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PROMOZIONE Ischia, Chiariello: «Ora dobbiamo combattere una partita più importante»

Il difensore gialloblù fa il punto della situazione e invita tutti a rispettare quanto decretato dal governo: «Restiamo a casa per il bene di tutti noi»

E’ un’Ischia forse un po’ triste quella di quest’ultima settimana che costretta in panchina a causa del Coronavirus, prova quanto meno a rimanere in forma e/o a tenersi in forma continuando gli allenamenti attraverso un programma individuale preparato per ogni singolo calciatore dal preparatore atletico Michelangelo Di Maio. Una situazione che, sicuramente sta mettendo in difficoltà tutti e si sta espandendo a livello globale. Non ultima la notizia di altri calciatori anche in serie A risultati positivi al tampone.

Detto ciò, preambolo ovviamente inevitabile anche nelle pagine di sport, proprio perché la situazione è globale, passiamo al nostro calcio dilettantistico. Di questo e altro ne abbiamo parlato col difensore gialloblù Pasquale Chiariello.

Un’ Ischia che pur avendo qualche defajance come è successo nell’ultima gara col Rione Terra, dove non è riuscita a portare a casa i tre punti, pur essendo una partita assolutamente alla sua portata, nonostante si trattasse di una squadra alquanto ostica, resta comunque ancorata alle prime posizioni…

«Indubbiamente se vogliamo fare un resoconto generale da quando abbiamo incominciato ad oggi, siamo comunque riusciti a giungere lì dove c’era stato chiesto di arrivare. O meglio come più volte detto dal mister non importava se primi o secondi ma l’importante era arrivare a cinque sei partite dalla fine e stare lì su. Ci sono stati momenti in cui non forse non abbiamo dato il massimo o meglio abbiamo totalizzato qualche pareggio di troppo pur disputando ottime partite con ottime prestazioni, poi per fortuna ci siamo ripresi e sono arrivati punti. Col Rione Terra, noi siamo andati lì per fare la nostra partita e fare soprattutto risultato, ma abbiamo trovato ad attenderci comunque una squadra ostica, gente di categoria, esperta. Purtroppo non siamo riusciti a sfruttare al meglio la superiorità numerica».

Quando e se si tornerà a giocare incontrerete il Santa Maria, altra squadra ostica che già all’andata vi mise non poco in difficoltà…

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«Infatti speriamo di tornare presto a giocare e ci toccherà dopo questo stop obbligato incontrare come hai sottolineato una squadra ostica che già all’andata ci mise non poco in difficoltà con Sogliuzzo che si fece male subito, poi i tre rigori sbagliati, insomma fu una partita decisamente no. Quando sarà, indubbiamente verrà sull’isola per fare punti perché comunque è una squadra che si deve salvare».

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Veniamo al coronavirus e a questo stop forzato. La società fin da subito si è adeguata al decreto, come state vivendo questo periodo?

«Si, la società giustamente ci ha fatto fermare. Il virus ci sta mettendo sotto nel vero senso della parola. Per quanto concerne al nostra preparazione, il prof Michelangelo Di Maio come concordato con la dirigenza ha consegnato un programma specifico per ognuno di noi, in modo da tenerci in forma e pronti nel caso si tornasse in campo. Stiamo cercando di osservarlo ma allenarsi a casa non è semplice. Si vocifera anche l’eventuale possibilità che il campionato non si riprenda, è una cosa che ovviamente ci dispiace soprattutto per quanto riguarda la società e i sacrifici fatti in merito ad investimenti importanti e anche, se vogliamo quelli fatti da noi se pensiamo al lavoro che si è svolto da agosto ad oggi, ma dobbiamo combattere una partita più importante. Se osserviamo tutti le regole e rimaniamo a casa prima torneremo alla nostra vita normale».

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