Procida, il M5S delle elezioni non esiste più

Di Guglielmo Taliercio
PROCIDA – Nulla è per sempre. Questo sembra essere il momento che vive il Movimento 5 Stelle dell’isola di Graziella dove una parte corposa di quelli che hanno messo la faccia alle elezioni comunali dello scorso 31 Maggio, a partire dal candidato alla carica di Primo Cittadino Regina Aurelio, Antonio Lubrano Lavadera, Annamaria Quadretti, Pamela Quadretti, Tamara Ventrice, Giuseppe Visaggio, Irene Scotto di Gregorio, Vincenzo de Santis, Antongìulio Traiola, hanno sentito l’esigenza di esprimere pubblicamente le proprie considerazioni e respingere con fermezza alcune affermazioni girate, nei giorni scorsi, su alcuni organi di stampa e sul web, secondo le quale molti di loro, nella stessa competizione elettorale, avrebbero votato per altri schieramenti, nella fattispecie quello de “La Procida che Vorrei” poi risultato vincente con il Sindaco Dino Ambrosino.
“Fino a prova contraria – si legge in un comunicato – il voto resta segreto e vorremmo sapere come talune persone siano a conoscenza delle preferenze elettive di altre. Quindi, in assenza di prove o documenti a supporto di tali affermazioni, siamo di fronte a un caso di calunnia e diffamazione. Respingiamo, nella maniera più assoluta, qualsiasi accostamento ad altri schieramenti politici, sia per “patto scellerato”, come viene simpaticamente definito, o per accordi preventivi, di cui siamo a chiederne conto, visto quanto affermato e ribadiamo, qualora non fosse ancora chiaro, che Movimento Cinque Stelle e Meetup sono due cose distinte e separate. Il Meetup e’ una piattaforma di lavoro aperta a chiunque e non esclusivamente agli attivisti del movimento cinque stelle, pertanto anche i dissidenti procidani, distaccati dal movimento cinque stelle, ne possono usufruire. Quindi basta con questa favola difforme dalla realtà! Per una maggiore completezza di informazione, inoltre – continua il comunicato – i fatti vengano esposti nella realtà, non per sentito dire o “pare che…” o per “si dice che..”: la lista dei candidati per il M5S Procida, presentata alle scorse elezioni alle amministrative, fu modificata il giorno prima delle presentazione ufficiale dal coordinatore del Meetup 249 amici di Grillo Procida, Francesco Lubrano, con la complicità del candidato che si chiama Antonio Barone, i quali agirono infrangendo ogni regola vigente nel movimento, non informando alcun elemento tra i candidati della improvvisa modifica della lista che fu cambiata nelle persone e nel loro ordine di presentazione, sostituendo il sig. Antonio Barone con un nome mai presente ad alcun Meetup e mai partecipativo agli eventi organizzati negli anni, in quanto del tutto sconosciuto e mai incontrato personalmente se non la sera prima delle elezioni. Ancora oggi ci chiediamo: perché fu cambiata? Perché il sig. Antonio Barone ne uscì arbitrariamente, senza comunicare nulla, e dopo avervi lavorato tanto alacremente? Quando si parla di patto ci si riferisce a questo episodio… e non fu l’unico; in quanto, nel frattempo, gli scriventi venivano a conoscenza per puro caso, che proprio il coordinatore del Meetup (ora 249 amici di Beppe Grillo Procida), contemporaneamente partecipava, come organizer, ad un altro Meetup – il famigerato e diffidato da Beppe Grillo per i suoi membri antimovimento- Meetup 878 roma. Anche in questo frangente nulla fu comunicato agli altri membri del tra cui i candidati scriventi. Sia chiaro una volta per tutte, che nessuno dei firmatari di questo comunicato e’ coinvolto in alcun patto segreto o silenzio omertoso nei confronti, o meglio, a favore di questa amministrazione. L’opposizione si fa dall’interno e non sui social, e se gli elettori non hanno avuto fiducia nei candidati del movimento non votandoli, non vedo quale opposizione possano ora pretendere dagli stessi, dato che, finite le elezioni e per i motivi sopradescritti, ritenuti gravi, quel Movimento Cinque Stelle, nei10/13mi dei suoi candidati non esiste più, nella sostanza e nelle idee. Esiste il Meetup di cui fanno parte altri candidati che, per loro scelta personale, continuano nella forma e nei modi che ritengono più opportuni questo percorso ai quali si chiede però di smetterla con il coinvolgimento di cittadini che non ne fanno più parte.
In conclusione i sottoscritti diffidano qualsiasi testata giornalistica, sia essa cartacea o digitale, a diffondere notizie false e non documentate, a mistificare i fatti reali, tramutandoli in un pettegolezzo condominiale”.