CRONACA

“Qua comandiamo noi”, l’isola insorge: «Via certa gentaglia da Ischia»

Durissima presa di posizione dei tifosi dell’Ischia che si scagliano contro gli autori della vile aggressione perpetrata ai danni del vocalist Gianmaria Dell’Omo: «Vogliamo, anzi pretendiamo, che questi soggetti vengano allontanati da casa nostra. Perché noi che qui ci siamo nati e cresciuti di gente come voi non sappiamo cosa farcene»

In altra parte del giornale leggerete l’evoluzione giudiziaria legata alla vicenda che ha visto protagonista il 20enne Giuseppe Pirro, arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio per avere accoltellato al fianco nella notte tra sabato e domenica – all’interno della discoteca Blanco di Casamicciola – il 28enne vocalist Gianmaria Dell’Omo. Tutto questo perché era stato opposto un rifiuto a salutare gli occupanti di un tavolo, richiesta accompagnata da un minatorio “Qua comandiamo noi”. Una vicenda francamente deprecabile per una realtà come la nostra, certo peggiorata nel corso degli anni ma che mai avremmo creduto potesse arrivare a qualcosa di simile. Ebbene, per fortuna stavolta sembra che il nostro tessuto sociale abbia reagito di fronte all’episodio non lasciandosi sopraffare dall’ormai abituale apatia, indifferenza e rassegnazione. In particolare ad uscire allo scoperto, invero senza usare mezzi termini o misure, è stato il gruppo di tifosi dell’Ischia Isolaverde denominato “Ischia Millenovecentoventidue” che ha diffuso anche sui social una locandina nella quale commenta in maniera netta e dura l’episodio accaduto al blanco.

Scrivono gli aficionados gialloblu: «Purtroppo ci troviamo ad affrontare un argomento che con lo stadio e la nostra amata Ischia non ha nulla a che vedere. Ci sentiamo di dire la nostra perché non è ammissibile che un giovane debba subire una coltellata mentre sta svolgendo il suo lavoro. Nel corso degli anni in molte trasferte ci siamo confrontati con personaggi che in pieno stile “Gomorra” minacciavano di essere questo o di essere quello utilizzando la più classica delle frasi: “Qui comando io”. Ora che questo è avvenuto a casa nostra, crediamo fortemente che sia arrivato il momento di dire basta. Sulla nostra isola non vogliamo più questi personaggi che si credono padroni di tutto, quando in realtà non sono padroni nemmeno delle “saittelle” da dove provengono». Parole dure, durissime ma i tifosi affondano ancora di più nella parte successiva del loro appello: «Vogliamo, anzi pretendiamo, che questi soggetti vengano allontanati da casa nostra. Perché noi che qui ci siamo nati e cresciuti di gente come voi non sappiamo cosa farcene. Siamo certi che chi vi conosce vorrebbe urlarvi in faccia quello che realmente pensa di voi e invece per timore magari vi stringe anche la mano. Noi invece non siamo così e ve lo diciamo chiaramente: “Siete feccia umana e vi vogliamo via da Ischia”. Il discorso a affrontare sarebbe ancora molto lungo perché le colpe sono anche di chi a questi “guappi di cartone” concede residenze e privilegi». Poi la conclusione, ancora più caustica: «Speriamo vivamente che tutto questo tra qualche settimana non diventi solo un ricordo – scrivono i tifosi dell’Ischia – è ora di dimostrare fortemente che la nostra comunità disprezza questi personaggi e i loro modi di fare. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Gianmaria, vittima di questo gesto vile e codardo e ribadiamo ancora una volta che vogliamo via queste merde da Ischia».

Sull’episodio accaduto al Blanco – e che purtroppo ha calamitato i riflettori del mondo mediatico anche nazionale sulla nostra isola – è intervenuto con una nota anche Vitale Pitone, coordinatore della Lega Salvini sull’isola d’Ischia

Sull’episodio accaduto al Blanco – e che purtroppo ha calamitato i riflettori del mondo mediatico anche nazionale sulla nostra isola – è intervenuto con una nota anche Vitale Pitone, coordinatore della Lega Salvini sull’isola d’Ischia. Nel testo si legge testualmente: «Accoltellamento in discoteca a Casamicciola Terme, non aspettiamo che ci scappa il morto, chiedo formalmente un obbligo di perquisizione prima dell’ingresso alle discoteche di tutta l’Isola, non possiamo restare in ansia, augurandoci che i nostri figli ritornino sani e salvi da una serata di divertimento, ma dove siamo arrivati. Oramai, sempre di più stiamo assistendo a fenomeni delinquenziali che non appartenevano alla nostra isola, l’integrazione, la promiscuità, la presunzione e la maleducazione delle ultime generazioni a superato il limite, non dimentichiamoci che siamo un’Isola turistica e non una metropoli dove rende difficile tenere a bada le tantissime forme delinquenziali anche per le grandi estensioni territoriali, la nostra Isola ha un’estensione di 46,33 kmq e bisogna azzerare e mettere in un angolo, meglio ancora punire in modo esemplare i delinquenti che si macchiano di reati di vario genere, dobbiamo fare in modo che chiunque ha intenzioni di delinquere sul nostro territorio, ed in modo particolare anche chi è intenzionato a venire in villeggiatura pensando di fare quello che gli pare e piace di cambiare destinazione, noi dobbiamo pretendere una vivibilità esemplare c’è lo impone la nostra cultura e le nostre origini, l’Isola di persone perbene, professionali, educate, lavoratori pronti ad accogliere tutti , villeggianti, lavoratori pendolari, Isolani e non. Mettiamo un punto e azzeriamo la delinquenza sulla nostra isola, ne vale anche l’immagine dell’Isola Turistica e della qualità della nostra vita. Propongo un tavolo di concertazione permanente, tra i Sindaci dei sei Comuni, Associazioni e le Forze di Polizia. Sono a disposizione per dare il mio contributo e invito anche tutti i cittadini che si vogliono impegnare per quanto di loro competenza per la “SICUREZZA della nostra Isola d’Ischia”».

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