Punta Molino, spiaggia dei Pescatori e Mandra in festa per Sant’Antonio: le statue del Santo e della Madonna del fuoco in processione col ritorno dei gigli e dei fraticelli
IL SUPERIORE PADRE MARIO LAURO RILANCIA LA FESTA DI SANT’ANTONIO ALLA MANDRA E RICOMINCIA DA DOVE AVEVA LASCIATO - Col ritorno al suo posto di Padre Mario Lauro alla Mandra in festa sono stati ripresi tutti i contatti tra il Superiore del Convento e i fedel, in special modo quelli che si erano allontanati, le istituzioni e i benefattori vari compresi i devoti a San Pedro di California spronati da Franchino Lauro. È stato varato un programma ttutt’ altro che ridotto e pessimistico. Ieri sera alla presenza del Vescovo Pascarella si è conclusa la Tredicina con la consacrazione dei bambini a Sant’Antonio: ogni bambino ha offerto un giglio al Santo con i canti della corale Inarime diretti dal maestro Nicola Lauro
Torna da questa mattina la solennità e quindi la festa di Sant’Antonio alla Mandra,cpdì come era stata lasciata, con i tradizionali candidi gigli del Santo e i “fraticelli” angeli di Sant’Antonio e con tutto l’apparato di cui parleremo più avanti. Una festa, quella alla Mandra rilanciata da oltre un decennio, specie nei suoi aspetti tradizionali, dal Superiore del Convento dei Frati Minori, l’ischitano Padre Mario Lauro, tornato alla guida del Convento e della chiesa collegata dopo il trasferimento a Portici dove ha ricoperte per oltre tre anni l’incarico di parroco della chiesa madre locale.
Padre Mario qui ad Ischia nel suo “Regno” della Mandra era seguito da un efficiente Comitato per i festeggiamenti composto da un gruppo di persone entusiaste ritrovate e rimastegli fedeli col vivo senso del culto e della devozione verso l’amato Sant’ Antonio. oggi domenica 13 giugno, è il giorno solenne dedicato a Sant’Antonio che per altro si festeggia anche nella contrada di Perrone a Casamicciola. La devozione per Sant’Antonio alla Mandra di Ischia è antica di diversi secoli quanto l’esistenza in loco dello stesso Convento dei frati francescani venuti dalla terra ferma. Il nome del Santo è legato soprattutto al rapporto speciale delle famiglie al completo della zona della Mandra che hanno avuto sempre con il “loro” Santo di Padova e nativo di Lisbona in Portogallo, un rapporto di fede e di incondizionata devozione per le continue grazie richieste al Santo Protettore in favore dei propri uomini di famiglia impegnati nel duro lavoro sul mare nella pesca e nella navigazione ‘pe Terre assai Luntane.
Insomma ci si affidava a S. Antonio, e lo si fa anche oggi, per sentirsi al sicuro e tranquilli nello spirito ripagato con la preghiera ed azioni votive di riconoscenza. La spiaggia dei pescatori della Mandra, fino a quando è rimasta tale, per i “mandraiuoli”, ha esercitato sempre un particolare fascino di vicinanza ed appartenenza alla figura ed al culto per il giovane Santo della “Si Quaeris Miracula…”, e fraterna amicizia con i monaci del Convento ai quali spesso veniva offerta la prima pesca della nottata, con la storica frase pronunciata dal pescatore devoto, all’ atto di tirar su le reti col pescato, “questo è per il convento”. Quindi nei cuori della gente della Mandra Sant’Antonio è come un fratello, il punto di riferimento delle proprie speranze di vita. Raccomandarsi a Sant’Antonio per i “mandraiuoli” è pratica spirituale quotidiana, e i festeggiamenti che si organizzavano per il Santo di Padova erano e sono quasi un diritto-dovere per cui ciascuno si reputa fedele. Prova ne erano i ricchi programmi della festa con messe continue per tutta la mattinata, con la messa solenne delle ore 10.30 presieduta dal Ministro Provinciale Padre Carlo D’Amodio dell’Ordine dei Frati Minori, con la Supplica a S. Antonio di mezzogiorno (ore 12.00) officiata per gli emigrati dal Parroco della chiesa dello Spirito Santo al Borgo quando a celebrare il rito era Don Carlo Candido, con la grande Processione al pomeriggio (ore 18,30) delle statue di Sant’Antonio e della Madonna del Fuoco che percorreva Via Mirabella, Via Sogliuzzo, Via Seminario, Via Luigi Mazzella, Piazzale Aragonese ove avveniva la benedizione del mare, dei pescatori e dei naviganti, Via Pontano, Corso Vittoria Colonna (primo tratto di sotto), Via Champault e Spiaggia dei Pescatori dove si sostava per la messa all’aperto.
