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185.000 presenze in meno, ma Ischia non piange

L’ufficio circondariale marittimo di Ischia ha reso noti i dati dei flussi relativi al periodo aprile-settembre 2023 confrontandoli con lo stesso arco temporale dello scorso anno. Ma nonostante un -11.5% di presenze, addetti ai lavori e politici non sono allarmati e né preoccupati e anzi guardano al futuro con rinnovato ottimismo. A patto che…

L’ufficio circondariale marittimo di Ischia ha diffuso i numeri dei passeggeri in transito complessivamente nei porti di Ischia, Casamicciola e Forio nel periodo compreso tra aprile e settembre 2023. L’eccellente lavoro statistico prodotto dal personale agli ordini del t.v. Antonio Magi, tra l’altro, è particolarmente significativo perché contemporaneamente sono stati diffusi anche i numeri relativi allo stesso periodo del 2022. Insomma, adesso è possibile capire come è andata l’attuale stagione (peraltro e per fortuna ancora in corso grazie anche al meteo clemente) rapportandola a quella passata. Diciamolo subito, si registrano complessivamente 185.735 arrivi in meno rispetto al 2022, con un calo che in termini percentuali raggiunge l’11.5%. Nel 2023 per la precisione i passeggeri in arrivo sono stati complessivamente 1.436.662 a fronte di 1.622.397 del 2022 (il dettaglio lo trovate nei grafici riportati in pagina). Analizzati semplicemente in chiave matematica o statistica, è chiaro che viene il sospetto di trovarsi davanti a un dato estremamente negativo, ma le cose non stanno così. In primo luogo quest’anno gli italiani hanno viaggiato meno e specialmente nel periodo di alta stagione i nostri connazionali sono sempre stati il “core business” della nostra ricettività. Va poi ricordato che la stagione 2022 è stata la prima completamente libera da restrizioni covid e dunque quella in cui molti hanno viaggiato anche per esorcizzare il fantasma di due anni vissuti tra lockdown e vicissitudini di varia natura. Ultimo, ma non ultimo, bisogna capire se a un calo numerico ha fatto seguito anche una diminuzione più o meno drastica del fatturato prodotto dalle imprese, e capirete che questa non è spesso una equazione matematica scontata, tutt’altro.

Passando alle analisi, chi non vede assolutamente “nero” è il presidente di Federalberghi Ischia, Luca D’Ambra, che spiega: “Penso che sia doveroso ribadire, come stiamo facendo da tempo, che i dati statistici delle presenze vanno valutati anche in base a qualità e capacità di spesa. Non mi riterrei preoccupato dal numero di arrivi, punterei a studiare la qualità delle presenze: quest’anno molte strutture hanno sofferto anche per i motivi ormai noti, ma è anche vero che ci sono alberghi che con una minore occupazione hanno comunque sfiorato o addirittura eguagliato il fatturato degli anni precedenti. Mi auguro che quest’inverno sia caratterizzato da un lavoro congiunto tra pubblico e privato per capire come Ischia si vuole muovere, considerando che siamo soggetti ad un mercato che è globale e che quindi prima di tutto influenzerà le scelte locali. Interessante, in ogni caso, notare i flussi che abbiamo ancora attualmente sull’isola con un pubblico internazionale: questo fa ben sperare e mi lascia intravedere come il turismo è cambiato. Oggi non c’è più solo spiaggia, sole e mare, il turismo è diventato anche esperienziale e Ischia questo può ancora offrirlo. Ecco perché destagionalizzare si può…”.

Sintetica e lucida la disamina di Mimmo Barra (Agenzia Regionale per il Turismo): “Inutile negare che l’effetto mediatico della frana col dissesto idrogeologico che incombe un pò su tutta l’isola ha giocato un ruolo di deterrenza soprattutto per i turisti italiani. Il lavoro straordinario del Commissario Legnini porterà sicuramente a breve e medio periodo il risultato della messa in sicurezza del territorio quantomeno per la pericolosità immediata. Successivamente mediante i fondi del PNRR, con l’auspicio che i Sindaci facciano veramente squadra, da un lato consentiranno di completare le opere avviate ottimamente dal Commissario e dall’altro come area omogenea candideranno Ischia alla realizzazione di opere infrastrutturali che i bandi stessi prevedono. Nell’immediato dobbiamo dare ai residenti e sicuramente ai turisti la reale percezione di stare in un luogo sicuro che è la migliore pubblicità che ‘l’isola più bella del mondo può offrire”. Il punto di vista della politica, infine, è affidato al sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale che in parte ricalca il D’Ambra pensiero e la vede così: “Non mi appassionano i numeri in quanto tali, a me interessa la qualità. Quest’anno ho notato ristoranti e stabilimenti strapieni, gli stabilimenti balneari non avevano un lettino a disposizione, gli autobus di linea viaggiavano colmi, i taxi anche mi risulta che abbiano lavorato. Insomma, è arrivato il momento di pensare a quali persone sbarcano piuttosto che quante. La scelta che va fatta è questa, e l’indagine che un po’ tutti – anche voi operatori dell’informazione – dovreste fare, per capire se sono giunti a Ischia diversi mercati magari con una maggiore capacità di spesa. Magari questo calo numerico di presenze potrebbe anche finalmente portarci a riflettere su quale target di marketing turistico si vuole intraprendere per il futuro…”.

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Wieso löscht ihr mir mitten beim Schreiben immer den Text? Das ist jetzt schon das zweite mal! Wisst ihr was, ihr könnt mich mal! Wir kommen eh nicht wieder auf eure Insel, auf der nur Nepp an der Tagesordnung ist! Alles wird nun überteuert angeboten, die Qualität steht nicht dahinter! Der Service ist schlecht! Wir waren in diesem Jahr 6 Wochen auf Ischia, da wir seit Februar 20 nicht mehr da waren. Nachdem wir uns eine Woche in überfüllten Bussen gequält hatten, schlechtes aber überteuerteues Essen in den Restaurants serviert bekamen, für 2 Liegen am Strand 30 € und mehr bezahlen mussten, in St. Angelo, trotz Gehbehinderung, kein E-Auto überreden konnten, uns von oben nach unten in den Ort mitzunehmen, verbrachten wir die restlichen Wochen im Hotel, umgeben von Ginster in Panza. Auch dort bezahlten wir als Ausländer einen höheren Preis für die gleiche Leistung wie die Italiener. Für uns Ausländer, vor allem für die älteren, ist die Anreise mittlerweile zu teuer und zu anstrengend! Flugverspätungen, unzuverlässiger Abholservice am Flughafen in Neapel, der Streß auf der Fähre etc. all das ist für ältere Menschen nicht mehr zu leisten! So bleiben immer mehr Touristen weg von der Insel. Wenn ihr kein neues Konzept verwirklichen könnt, werden die Tourismuszahlen noch weiter zurück gehen. Grüße aus Berlin von Chris und Ian

Maria

Chiedo agli operatori di settore alberghiero di puntare su maggiore qualità degli ospiti, dando in cambio servizi DOC, INSOMMA:
PIÙ QUALITÀ E MENO QUANTITÀ

Raffaelegobert

Bene bene non preoccupatevi quasi 200.000 turisti in meno cosa vuoi che sia!

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex