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Enzo Ferrandino e la crociata contro l’accattonaggio

I primi risultati sono stati incoraggianti. «Siamo solo all’inizio, ma le azioni di dissuasione hanno già dato risultati». Ecco perché, spiega Enzo Ferrandino, vicesindaco di Ischia e fautore del programma anti-accattonaggio del comune capoluogo, «abbiamo già stabilito di implementare la task force fino a sei unità. Con maggiore attenzione da parte nostra, il fenomeno può essere completamente arginato».

Sul tavolo, però, restano ancora diversi nodi da sciogliere, a cominciare dalla collaborazione con le altre amministrazioni dell’isola. «Ma non possiamo imporre una scelta – spiega Ferrandino – anche perché ogni amministrazione è autonoma ed ha delle priorità. Quel che è certo, però, è che noi saremmo favorevoli ad un intervento coordinato, che coinvolga tutte le forze di Polizia Municipale dell’isola. Se rendiamo impossibile operare sul nostro territorio, allora accattoni ed ambulanti dovranno andare altrove».

Anche se ha funzionato a singhiozzo, il modello repressivo adottato dall’amministrazione di Ischia negli ultimi anni è tanto semplice quanto efficace: «Il sequestro della merce e l’ammenda amministrativa – ha sottolineato il vicesindaco – sono strumenti che si sono rivelati efficaci per contrastare il fenomeno. I molteplici sequestri di questi giorni ne sono una prova. Andando avanti con la stagione turistica, i risultati saranno ancora più convincenti».

Altro punto debole, forse il più evidente, è la mancata sorveglianza dei porti, il luogo fisico dal quale entrano merci e persone che si riversano sulle strade e sulle spiagge dell’isola. «Sappiamo quanto sia importante presidiare gli sbarchi e ci stiamo lavorando. Nei prossimi giorni – conclude Ferrandino – saremo operativi anche agli sbarchi».

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