CULTURA & SOCIETA'

Promossi i laghi campani: il monitoraggio della Goletta di Legambiente 

Tutti entro i limiti di legge i dieci punti campionati nelle acque dei quattro bacini lacustri. Legambiente: “I dati delle analisi microbiologiche sui laghi campani non presentano criticità, ma il lavoro di cura e tutela deve continuare con strumenti efficaci, come il contratto di lago” 

Sono stati dieci i punti monitorati quest’anno dalla Goletta dei Laghi nei bacini lacustri Patria, d’Averno, Fusaro e Matese e sottoposti ad analisi microbiologiche. Più specificamente, due punti sono stati campionati nel lago Patria, tre in quello d’Averno e nel Matese, due nel Fusaro. Tutti quanti sono risultati entro i limiti di legge. Oggetto dei monitoraggi, come di consueto, sono canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.

È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa campana lungo le sponde dei quattro laghi da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. I dati sono stati resi noti questa mattina presso il Lago Patria: intervenuti Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania; Nicola Pirozzi, sindaco di Giugliano in Campania; Giovanni Sabatino, presidente della Riserva naturale foce Volturno; Sergio Bravi, circolo Legambiente Giugliano; Francesco Esposito, comitato Scientifico Legambiente Campania; Anna Savarese, vicesindaco di Giugliano. La mattinata è stata inoltre occasione per realizzare un flash-mob accompagnato dallo striscione “Non ci fermeremo mai!” per puntare ancora una volta i riflettori sulla tutela degli ecosistemi lacustri campani.

Anche quest’anno la fotografia che ci restituisce il monitoraggio dei quattro laghi campani, non presenta criticità”, dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. “Il lavoro di cura e tutela di questi corpi idrici deve però continuare con strumenti sempre più efficaci, come il contratto di lago previsto dalla legge regionale 5/2019. I risultati positivi delle analisi microbiologiche non devono farci abbassare la guardia sul buono stato qualitativo e quantitativo delle acque interne, duplice obiettivo da raggiungere quando si parla di tutela della risorsa idrica È importante mettere al centro dell’azione di tutela la collaborazione tra Enti, cittadini e associazioni, solo con un lavoro di squadra si potrà concorrere al superamento di criticità che pure esistono sui territori e alla valorizzazione e tutela di ambienti che custodiscono preziosa biodiversità”.

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUI LAGHI CAMPANI

Sono dunque quattro i bacini lacustri campionati dalla Goletta dei Laghi in Campania. Dieci, in totale, i campioni prelevati dai volontari e dalle volontarie di Legambiente sui laghi Patria, d’Averno e Fusaro, in provincia di Napoli, e sul Lago Matese, in provincia di Caserta, tra il 26 giugno e l’11 luglio 2022. Analizzati da laboratori presenti sul territorio, sono tutti risultati entro i limiti di legge. Nello specifico, sul lago Patria sono stati prelevati due campioni nel Comune di Giugliano in Campania (NA): uno nell’area antistante il Centro Remiero, l’altro nell’area antistante i parchi della riva sud-est del lago. Entrambi i punti non erano mai stati sondati prima dalla Goletta dei Laghi.

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Tre i punti campionati nel Lago d’Averno, invece, nel Comune di Pozzuoli (NA): sulla sponda sud, all’incrocio tra Via Lago Averno Lato Destro e Via Italia; sulla sponda ovest, tra la fine di Via lago d’Averno Lato Destro e l’inizio di Rampa I Averno; sulla sponda ovest, vicino al Tempio di Apollo. Tutti i punti confermano i risultati positivi emersi anche nella scorsa edizione della Goletta dei Laghi. Sul lago Fusaro sono stati prelevati campioni in due siti nel Comune di Bacoli (NA): uno nei pressi della foce Romana, l’altro alla foce del canale che costeggia il parcheggio comunale. Entrambi entro i limiti, il secondo in particolare campionato per la prima volta quest’anno.

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Infine, sul lago Matese sono stati ripetuti i campionamenti nei punti considerati fin dal 2019: presso la sponda sud SP158, presso la sponda nord e presso la sponda nord-est, nel Comune di San Gregorio Matese (CE). Tutti confermano i risultati positivi degli ultimi anni.

I prelievi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando poi i laboratori sul territorio per le analisi. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). 

GOLETTA DEI LAGHI 2022. Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, i temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 17 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.

Partner di Goletta dei Laghi 2022 sono il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner è il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Campania 10.157 tonnellate di olio usato.

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