nel suo piccolo, lo ha fatto anche l’isola d’Ischia  con una serie di iniziative svoltesi  a Forio nel plesso Balsofiore e a Lacco Ameno presso la ludoteca “La casa sull’albero”. In occasione del 28° anniversario per l’approvazione della convenzione sui diritti dell’infanzia, i volontari del Servizio Civile del Comune di Forio hanno coinvolto i bambini delle classi prime del plesso L. Balsofiore, in una serie di attività. «È stata una giornata memorabile – hanno dichiarato le maestre – gli alunni hanno avuto modo di riflettere sui loro diritti attraverso giochi e rappresentazioni iconiche; hanno stampato le loro mani su un grande telo, per testimoniare i colori vitali che rappresentano e, infine, per celebrare l’evento, hanno lanciato al cielo palloncini colorati». A raccontare tutta la loro gioia nel prendere parte all’evento i loro sorrisi stampati sulle fotografie pubblicate sul profilo Facebook dell’istituto Comprensivo foriano diretto dalla dott.ssa Chiara Conti.  Anche le maestre della ludoteca “La casa sull’Albero” hanno spiegato ai bambini quali sono i diritti che tutti i bimbi del mondo devono avere. Armati di colori, fogli bianchi e fantasia hanno espresso, così,  quelli che sono i loro diritti: il diritto a essere rispettato, di giocare, il diritto di essere curato, a  ridere, giocare, andare a scuola e perché no, sporcarsi le mani con la tempera colorata. Dai più piccoli i diritti valgono anche per gli adolescenti; leggendo la cronaca, anche quella proveniente dalla nostra isola, ci si rende conto che ciò che viene meno oggi nella nostra società è il diritto a essere ascoltati. Molti dei nostri giovani si riversano nel web, chiedono consigli a estranei pur di avere qualcuno che tenda loro l’orecchio con più attenzione. La maggior parte di essi sono privi di fiducia verso il futuro, alternano sogni con paure profonde: la paura più grande dei giovani è infatti quella di non riuscire a realizzare i propri sogni. Secondo alcuni dati nazionali è sfiduciato il 24.3% dei 12-14enni e addirittura il 39.2% dei 15-18enni. Il 35% dei bambini dagli 8 agli 11 anni pensa che gli adulti dovrebbero proteggere i più piccoli dalle violenze: un’affermazione che la dice lunga su quanto i bambini sappiano ascoltare le notizie drammatiche che arrivano dai media. Se vi state dunque chiedendo a cosa serve nel 2017 celebrare la giornata per i diritti dell’infanzia pensate a quanti di loro vivono con genitori che non si curano della loro quotidianità, pensate a quanti vengono maltrattati, abusati e quanti sono costretti a una traversata in mare verso un paese sconosciuto e lontano per vivere una vita lontano dalla fame e dalla guerra quando la loro più grande preoccupazione dovrebbe essere andare a scuola e scegliere a quale gioco giocare.

 

 

 

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