CULTURA & SOCIETA'

Gianni Sasso brucia le tappe del suo recupero fisico

L’atleta paralimpico già in palestra ad allenarsi e ha pure ripreso a svolgere la sua attività di sport motivator

Sembra incredibile ma Gianni Sasso ad appena venticinque giorni di distanza dalla delicata operazione chirurgica subita al tendine del quadricipite rottosi in un incidente di gioco ad Asiago dove si stava allenando con la nazionale di calcio amputati per partecipare al mondiale in Turchia, e a pochi giorni dalla rimozione dei punti di sutura, dopo essere sceso sulla pista dello stadio “Enzo Mazzella” di Ischia per svolgere la sua attività di sport motivator, è già in palestra ad allenarsi. Nonostante l’amarezza per essere stato costretto a saltare il campionato del mondo, a cinquantatré anni suonati la voglia di fare sport da parte del nostro campione paralimpico continua a non trovare ostacoli e in questa fase post operatoria, non potendo ancora deambulare e poggiare il piede a terra, ha iniziato ad allenare esclusivamente la muscolatura della parte superiore del corpo: braccia, spalle e addominali. E lo fa con l’entusiasmo di un ragazzino presso la palestra Tom Gym seguito passo passo dai Trainer Gianni Iacono e Laura Pepenel. “Circa trenta giorni fa – ha dichiarato Gianni dopo il suo primo allenamento – ho subito l’infortunio al tendine del quadricipite che mi ha impedito di partecipare al campionato del mondo a cui tenevo tantissimo. L’operazione è andata benissimo ed ora siamo in fase di recupero. Non posso sicuramente fare ancora carico sulla gamba, per quello ci vuole ancora un pochino di tempo, però posso sicuramente allenare la parte alta del corpo e preservare la tonalità muscolare che avevo raggiunto prima dell’infortunio. Il messaggio che voglio lanciare a giovani e meno giovani che dovessero fare i conti con una qualsiasi disabilità, è che la cosa di cui bisogna rendersi conto è che finché abbiamo la vita, abbiamo tutto. Quindi bisogna utilizzare quello che ci offre la vita e per raggiungere i nostri obiettivi. Sicuramente una disabilità che può essere sia fisica che mentale sicuramente potrà darci qualche impedimento, ma la disabilità non ci rimane senza la vita. La disabilità – ha concluso Gianni -ci fa avere una vita ancora migliore mentalmente se riusciamo ad apprezzare quello che abbiamo”.

Gianni durante l’allenamento

Gianni Sasso non è un atletico qualsiasi in quanto negli anni ha collezionato un palmares di record a livello internazionale più unico che raro. Persa la gamba sinistra in un tragico incidente automobilistico all’età di quindici anni quando era un promettente futuro calciatore professionista, non ha mai smesso di fare sport e di rincorrere i suoi sogni diventando uno degli sportivi italiani più bravi e medagliati. Due volte campione d’Italia di para triathlon, campione italiano di paraciclismo, due volte campione d’Italia con il Vicenza Calcio amputati e detentore del record mondiale nelle maratone con uso delle stampelle sulla distanza dei 10, 21 e 42 chilometri, oltre ad essere stato l’unico isolano a partecipare ad una paralimpiade. E ora nonostante abbia subito la terza delicata operazione chirurgica in pochi anni alla gamba, ha ripreso ad allenarsi per cercare di riuscire a raggiungere il prossimo obiettivo che si è prefissato: poter ritornare a correre con un amico. Forza Gianni e grazie per l’esempio di grande forza e di riscatto che rappresenti per tutti noi a cui, giorno dopo giorno, continui ad insegnare come ci si deve rialzare dopo ogni caduta che la vita può riservarci. Grazie per mettere quotidianamente in atto lo slogan che hai coniato: ”Usa quello che hai, realizza quello che vuoi”.

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