POLITICA

Proposta di legge regionale di iniziativa popolare per territori disagiati

Le riflessioni del giornale locale “Procida Oggi” diretto dal decano dei giornalisti procidani Domenico Ambrosino

Il giornale “Procida Oggi”, diretto dal decano dei giornalisti procidani Domenico Ambrosino, in una nota inviata al Presidente del Consiglio Comunale e ai Consiglieri Comunali l’11 marzo scorso, sottopone alla discussione alcune riflessioni in merito alla “Proposta di legge regionale di iniziativa popolare per territori disagiati” la cui raccolta firme, ricordiamo, è stata già avviata nei Comuni dell’isola d’Ischia, Capri, Anacapri e Procida.

Nel documento si legge: “Trattandosi di iniziativa popolare, riteniamo legittimo sottoporre alla valutazione del Consiglio Comunale, chiamato ad esprimersi, alcune osservazioni in merito all’oggetto.

Da un’intervista rilasciata alla stampa, il Sindaco di Capri ha sostenuto di aver concordato con gli altri otto sindaci la data di convocazione della seduta dei rispettivi Consigli Comunali per l’adesione alla proposta di legge popolare prima del mese di aprile, per “il rischio è che a breve, con il rinnovo in autunno del Consiglio regionale, non si riesca a completare l’iter, dato che da aprile si apre il cosiddetto “semestre bianco”, durante il quale non sarà possibile legiferare”.Sia il contenuto che la tempistica espressi accrescono i dubbi che l’iniziativa colga le esigenze realiper la tutela della salute dei procidani.

Oltre le ovvie basilari osservazioni che la legge dello Stato già individua le aree in condizioni di disagio, tra esse le tre isole del Golfo di Napoli e, nello specifico per la sanità, il DM 70 del 2015 indica i servizi di cui tali territori vanno dotati, va rilevato che esiste un forte divario attualmente tra i servizi sanitari operanti a Procida rispetto ad Ischia e Capri. Le richieste unitarie formulate appaiono aggiuntive all’esistente e ciò certamente non soddisfa le nostre primarie e complessive esigenze.

Ben vengano servizi aggiuntivi, ma per ottenerli non necessita una nuova legge ma un provvedimento amministrativo ordinario della Regione Campania, anche durante il “semestre bianco”, a parte la grossolana richiesta di imporre l’operatività sulle isole degli stessi medici per almeno cinque anni,cosa che nessuno potrebbe accettare per motivi di tutela professionale e con ovvi danni ai fruitori delle prestazioni. Riteniamo più produttivo,accantonata la proposta di legge, si adotti un atto deliberativo con l’indicazione delle problematiche sanitarie la cui soluzione, in entrambe le modalità di rappresentazione, dipende dalla esclusiva volontà di quella Amministrazione.

Ads

Nell’eventualità che, malgrado tutto quanto rappresentato, Codesto Civico Consesso decida di aderire comunque alla proposta di legge, proponiamo che in deliberazione sia necessariamenteinserito in premessa almeno, per evitare interpretazioni restrittive in caso di presa in considerazione, che per Procida le migliorie sono da considerarsi aggiuntiveaquanto previsto fin dal 2018 dal Piano Ospedaliero Regionale e dal DM 70 del 2015, come confermato da due sentenze del TAR Campania e nomina del Commissario ad acta per l’attuazione.

Ads

Fiduciosi in Vs determinazioni a tutela dei diritti alla salute dei Procidani, porgiamo distinti saluti”.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio