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Suolo pubblico, è guerra a Citara: Teresa e Giacinto sono ai ferri corti

Che tra Teresa Del Deo e Giacinto Mattera non corra affatto buon sangue è questione ormai nota anche alle “parracine”. I due imprenditori gestiscono le rispettive attività di ristorazione nel piazzale di Citara, a due passi dall’omonimo e frequentatissimo arenile. Il loro non è mai stato un rapporto di vicinanza pacifico, tant’è vero che i due non mancano di tirarsi pesanti strali non appena se ne presenta l’occasione. L’ultimo “confronto” in ordine di tempo è avvenuto lunedì sera proprio nello spiazzale di Citara, e ha avuto come protagonista il titolare de “Il Panino”, ovvero Giacinto Mattera. Prima però di scendere nei dettagli, è opportuno riavvolgere il nastro e darvi conto dell’antefatto.

Nel pomeriggio di domenica la signora Teresa, ormai stanca di rimanere “segregata” nel proprio locale, ha deciso di attuare un “colpo di mano”: pur non avendo le debite autorizzazioni, la donna ha infatti occupato l’esterno del proprio esercizio con tavolini e sedie. La circostanza ha mandato su tutte le furie il vicino Giacinto Mattera, che però ha mantenuto il sangue freddo preferendo non fare scenate. Il giorno successivo, alla porta della signora Del Deo hanno bussato i vigili urbani di Forio (verosimilmente avvertiti dal Mattera), che le hanno contestato l’occupazione abusiva del suolo pubblico. L’aver trasgredito alle vigenti normative ha naturalmente comportato l’applicazione di una sanzione pecuniaria per Teresa Del Deo, che però non ha battuto ciglio. L’imprenditrice, alla presenza dei tutori dell’ordine, avrebbe addirittura asserito che si sarebbe opposta alla multa che le è stata comminata, dal momento che la sua è una protesta nei confronti degli atteggiamenti prevaricatori del Mattera.

Arriviamo dunque alla tarda serata di lunedì. Nonostante la sanzione, Teresa Del Deo – in segno di sfida – non ha rimosso tavolini e sedie. Ed è proprio qui che entra in gioco Giacinto Mattera, che con invidiabile self control ha preso il proprio motorino e lo ha parcheggiato tra le sedie e i tavoli disposti da Teresa Del Deo. L’invasione di campo del Mattera ha suscitato l’ilare reazione del figlio della signora Teresa, Riccardo, che come testimoniato dalle fotografie ha piazzato un bel biglietto sulla sella del mezzo a due ruote, che è stato goliardicamente messo “in palio”. Nel frattempo la Del Deo, consapevole che il Mattera non avrebbe spostato lo scooter, ha chiamato i carabinieri.

I militari dell’Arma hanno rammentato al Mattera che non avrebbe potuto parcheggiare in quel punto, non fosse altro perché sul piazzale non è consentita la sosta di automobili e mezzi a due ruote. Dinanzi alla totale indifferenza di Giacinto Mattera, gli uomini del maresciallo capo Fabrizio Pordon hanno contattato la ditta Muscariello, che attraverso il proprio carro-gru ha provveduto a rimuovere il mezzo del Mattera, che non ha proferito parola mentre gli veniva portato via il motorino. Contestualmente i carabinieri giunti in loco avrebbero fotografato anche le targhe dei mezzi parcheggiati sul piazzale, ed è assai probabile che molti isolani e turisti riceveranno una bella “letterina” dal comando vigili.

IL DURISSIMO J’ACCUSE DI AUGUSTO COPPOLA. Sulla guerra in atto da lungo tempo tra Teresa e Giacinto è intervenuto anche Augusto Coppola, che su Facebook ha scritto: «Visto che sono stato tirato in ballo dal gestore de “Il Panino”, raccolgo la provocazione a piene mani. Questo locale aveva avuto la revoca delle due concessioni, con conseguente sgombero e ripristino dello stato dei luoghi! Il Comune ha dolosamente “tenuto in mano” per sei mesi, nonostante la successiva pronuncia del Tar, che respingeva la sospensiva, per potere così arrivare al varo del nuovo regolamento, che all’articolo 29 sanava anche le concessioni revocate, per due anni! Un’autentica merdata! Teresa ha aperto il suo locale e ha chiesto il suolo pubblico, e dopo una tarantella che racconterò e dove testimone è anche un “porta acqua del sindaco”, il signor Nando Castaldi – che a mia volta tiro in ballo, chiedendogli di “fare l’uomo” e di non tirarsi indietro – ha ottenuto il suolo pubblico a 25 metri dal suo locale, al limite della piazza, assolutamente ridicolo e insostenibile. Il tutto, mentre il suo locale è stato completamente chiuso dai tavoli e sedie de “Il Panino”… neanche la distanza di legge! Ho scritto che Teresa deve morire: è vero, per la vostra cattiveria. Teresa deve morire, ma Teresa combatte e protesta ancora, è dura a morire! Mi ero tirato fuori, ma essere additato da questa gente merita risposte. Spero finisca qui, lavorate tutti e non rompete, abusivi legalizzati! Poi, a voi la scelta!».

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