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IL PUNTO – Spiagge-pattumiera, un day after da incubo

Prima ancora di addentrarci nel racconto di quella che è stata la lunga notte di Ferragosto a Ischia, è necessario fare una premessa: non siamo moralisti né tantomeno contrari alle feste in spiaggia. Quel genere di party in cui, tanto per intenderci, si alza decisamente il gomito e i sensi si annebbiano totalmente. Dopotutto, come dicevano i Latini, “semel in anno licet insanire” (che, tradotto alla lettera, vuol dire “una volta all’anno è lecito impazzire, uscir di senno”). Tutti siamo stati ragazzi e tutti – ma proprio tutti – nella nostra vita abbiamo fatto esperienze che è giusto fare ad una certa età. Ciò detto, riteniamo che questa volta si sia usciti decisamente fuori dal seminato, e che molti non abbiano ben chiaro il concetto di trasgressione, che in alcun modo fa rima con maleducazione.

Le fotografie che vi stiamo mostrando nell’odierna edizione del nostro quotidiano sono silenti testimoni della maleducazione – o meglio ancora dell’inciviltà – di coloro che hanno deciso di trascorrere la notte di Ferragosto sulle spiagge dell’isola verde. Per carità, non è nostra intenzione fare di tutta l’erba un fascio, ma è chiaro che tra il 15 e il 16 agosto più di una persona da trasgressore si è trasformato in barbaro. Lattine di birra, bottiglie rotte, residui di cibo e di legna e buste di plastica: ecco parte dei rifiuti che erano presenti ieri mattina sui nostri arenili, che sono stati ridotti in autentici porcili da persone poco avvezze alle buone maniere. E che, molto probabilmente, non hanno mai avuto il piacere di leggere il “Galateo” di monsignor Giovanni Della Casa, che in questo momento si starà rigirando nella tomba.

CITARA COME SODOMA E GOMORRA: RIFIUTI E SESSO IN SPIAGGIA. In questa squallida babele c’è anche chi si è reso autore di performance che non riguardano i rifiuti abbandonati sulla sabbia. A causa della chiusura di Cava dell’isola (che oramai sta diventando un must), molti ragazzi hanno deciso di festeggiare il Ferragosto tra la Citarea e Citara. Ed è proprio su quest’ultimo arenile che è andato in scena, tra lo stupore generale, uno spettacolo davvero indecente. Una coppia, forse a causa dell’eccessivo alcool ingerito, ha ben pensato di consumare un amplesso en plein air, che è stato filmato e diffuso su Instagram da qualche divertito bagnante. Chissà se Ivano e Jessica (i due tamarri de “o famo strano” interpretati da Carlo Verdone e Claudia Gerini) avrebbero osato tanto. Insomma, con il favore delle tenebre l’isola ha mostrato il suo lato oscuro e boccaccesco, trasformandosi per qualche ora in Sodoma e Gomorra, le due città bibliche distrutte da Dio a causa dell’eccessiva lussuria dei suoi abitanti.

CAVA INTERDETTA E SORVEGLIATA DALLE FORZE DELL’ORDINE. Come già riferito nel paragrafo precedente e nelle scorse edizioni de “Il Golfo”, anche quest’anno a Cava dell’isola non solo non è stato possibile accendere falò, ma addirittura raggiungere la spiaggia. L’arenile, infatti, è stato monitorato per tutta la notte dalle forze dell’ordine e dai viglianti privati ingaggiati dal Comune di Forio. Onde evitare che qualche furbo rimanesse sull’arenile oltre l’orario di balneazione, le cancellate di sicurezza presenti a Cava dell’isola sono state disposte in modo tale da rendere quasi del tutto impraticabile la spiaggia, che negli scorsi giorni è stata teatro della tragedia della giovane Alessia Piatti. La misura adottata è stata oggetto di aspre critiche sui social network: c’è stato anche chi, come l’attivista baranese Mario Goffredo, ha chiesto l’immediato commissariamento del Comune.

MARONTI: DA PARADISO TERRESTRE A BOLGIA INFERNALE. Da Forio ci spostiamo a Barano, per l’esattezza sulla spiaggia dei Maronti. La “Woodstock” isolana (che negli anni addietro è stata scenario di vere e proprie “notti da leoni” che farebbero impallidire anche Alan Garner) ieri mattina si presentava come una landa desolata nella quale emergevano i colori sgargianti di alcune tende e diversi cumuli di immondizia. Un quadro assolutamente degradante, soprattutto se consideriamo che la spiaggia dei Maronti è uno dei luoghi più suggestivi dell’isola d’Ischia. Così ridotta, invece, è davvero una delle peggiori cartoline che siano mai state realizzate. Evidentemente, come sostiene più di un inferocito internauta, è proprio questo il turismo – e gli abitanti – che ci meritiamo.

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DOPO UNA NOTTE ALL’INSEGNA DEI BAGORDI, C’È CHI SCHIACCIA UN PISOLINO. Nel ricco reportage che abbiamo confezionato e che vi mostriamo stamane, c’è anche spazio per immagini decisamente più amene ma non meno surreali. Dopo un’intera notte insonne c’è chi non ha proprio resistito a fare una bella pennichella nei posti più improbabili. Mentre alcune ragazze hanno scelto il palchetto in legno che si trova nel vicoletto di san Gaetano, un uomo a torso nudo e in costume da bagno ha optato per la classica panchina. Che dire: l’eleganza è proprio una delle caratteristiche di questo ultimo scorcio d’estate ischitana…

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