Al termine del rito liturgico, rientro in chiesa e bacio della Reliquia del Santo. In tarda serata alle 22. 00, gran finale dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio con un importante spettacolo musicale e canoro della Banda Musicale “Città di Ischia” dove si esibivano il baritono Maurizio Esposito, il tenore il soprano Beatrice Amato e il tenore Ivan Lualdi nella interpretazione di classiche romanze italiane e napoletane. I fiori in Chiesa, in maggioranza gigli bianchi candidi, erano forniti e curati da Giovan Giuseppe Arcamone di Campagnano. Non mancavano le degustazioni di cibi locali e lo spettacolo di fuochi pirotecnici che venivano sparati dal mare a mezzanotte ed affidati all’arte fuochista della ditta “Ischia Pirica”. La sera prima della ricorrenza,ossia il 12 di giugno, aveva luogo, sempre in omaggio a S. Antonio, la Sagra del Pescatore con lo spettacolo musicale del Gruppo “Spaccapaese and Friends”. I tre giorni di festa datati 11,12 e 13 (oggi) Giugno con l’anteprima del tradizionale 1 giugno in cui S’Antonio scendeva in spiaggia alla Mandra, facendosi con i suoi fedeli il giro per mare fino al Castello e ritorno accompagnato dal suono della Tofa, propagato dal fiato resistente di Giovanni Conte (Puparuolo), erano l’omaggio di fede che i “mandraiuoli” e il Superiore del Convento Padre Mario Lauro tributavano al loro Santo conosciuto in tutto il mondo per i miracoli compiuti, alcuni dei quali particolarissimi per i luoghi e le persone beneficiate.
Sant’Antonio, Fede e Tradizione in un tutt’uno, era il messaggio che il Comitato e Padre Mario facevano pervenire agli abitanti delle case lungo le strade dove passava la processione. Per questo si chiedeva di salutare Sant’ Antonio al suo passaggio con l’esporre ai balconi e finestre le tradizionali coperte speciali damascate e ricamate del vecchio corredo di casa. Una usanza antica che a Ischia non è mai tramontata in omaggio ai santi patroni e protettori. Stiamo parlando al passato perché, diciamolo chiaro e tondo, la festa di Sant’ Antonio alla Mandra, cosi come si svolgeva fino a tre o quattro anni fa, appariva nei pochi anni che è mancata la presenza di Padre Mario Lauro, solo un ricordo intriso di nostalgia e di fede dispersa. Col ritorno al suo posto di Padre Mario Lauro alla Mandra in festa sono stati ripresi tutti i contatti tra Mario Lauro, i fedeli e quelli che si erano allontanati, le istituzioni e i benefattori vari compresi i devoti a San Pedro di California spronati da Franchino Lauro.
È stato varato un programma tutt’ altro che ridotto e pessimistico. Ieri sera alla presenza del Vescovo Pascarella si è conclusa la Tredicina con la consacrazione dei bambini a Sant’Antonio: ogni bambino ha offerto un giglio al Santo con i canti della corale Inarime diretti dal maestro Nicola Lauro. Il programma delle funzioni liturgiche à quello solito di padre Lauro con messe a partire a questa mattina alle ore 7. 00, alle 8.00, 9.30, 10.30 (messa solenne pre4sieduta dal Ministro Provinciale R. Carlo Amodio o.f.m., ore 11.00 esecuzione dell’inno al Santo dulla Sagrato della Chiesa da psrte della Banda musicale Cità di Ischia, ore 12.00 messa per gli emigranti nelle Americhe e Supplica al Santo. Alle ore 18.30 solenne processione delle statue di sant’Antonio e della Madonna del Fuoco. La processione raggiungerà via terra il piazzale aragonese e sulla via del ritorno si porterà a Punta Molino dove davanti alla spiaggia dei pescatori sarà celebrata la santa messa. Al termine canti in lode al Santo e spettacolo di fuochi pirotecnici. Il Comitato dei festeggiamenti con Padre Mario Lauro ha invitato i fedeli ad addobbare i balconi delle abitazioni con coperte, fiori e luci lungo le strade dove passerà la processione. In fine è stato formulato l’invito alle famiglie di ritirare per i bambini fino a 13 anni di età presso Il Convento gli abitini dei fraticelli di S. Sntonio che indosseranno per la processione di oggi.
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
info@ischiamondoblog.com