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Procida, il Tar “reintegra” la Gestour

Arriva il decreto della I Sezione che dispone la sospensiva del provvedimento di revoca adottato dalla Regione Campania contro la compagnia di navigazione che più volte e senza giustificazione ha interrotto i collegamenti da e per l’isola di Arturo. Appuntamento il 7 maggio con la Camera di Consiglio

Sembrava essere finita definitivamente al tappeto ma evidentemente le vie della giustizia sono infinite. E così ecco che sull’isola di Procida ci si ritrova davanti a quello che a tutti gli effetti era stato considerato come un incubo e un fardello del quale ci si era liberati: ma applausi, tappi di champagne e fuochi d’artificio sono stati “liberati” facendo i conti senza l’oste. La compagnia di navigazione Gestour ha ottenuto una vittoria parziale nella sua battaglia legale contro la Regione Campania. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania – Sezione Prima – ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla società, consentendole di continuare a operare il collegamento marittimo tra Pozzuoli e Procida, almeno fino all’udienza collegiale fissata per il 7 maggio 2025. La vicenda nasce dalla decisione della Regione Campania, che il 12 marzo 2025 ha disposto la decadenza delle autorizzazioni per la gestione del servizio marittimo Pozzuoli–Procida, come stabilito dal Decreto Dirigenziale n. 21. La revoca è stata motivata dalle ripetute interruzioni del servizio, in particolare tra febbraio e marzo 2025, quando la compagnia non è riuscita a giustificare adeguatamente l’assenza delle corse. Che oggettivamente venivano svolte e annullate senza alcun preavviso, senza alcun criterio logico e soprattutto senza che a lungo nessuno si sia preso la briga di fermare un modo di fare che definire poco ortodosso vuole essere davvero un complimento. La Regione ha quindi avviato le procedure per la cessione degli slot orari precedentemente assegnati a Gestour e ha iniziato a preparare un avviso pubblico per l’assegnazione delle nuove autorizzazioni, determinando un impatto diretto sulla continuità del servizio. Secondo la normativa regionale, in particolare l’articolo 9 del Regolamento 7/2016, una compagnia è soggetta a revoca delle autorizzazioni in caso di mancata effettuazione del servizio per sette giorni consecutivi, senza giustificazioni documentabili. La Regione, pertanto, ha ritenuto che la compagnia non avesse rispettato gli obblighi previsti.

IL RICORSO E LA DECISIONE DEL TAR

La Gestour ha impugnato la decisione regionale presentando un ricorso urgente, chiedendo l’annullamento del decreto di revoca e l’adozione di misure cautelari per sospendere gli effetti degli atti impugnati. Il ricorso è stato esaminato dal TAR, che con decreto n. 1869/2025 ha accettato la richiesta di sospensiva, ritenendo nella sua motivazione che “allo stato si apprezzano profili di fondatezza del gravame”. La decisione del TAR si è concentrata su vari aspetti cruciali. Da un lato, il tribunale ha evidenziato che la revoca delle autorizzazioni imposte dalla Regione avrebbe comportato un danno grave e irreparabile per la società ricorrente, in quanto avrebbe determinato la perdita degli slot orari assegnati. Più importante ancora, “sussistono i presupposti per la concessione della misura cautelare”, in quanto la continuità del servizio marittimo è di fondamentale importanza per la comunità di Procida, in particolare per il suo collegamento con la terraferma. Il TAR ha ribadito che, in attesa della decisione finale sul ricorso, “risponde all’interesse pubblico che, nelle more degli ordinari tempi di svolgimento del giudizio, vengano ripristinati i normali collegamenti marittimi con le isole”. Questo, secondo il tribunale, avrebbe evitato il “grave nocumento per la comunità territoriale procidana”, un danno che la stessa Regione aveva già sollevato in fase istruttoria. Il tribunale, inoltre, ha fatto riferimento alla necessità di garantire “l’operatività della tratta marittima tra Pozzuoli e Procida” come servizio di interesse pubblico, trattandosi di un collegamento vitale per la mobilità dei residenti e per l’economia locale, in particolare nel contesto turistico e commerciale che caratterizza l’isola. Insomma, una sorta di paradosso: si parla di interesse di una comunità, quella procidana, che dai disservizi della Gestour era stata fortemente penalizzata. Ma che dire, evidentemente in attesa di una soluzione alternativa la situazione sarebbe stata peggiore e tutto sommato il ragionamento (purtroppo) ci sta.

UN PROVVEDIMENTO CON RISVOLTI COMPLESSI

L’analisi della sentenza ha messo in evidenza non solo la protezione degli interessi della compagnia, ma anche l’importanza di evitare interruzioni che possano compromettere il “buon andamento della pubblica amministrazione” e il diritto alla mobilità dei cittadini. La sospensiva concessa dal TAR, dunque, non è stata solo una misura a tutela della Gestour, ma una decisione a salvaguardia dell’“equilibrio socioeconomico” tra la terraferma e l’isola, ribadendo che la gestione dei servizi di trasporto marittimo è strettamente connessa alla stabilità delle comunità locali. Il tribunale ha sottolineato che l’azione cautelare si inserisce in un contesto di “interesse pubblico”: la decisione del TAR non ha voluto fare giudizio sulla legittimità dei provvedimenti regionali in senso assoluto, ma ha riconosciuto la necessità di preservare l’efficienza del servizio nell’immediato, fino alla risoluzione del contenzioso. Nella sua richiesta, la Gestour ha anche riservato il diritto di avviare un’azione per il risarcimento dei danni subiti a causa di quella che ha definito una “condotta illegittima” da parte della Regione, sostenendo che l’interruzione del servizio e la revoca delle autorizzazioni abbiano avuto ripercussioni pesanti sul suo operato. In particolare, la compagnia ha chiesto un risarcimento per i danni economici e reputazionali derivanti dalla sospensione forzata delle operazioni. Insomma, la compagnia intende far valere il principio secondo il quale in questa vicenda sarebbe da ritenersi parte lesa. Che dire, visto che le vie della giustizia – come dicevamo in apertura – sono infinite, aspettiamoci di tutto. Ma questa sarebbe davvero tanta roba, se ci è concesso…

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IL 7 MAGGIO LA CAMERA DI CONSIGLIO

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Il ricorso sarà discusso nel merito durante la camera di consiglio fissata per il 7 maggio 2025, quando il collegio giudicante si pronuncerà sulla validità definitiva della revoca. Fino ad allora, la Gestour continuerà a garantire il servizio, mantenendo attiva la linea marittima tra Pozzuoli e Procida. In ogni caso, la vicenda rimette in discussione anche la gestione complessiva dei servizi pubblici di trasporto marittimo, sollevando interrogativi sull’affidabilità delle procedure di controllo e sulle modalità di intervento delle autorità regionali, sempre più chiamate a bilanciare esigenze di efficienza e tutela del servizio pubblico.

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