CRONACA

Luci a led sul ponte del Castello, monta la protesta: «Ridateci il calore del pontile»

Le nuove luci che illuminano Ischia Ponte restituiscono una cartolina inedita dell’antico borgo che proprio non piace agli ischitani, ma il sindaco rassicura: «I lavori non sono terminati, i tecnici sono al lavoro per rendere le luci più calde e simili alle precedenti»

Fredde e impersonali. Le nuove luci che illuminano il lungo pontile che porta verso il Castello Aragonese disegnano la notte del borgo di Ischia Ponte con colori e sfumature inedite, un bianco glaciale che spazza via il calore delle vecchie luci. Un cambio importante che sembra donare una nuova anima al borgo, per molti meno romantica, meno evocativa e struggente, un cambio di scena che non tutti hanno gradito. Quasi un paesaggio lunare, che stride con i colori tenui e caldi che fanno emergere dalla notte il Castello Aragonese.

La nuova illuminazione del pontile a Ischia Ponte non piace. Dai colori tenui e caldi del giallo-arancio si è passati a un bianco glaciale che getta più ombre che luci sulla lingua di pietre che collega il piazzale delle alghe all’ingresso del Castello Aragonese. Secondo i detrattori e tradizionalisti quel flusso di luci bianche che accompagna verso l’ingresso del castello ricorda troppo un’autostrada. C’è chi fa anche il paragone con gli interni di un ospedale. E le comparazioni con luoghi freddi e impersonali non si contano. Un fiat lux carico di polemiche. Che ci sia una trasformazione netta è evidente.

Quelle luci possono arrecare un vantaggio alla cittadinanza? Tesi discutibile. Le luci che illuminano il pontile hanno uno scopo più ornamentale che pratico. A parte per gli abitanti che hanno la fortuna di dimorare sul Castello quel tratto di basoli che conduce verso il maniero aragonese di sera è frequentato per lo più da romantiche coppiette e gruppi di amici che hanno voglia di assaporare la bellezza profonda di passeggiare al cospetto dell’antico edificio. Un’illuminazione più potente e dai colori freddi è fuori luogo. Questo il pensiero della maggioranza che a poco a poco sta tentando di digerire questo cambio di panorama che sorprende e stupisce, in negativo. Un bacio rubato lungo il pontile che porta al Castello Aragonese, illuminato da una luce bianca e glaciale, avrà lo stesso impatto emotivo di prima? Lo sguardo riuscirà a farsi ammaliare dall’imponenza del maestoso maniero sul mare o la striscia bianca che conduce verso l’ingresso del Castello distrarrà anche il più romantico dei frequentatori di Ischia Ponte?

A questo punto, si chiede qualcuno in un impeto di sarcasmo, non sarebbe il caso cambiare anche le luci che illuminano di notte il Castello Aragonese e farle virare al bianco, così da uniformare l’illuminazione e creare così questa nuova cartolina che sembra studiata da un direttore della fotografia con poca fantasia e scarso talento? Una luce sovraesposta, “smarmellata”, come direbbe il Duccio della serie tv Boris, che dell’illuminazione brutta ha fatto un canone professionale. Luce forte adatta a una serie tv di serie B, ma anche adatta a un pontile che conduce a uno dei simboli più suggestivi dell’isola?

Enzo Ferrandino: “E’ un aspetto temporaneo, stiamo lavorando per rendere più calde le luci”

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Ma dall’amministrazione arrivano rassicurazioni. I vecchi lampioni andavano modificati, erano malconci e ammalorati. “E’ vero – ammette il primo cittadino di Ischia – attualmente erogano luce fredda, ma è solo un effetto temporaneo. Preferiamo luci più calde e soffuse, i tecnici stanno lavorando per dare al pontile quelle colorazioni.

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Il lato oscuro delle luci a led

L’intento è nobile. Il passaggio dalle luci tradizionali a quelle a Led serve per risparmiare soldi ed energia. Ma c’è uno scotto da pagare, molto amaro. Pieno di effetti collaterali. Il passaggio alle luci a Led incrementa la quantità di luce emesse dai territori in cui viene applicata. A farne le spese non è solo la possibilità di poter osservare il firmamento e distinguere con facilità le costellazioni, ma può avere anche gravi conseguenze sulla fauna selvatica andando a scombussolare i ritmi biologici degli animali che vivono di notte. Ma non solo. Anche i ritmi circadiani delle persone sottoposte per troppo tempo a una luce artificiale, potente e invasiva può intaccare la qualità del sonno e riduce la qualità della vita di chi è sottoposto a troppa luce. Parola di studi scientifici accurati che hanno destato allarme in tutto il mondo, proprio lì dove le luci a led sono ormai presenti dappertutto. La soluzione? diminuire la potenza e schermare per far tornare luci più fioche, meno invasive e decisamente più romantiche anche per ridonare alla passeggiata a Ischia Ponte quel sapore antico che è parte integrante del fascino del borgo.

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