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Procida, la capitale della cultura che ignora i disabili

L’atto di accusa di Dario Lauro, che lamenta la mancanza di attenzione verso i diversamente abili, che si trovano ad essere esclusi anche da tutte le manifestazioni legate al significativo riconoscimento

DI DARIO LAURO

Sono il Garante delle persone con disabilità della capitale, no signori, non parlo della città eterna, ma della piccola isola di Procida nominata Capitale della cultura 2022 . Che grande cosa la cultura, ognuno di noi la può vedere nelle sue infinite sfaccettature, quasi come in un caleidoscopio. Tuttavia, se la vogliamo imprigionare in una definizione, essa ci sfugge. Nella nostra isola, abbiamo l’antica cultura marinara, quella artistica, quella delle grandi opere del 700 e del 800, poi c’è la cultura popolare, quella del Cristo morto e dei misteri, quella di Lamartine e della Graziella, quella di Elsa Morante e del L’ isola di Arturo. Oggi, abbiamo anche la cultura dai nuovi sapori, delle moderne tecnologie, delle politiche ambientali o quelle dell’ospitalità e dell’accoglienza.

Ma in questo mare di cultura che ci circonda e ci abbraccia, c’è un vuoto, una voragine che ingoia una parte della popolazione e la rende invisibile: è la mancanza della cultura delle disabilità. Quella cultura che quando c’è, rende gli uomini e le donne tutti uguali, liberi e indipendenti, ma quando non c’è, così come nella nostra isola, crea un popolo di invisibili costretto a vivere all’ombra dell’ indifferenza, della discriminazione e dell’intolleranza. Così oggi, io che dovrei garantire a tutte le persone con disabilità le pari opportunità, ne sono invece scippato del ruolo istituzionale per la completa indifferenza da parte di chi dovrebbe tutelarci. Nella capitale della cultura sono stati programmati per quest’anno centinaia di eventi culturali, manifestazioni, mostre, spettacoli teatrali ecc, sia dal Comune di Procida, sia da Associazioni private. Ma quanti di questi erano realmente accessibili alle persone con disabilità? Qualcuna, poche, ve lo dico io. E la cosa più importante è che alcuni di questi eventi si fregiano del patrocinio del Comune di Procida e sono stati posti nel cartellone degli eventi culturali dell’isola. Due esempi su tutti ma non unici: la manifestazione ” Procida portoni aperti ” e ” Procida film festival . Per il primo evento, chi ha curato l’organizzazione e chi ha dato il patrocinio non si è preoccupato minimamente di curare l’accessibilità per le persone a mobilità ridotta, eppure per la maggior parte era un’accessibilità di facilissima realizzazione, si trattava di superare uno scalino con delle rampe mobili già in dotazione al Comune.

Menefreghismo, distrazione, superficialità, incapacità, insensibilità? Non lo so, ma i portoni non sono stati aperti per tutti, le persone che si muovono in sedia a rotelle, in maniera discriminatoria sono rimasti fuori. Ma non bastava, così dopo le mostre fotografiche permanenti ai piani superiori di palazzo D’ Avalos, gli eventi culturali a Palazzo Merlato , le opere d’arte in mostra nella Cappella della Purità, nella capitale della cultura si è arrivati a patrocinare, pubblicizzare e realizzare l’ormai celebre “Procida film festival” nell’unico cinematografo dell’isola, che rimane da anni vergognosamente inaccessibile alle persone con disabilità ! Da sempre le persone con gravi disabilità motorie che sono sulla nostra isola non hanno diritto a vedere un cinema, assistere ad uno spettacolo teatrale o altro, perché la proprietà dell’unico cinematografo, in maniera discriminante e insensibile continua a non renderlo accessibili a tutti. È vero, la struttura essendo alquanto datata, probabilmente non ha l’obbligo di adeguarsi alle norme vigenti sui portatori di handicap, ma come dicevo è una questione di cultura, sensibilità, desiderio di non emarginare e discriminare chi vive una grave disabilità e dare a tutti la possibilità di godere della cultura cinematografica e teatrale, abbattendo innanzitutto le proprie barriere culturali e mentali e poi quelle architettoniche. Spero in una presa di coscienza non solo da parte della proprietà del cinematografo ma anche di tutti i dirigenti delle associazioni che fanno teatro o organizzano spettacoli affinché scelgano sempre per le loro esibizioni dei luoghi accessibili anche alle persone con disabilità, per dare a tutti il piacere di assistervi.

* Garante delle persone con disabilità dell’isola di Procida

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