CULTURA & SOCIETA'

Piedimonte unica Parrocchia ischitana devota a San Gerardo Maiella

Lunedì 16 grande solennità

di PASQUALE BALDINO e i suoi Tralci 

Anche quest’anno ininterrottamente la particolare devozione a San Gerardo, nato a Muro Lucano, provincia di Potenza, il 6 aprile 1726 e morto di malaria contratta durante una questua il 16 ottobre 1755 a Materdomini all’età di 29 anni per la sua fragilissima salute. E’ Patrono della Basilicata, delle gestanti, delle mamme e dei fanciulli. Tre anni prima di morire, il 16 luglio, pronunciò i voti solenni nella Congregazione Redentorista fondata da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel 1732. Nonostante la salute cagionevole si contraddistinse sempre per il suo spirito di penitenza e un una giocondità d’animo non comuni. Tanti i miracoli che portarono alla sua proclamazione di santità l’11 dicembre del 1904 da  parte del Papa san Pio X. Il suo animo umile brillò particolarmente nell’episodio della calunnia. Il fatto si verificò nel 1754, un anno prima di morire: accusato ingiustamente da una certa Nerea Caggiano di aver avuto una relazione con lei, Gerardo non replicò e rimase in silenzio per un mese, subendo pazientemente le gravi sanzioni dei suoi superiori; finalmente la Caggiano, pentita, confessò di aver detto il falso, scagionandolo. Lo stesso Sant’Alfonso in quella occasione ne lodò l’ammirevole ed eroica pazienza mostrata nella triste vicenda. A Piedimonte sono in molti a portare il nome di Gerardo o Gerarda.

 Perché questa devozione di Piedimonte a san Gerardo ? Fu, infatti, l’esemplare Sacerdote DON FRANCESCO DI MEGLIO vissuto tra la fine ‘800 ed inizi ‘900 che portò dall’Irpinia la devozione al nuovo santo canonizzato nel 1904. Don Francesco Di Meglio fu Parroco allo Schiappone ed era figlio del sindaco cav. Vincenzo Di Meglio, quindi fratello di Almerico marito di Francesca Scotti, genitori dell’avv. Giovanni Di Meglio, da cui nostro padre prof. Pasquale Baldino fu onorato a raccogliere tante informazioni nel marzo 1998 entrate nella Ricerca scolastica storico-culturale sul territorio di Piedimonte e delle frazioni del comune di Barano d’Ischia. 

Lunedì  16 ottobre nella Parrocchia S. Maria La Porta (Piedimonte di Barano d’Ischia)festeggiamenti dedicati con enorme partecipazione a San Gerardo Maiella(forma originaria Machiella o Macchiella), guidati da don Luigi Trani, con S. Messe ore 9:00 e ore 19:00 con atto di affidamento al Santo. Inoltre sabato 28 ottobre pellegrinaggio presso il Santuario del santo “Pazzerello dell’Eucaristia” a Materdomini, provincia di Avellino.

Il Santuario sorge in un luogo di culto già famoso da molto tempo prima di essere dedicato a San Gerardo. Fin dal Medioevo era stato teatro di apparizioni mariane, perché in due occasioni la Vergine si mostrò a dei pastori attraverso i rami di un albero di sambuco. Inizialmente era stata eretta solo una piccola cappella, poi sostituita da una chiesa, per permettere ai sempre più numerosi pellegrini di manifestare la propria devozione. Dichiarata basilica minore, la chiesa venne dedicata alla Madonna conosciuta lì col titolo mariano Mater Domini. C’è anche un piccolo museo, il Museo Gerardino, formato da due sole sale, dove sono custoditi dipinti che raccontano la storia di San Gerardo e molti ex voto portati dai suoi devoti. C’è anche la ricostruzione della celletta in cui il Santo viveva. Nella stanzetta c’è un grande crocifisso, un piccolo letto, i resti di un clavicembalo e una scrivania su cui torreggia un teschio, elemento che ogni missionario redentorista doveva avere nella propria stanza, come memento della provvisorietà della vita. Sul teschio c’è la scritta Ricorda sempre, mentre sulla porta della celletta San Gerardo aveva fatto affiggere un cartello con scritto a lettere maiuscole: “Qui si sta facendo la volontà di Dio, come vuole Dio e per tutto il tempo che piace a Dio”.

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