PRIMO PIANOSPORT

Procida, Ferraro: «Da quando sono a Procida non ho mai perso»

Il tecnico biancorosso tira le somme e fa il punto sulla propria squadra e non solo: «Ad Ischia ci si è preoccupati più del cambio dell’allenatore avvenuto ai loro dirimpettai che delle sconfitte di casa propria»

Altra grande vittoria per la squadra di mister Ferraro che, di scena al Kennedy di Napoli ha messo ko la Neapolis, dopo, forse, un primo tempo non ottimale dove si è andati sotto di un gol e si è sbagliati anche un rigore con Pianese. Ma nulla di grave, perché nella ripresa tutto è cambiato e non solo i biancorossi hanno pareggiato i conti, ma hanno addirittura ribaltato il match portando a casa l’intera posta in palio. Insomma, possiamo dire, considerando che la prossima settimana si incontrerà il Pimonte, oramai già retrocesso, che, il Procida del neo presidente Attilio Cesarano e del ds Nicola Crisano, nonché del tecnico Pasquale Ferraro chiude in bellezza il campionato consacrando al stagione con una grande vittoria, ma soprattutto col sorriso. Un sorriso che non ha mai abbandonato al compagine biancorossa nonostante le difficoltà e nonostante forse quel vociare che ha caratterizzato alcune decisioni prese dalla società. Una partita comunque, quella con al Neapolis dove abbiamo visto anche nuovi volti del Procida, volti più giovani e meno esperti, ma che hanno saputo a mantenere alta e viva la tensione e riuscendo comunque a dare ai propri compagni la vittoria e un motivo in più per esserne orgogliosi. Di questo e altro ne abbiamo parlato con l’allenatore Pasquale Ferraro.

Mister, altra grande vittoria del Procida che, chiude se vogliamo il campionato con i tre punti in tasca, soprattutto considerando che la prossima sfidante è il Pimonte e che vista già la sua retrocessione potrebbe anche decidere di non presentarsi sull’isola…         

«Per quanto riguarda la partita con la Neapolis, ho voluto dare più spazio ai giovani e soprattutto a coloro che hanno giocato meno e devo dire che sono molto contento di come hanno risposto alla gara. Forse l’approccio al match non è stato dei migliori e abbiamo anche sbagliato un rigore con Pianese, ma devo dire che ho visto poi la squadra lottare con forti motivazioni e con voglia e determinazione nel riprendersi in campo e soprattutto nel prendersi ciò che aspettavano e si aspettavano da questa gara. Indubbiamente nella ripresa è stata tutt’altra partita, abbiamo disputato un’altra partita e credo  che al di là del risultato si sia visto – e ancora aggiunge – non potevamo rovinare tutto. Ci tenevo a chiudere da imbattuti il campionato. Ho chiesto alla squadra di vincere e loro mi hanno fatto questo regalo. Il secondo tempo è stato strepitoso, sono contento. In merito poi alla partita di sabato prossimo con il Pimonte, non so, personalmente ritengo che il campionato vada sempre onorato, ma mi rendo conto anche che soprattutto in queste categorie esistono spese che non sempre è facile supportare e supportare una traversata per la gloria forse non è il massimo né per la tasca, né per il morale stesso della squadra. Comunque si vedrà, noi li attenderemo e ci giocheremo come sempre la nostra partita e dobbiamo dargli un senso, anche se, dobbiamo prepararci ai playoff».

Ha ammesso che in un certo senso c’è stato da parte della squadra un certo calo o meglio un approccio sbagliato almeno per quanto concerne la prima frazione di gioco: secondo lei a cosa è dovuto?

«Sicuramente c’è un po’ di stanchezza e non la si può ne condannare ne criticare più di tanto. Siamo agli sgoccioli e ci sta. La squadra ha lavorato assiduamente tutto l’anno e da quando ci sono io abbiamo intensificato il tutto per riuscire a non perdere di vista quello che era l’obiettivo principale della società. Ben dieci vittorie non è certo poco. Da quando sono a Procida non ho mai perso, non abbiamo mai perso e credo che questo dato vada sottolineato ancor di più soprattutto dopo la vittoria di sabato dove siamo scesi in campo con tutti giovani anche in difesa su 4, due erano non titolari, cioè mancava anche Micallo. Poi non dimentichiamo che c’è la stanchezza, ma c’è anche l’altra squadra in campo».

Ads

Che ne pensa della vittoria del Poggiomarino?

Ads

«Mi fa piacere soprattutto per il tecnico Angelo Teta che è un bravissimo allenatore e una persona seria e in gamba. C’è a dire però che questa vittoria del Poggiomarino conferma il fatto che nel calcio nulla è da dare per scontato, il Sant’Antonio Abate aveva dominato l’intera stagione ed è stato davvero un peccato. Per noi invece comunque non cambia nulla, vedremo tra Vico Equense e Sant’Antonio chi ci toccherà affrontare il 28». 

Lo scorso weekend l’Ischia ha detto matematicamente addio agli spareggi…

«Diciamo che a Ischia si parla più del cambio dell’allenatore del Procida avvenuto a gennaio, che del fallimento della propria squadra. L’informazione di Ischia si è preoccupata più del Procida che delle sconfitte dei gialloblù. Se la società procidana ha cambiato il tecnico avrà avuto i suoi motivi e soprattutto se abbiamo fatto dieci vittorie c’è un motivo. A chi ha contestato e criticato che sono stati fatti degli acquisti, rispondo col dire che la squadra che è scesa in campo da quando sono arrivato io è la stessa del girone di andata per ben 10/11. L’unico innesto che ho voluto io è stato Scippa e non ha nemmeno giocato tutte le partite.

Ad Ischia, invece di dire sciocchezze sul Procida, sarebbe opportuno che si pensasse alla propria squadra, che ognuno guardasse in casa sua».  

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex