ARCHIVIO 4

86° festa a mare agli scogli di Sant’Anna, la cronaca di una serata magica

di Isabella Puca

foto Lucia De Luise

Ischia – Si è conclusa con la vittoria dell’Associazione Premio Ischia d’Architettura l’86°edizione della festa a mare agli scogli di Sant’Anna. Al suo primo anno di partecipazione, l’associazione PIDA ha fatto incetta di premi guadagnandosi il favore del pubblico, che ha applaudito divertito ed emozionato durante tutta la sfilata della barca, con il premio Domenico Di Meglio, il Premio Andrea Di Massa per la barca più innovativa e il premio Nerone per aver meglio interpretato lo spirito e la tradizione della festa. «Ci siamo divertiti, abbiamo voluto parlare al cuore», così l’architetto GIovannangelo Di Meglio che, emozionato ed entusiasta, ha ringraziato i suoi colleghi e compagni d’avventura e gli innumerevoli sponsor. Tanti premi, ma anche diverse critiche da parte di chi ha giudicato la barca troppo rivoluzionaria rispetto alla tradizione. In effetti è la prima volta nella storia della festa che vengono proiettate delle immagini su di una barca al centro della baia e l’effetto è stato a dir poco spettacolare. Un’emozione tutta confermata dal pubblico assiepato tra scogli, pontile e barche. Al secondo posto è arrivata Procida con la barca dell’Associazione isola dei Misteri e anche qui non sono mancate le polemiche; d’altronde fanno parte dell’indomani della festa! La barca dell’isola di fronte è stata la prima a sfilare; calate le luci naturali il sipario si è alzato sulla baia a suon di musica: eccezionali Valerio Sgarra, Romolo Bianco, Fiorenza Calogero ed Angelo Ricci, talenti nostrani che hanno regalato un magnifico tocco in più alla festa più bella dell’estate ischitana. È stato Claudio Iacono che con la sua incredibile verve naturale ha presentato il primo ospite della serata. A salutare la baia l’attrice e cantante Tosca D’ Aquino, «sono cresciuta a Ischia e vivevo Sant’Anna da  dietro le quinte. Isola più bella di questa non c’è, è un sogno e sono felice di essere qui con voi». Dopo un’incantevole versione di “Era de maggio”la barca dell’Associazione isola dei misteri di Procida ha fatto il suo ingresso nella baia. La canzone napoletana del primo 900 il tema rappresentato. Bellissima la barca nella sua scenografia che ha narrato la storia di Raffaele e Maria; con il maschio Angiolino ripreso nell’ altezza e i vicoli di Napoli con il caffè Gambrinus. La spensieratezza della musica è poi interrotta dai bombardamenti. Alla fine il trionfo dell’amore e un secondo posto meritato, una barca ineccepibile nella sua costruzione, ma che però non coinvolge le emozioni né del pubblico né della giuria.  Dopo un omaggio a De Andrè, a occupare la baia di Cartaromana è la barca della Pro Loco Lacco Ameno. La figura di Rizzoli che ha rilanciato l’isola, la storia di locali come  il Pigniatiello che ha visto l’esordio di Mina, il Rancio fellone con un giovanissimo Peppino di Capri e il famoso locale “Mariette”. Non poteva mancare menzione a Ugo Calise e a uno dei suoi brani più famosi; con “na voce na chirarra e o poc e luna” la voce di Mina invade la baia ed è subito emozione. Tanto movimento sulla scena, accompagnato dalla voce di Michele Schiano, ma minimal la scenografia. Una barca che non convince la giuria che la posiziona al quinto posto.  Stefano Masciarelli e Patrizia Pellegrino emozionati salgono sul palco accompagnati da Claudio Iacono, bravissimo a gestire i tanti ospiti della serata, «veniamo qui da 30 anni – racconta Masciarelli – sono romano, ma con la mia band suoniamo musica napoletana». È così che  improvvisa “O sole mio” coinvolgendo tutta la baia. «Questa serata è unica al mondo, barche eccezionali, una festa cosi non c’è in nessun posto del mondo e vorremmo che diventasse famosa dappertutto. Venivo in barca con papà e mamma – racconta invece la bionda Pellegrini –  sognavo di star su questo palco e oggi, merito di Ischia, è diventato realtà».  È la volta dell’Associazione Pro Perrone con Mozart alla corte di pulcinella. Sorprendente l’effetto finale regalato dalla barca che, aprendosi, catapulta il pubblico al teatro San Carlo di Napoli. Quarto posto per la barca di Casamicciola! Dopo un omaggio a Lucio Dalla con un’interpretazione di Romolo Bianco che canta Caruso è la volta della barca dell’Associazione Premio Ischia d’Architettura che ha voluto rappresentare in chiave allegorica l’amore e il sogno. Una grande voliera raccoglie i simboli di Napoli degli anni ’90, Pino Daniele, Diego Armando Maradona e Massimo Troisi; i loro volti vengono proiettati su dei teloni tra stralci di film, concerti e la vittoria dello scudetto de Napoli. D’un tratto, sulle note di J so pazz, le ombre aprono la scena: giocolieri, danzatrici d’aria e palloni colorati che volavano sugli scogli per un effetto davvero spettacolare. Tantissimi gli applausi del pubblico.

Momento fantastico, poi, quello regalato da Vastano che con la sua armonica ha improvvisato un blues ischitano con Romolo Bianco e Valerio Sgarra divertendosi e facendo divertire.  Ultima barca a sfilare quella dell’Associazione FantasyNapoli di Forio. Anche qui una bella sorpresa; la direzione artistica di Gaetano Maschio si è messa alla prova con un genere non suo e il risultato è stato spettacolare. Sulla musica dei 99posse gli spettatori ballavano persino sugli scogli; divertentissimo il rap ischitano cantato da Pulcinella spuntato a sorpresa dal Vesuvio mentre in scena avveniva addirittura una performance di live painting. Emozionante l’intervento di Gianfranco D’Angelo  che ha rivolto un pensiero a tutte le donne, in modo particolare a quelle oggetto di violenza da parte degli uomini. Nessun intoppo, quindi, per la serata che è scivolata via verso l’assegnazione dei premi decisi dalla giuria presieduta da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e composta dal gallerista Massimo Ielasi, dagli ex costruttori Luca Mazzella, Antonio Cutaneo e Pasquale Di Massa, dall’illustratrice Monica Hernandez e dalla cantante Cristina Balestrieri. «Questa serata – ha dichiarato Bellenger – ha dimostrato talento e poesia di alto livello, la selezione è stata difficile». «Sono particolarmente contento – ha detto invece il Sindaco Enzo Ferrandino – per la serata e per la qualità della barche; la giuria ha avuto il suo gran bel da fare. La festa di Sant’Anna è gioia, è stare insieme, vivere la tradizione, ma da questa baia vorrei nascesse un messaggio di speranza per gli ischitani, gli ospiti e per il mondo intero». Dopo le foto di rito l’attesa era tutta per l’incendio del Castello particolarmente bello quest’anno sulle note di Blue Doplhin seguito, subito dopo, da un intenso spettacolo piro musicale ad opera della Pirotecnica Santa Chiara. Tra luci, colori e le sirene delle barche di ritorno al porto si è conclusa questa 86 edizione e il pensiero, adesso, è già rivolto al prossimo anno per ritrovarsi, ancora, in questa stupenda magia.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex