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La lotta alla ludopatia e l’esempio di Anacapri

di Sara Mattera

ISCHIA. Dall’inizio del 2016, Anacapri è stato ufficialmente il primo Comune Italiano ad aver detto no alle slot machine. Dopo anni, infatti, il sindaco del piccolo Comune flegreo, Francesco Cerotta, è riuscito a vincere la battaglia contro la ludopatia dilagante nel suo Comune, grazie anche all’appoggio ricevuto dai cittadini del luogo.  Nel Maggio dello scorso anno, infatti, la popolazione di Anacapri è stata chiamata alle urne per rispondere al primo referendum popolare sul tema del gioco d’azzardo. Ai cittadini, è stato chiesto se fossero favorerevoli o meno a tenere distanti dai luoghi sensibili, quali scuole, associazioni, centri sportivi, bancomat e stabilimenti balnerari, i locali che ospitavano slot machine. Un referendum questo, che sul 33% delle popolazione andata al voto,  ha visto la vittoria schiacciante dei si, circa 1789, contro  i no, pari a 142.  Il Sindaco di Anacapri, nei mesi scorsi, ha preso, dunque, atto dell’orientamento della popolazione in merito alla spinosa problematica, approvando, nello scorso Gennaio, il regolamento che proibisce l’installazione delle slot machine a distanza di 150 metri dai luoghi sensibili. E, a pochi mesi di distanza dall’entrata in vigore di questa iniziativa, Anacapri si sta già godendo le positive conseguenze del nuovo regolamento adottato dal sindaco Cerotta da cui hanno tratto benefici tante famiglie colpite dalla ludopatia. Un comune rifiorito, come ha dichiarato lo stesso sindaco in queste ore, e che ha visto la diminuzione delle liti familiari legate al gioco d’azzardo. Mentre, quindi, Anacapri festeggia il successo, non si può fare a meno di pensare a come un simile provvedimento, se solo ci fosse buona volontà da parte delle amministrazioni di Ischia, potrebbe giovare anche alla nostra isola, la quale, in questi anni, a causa dalla malattia del gioco d’azzardo, ha vissuto anche tragiche conseguenze.  Non a caso, nel 2013, un giovane di 19 anni del Comune di Forio, Mario Castaldi, si tolse la vita, preso dal senso di colpa di aver sperperato i risparmi di famiglia, giocando d’azzardo. Proprio per questo motivo, abbiamo cercato di sondare il terreno tra gli amministratori isolani, chiedendo loro cosa ne pensassaro della iniziativa di Anacapri e se si stia valutando la possibilità di adottare, in un futuro non troppo lontano, un medesimo provvedimento anche in seno alla nostra isola.

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