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L’ISOLA E I FURBETTI DELLE RESIDENZE

ISCHIA. Vi siete mai chiesti perché nei mesi di maggio e giugno ci sono un bel po’ di famiglie che da Napoli e aree limitrofe si trasferiscono ad Ischia? Nel senso che decidono di cambiare residenza acquistando la prima casa in uno dei sei comuni dell’isola, preferibilmente Forio e Ischia? E vi siete mai chiesti perchè spesso questi acquisti non si perfezionano ma resta in piedi tutta la documentazione del trasferimento di residenze?

Di norma lo fanno perchè nel mentre si perfeziona la procedura di acquisto della prima casa (compromesso con scrittura privata con successivo rogito che mai sarà fatto) già risultano residenti sull’isola. Essere residenti sull’isola dà diritto, tanto per fare un piccolo esempio, ad uno sconto consistente sul prezzo del biglietto di andata e ritorno dall’isola. Per gli aliscafi 5,40 euro invece di 19 euro. Vuoi mettere andare avanti e indietro già da maggio con questi prezzi in aliscafo per fare un po’ di mare a Ischia? Ma i furbetti delle residenze fantasma il risparmio più consistente lo realizzano su tasse e tributi che dovrebbero pagare a Napoli. Eh già, se la prima casa è ad Ischia hanno diritto a non pagare tasse sulla seconda casa a Napoli. Di norma sono case, quelle prese in affitto in nero a Ischia, dove risiedono per alcuni mesi, che non acquisteranno mai dai proprietari (nonostante la documentazione) e che fondamentalmente useranno per qualche mese di vacanza. Diciamo delle residenza temporanee.

La truffa funziona più o meno così: depositano all’ufficio anagrafe dei Comuni il cambio di residenza per l’acquisto della prima casa. Lo fanno tra maggio e giugno. Così poi tra luglio e agosto, quando gli agenti della polizia municipale vanno a controllare, li trovano a casa con moglie, figli e cani da salotto. Così la residenza anagrafica di “comodo” a Ischia come prima casa, che riceve anche la bollinatura degli ignari vigili urbani, diventa la documentazione utile per non pagare le tasse sulla seconda casa, quella di Napoli. Una truffa già svelata lo scorso anno in una inchiesta che si è allargata oltre ogni previsione. I finanzieri del Primo Gruppo del comando provinciale di Napoli hanno già pescato in fallo oltre un migliaia di “furbetti delle residenze fantasma”. Per i presunti furbetti già presi e per quelli che saranno scovati anche in queste settimane le accuse vanno dalla truffa, al falso alla evasione fiscale. Quanto al danno erariale prodotto ai comuni che si sono visti truffare sul pagamento delle tasse se ne sta occupando la procura regionale della Corte dei Conti della Campania. Ma se questi furbetti delle residenze che truffano i comuni con la storielle delle prime case in qualche modo sono censiti sull’isola, ce ne sono tantissimi altri, centinaia di famiglie, che ogni anno arrivano ad Ischia, prendono in fitto sempre la stessa casa, la stessa stamberga, lo stesso loculo, la stessa bella villa più o meno vicino al mare o in collina o a Campagnano o a Forio facendo una accordo con l’amico proprietario. Costi dell’affitto in nero non eccessivi. Domanda: come fanno queste famigliole a fare avanti e indietro con Napoli pagando 19 euro a tratta con aliscafo o 10 euro con traghetto? Bella domanda. Hanno di norma carte di identità o patenti di guida come se fossero residenti a Ischia. Ma di questo altro capitolo criminale degli affitti isolani ne parleremo nella prossima puntata.

Giovann Ferrara

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